A pagina 20 del numero di dicembre 2011 di Auto vi è uno speciale sulla Thema (non una prova) in cui si cercano di analizzare i pregi e difetti della realizzazione della nuova Lancia.
L'articolo di chiama 'Luci e ombre'
'Luci e Ombre'
Perchè sì.
Il nome Lancia evoca da sempre concetto di lusso, classe ed eleganza, nel solco della tradizione di un Marchio riconosciuto da tutti proprio per queste caratteristiche. Ferma restando l'impossibilità di trascendere da una base meccanica predefinita - quella della Chrysler 300C - gran parte del lavoro della nuova Thema si è concentrato sugli interni. Largo così a materiali di pregio e a finiture di classe, con in bella evidenza la pelle di rivestimento della plancia per la quale sono state scelte le cuciture con impuntature a vista. lo stesso trattamento è stato riservato alla corona del volante, che ha inseriti di tipo metallico e la cucitura all'interno in maniera da non interferire con le dita del guidatore.
Sono inoltre senza dubbio all'altezza delle attese gli ampi inserti in legno con pori a vista nella plancia, nelle porte e nel tunnel centrale. Su tutte le versioni i sedili sono rivestiti in pele, pregiata a partire dal livello di allesimento medio Platinum, e inoltre riscaldabili di serie ad eccezione di quelli posteriori della variante Gold. La seduta è ottimale, con un buon contenimento laterale nonostante una profilatura anatominca non molto marcata. L'abitabilità è eccellente davanti e molto buona anche dietro, dove solo il profilo basso del tetto toglie spazio alla testa dei passeggeri di statura più elevata. La posizione di guida è funzionale, grazie alle regolazioni elettriche del sedile, dello sterzo e delle pedaliera, le ultime due disponibili solo sulla Gold. Tra le dotazioni interessanti, e certamente retaggio dell'impostazione americana dell'auto, ci sono i due portalattine nel tunnel centrale tra i sedili anteriori. A seconda della bevanda, possono essere riscaldati o raffreddati separatamente . La Thema sfoggia un nuovo schermo touchscreen da 8''4. Oltre a essere grande e ben leggibilie, serve da terminale per il navigatore satellitare Garmin, alla connessione Bluetooth, ai comandi dello stereo, al climatizzatore bizona e persino al riscaldamento e alla ventilazione dei sedili anteriori.
Per una prima opresa di contatto con la Thema abbiamo avuto a disposizione la versione 3.0 V6 Multijet II con il motore con configurazione da 239 cavalli. Chi ama guidare apprezzerà senza dubbio la presenza della trazione posteriore che pur va in controtendenza con la tradizione storica della Lancia. Dimensioni e peso non sono da sottovalutare, ma l'auto lascia spazio al piacere della guida, soprattutto disinderendo il controllo della stabilità. Sono certamente d'aiuto le buone doti di precisione dello sterzo, che dà buona una buona sensazione di controllo al guidatore. In più chiara evidenza c'è il livellod i confort generale, crazie al buon lavoro delle sospensioni anche sui fondi irregolari. Il motore, da parte sua, è silenzioso e privo di vibrazioni a freddo o in fase di forte accelerazione. Discrete, per concludere, le prestazioni con una velocità massima di 230 km/h e un tempo di 7''8 per accelerare da 0 a 100 km/h.
Perchè no.
Prima di andare all'analisi di quello che si può migliorare sulla vettura bisogna premettere che la nuova Thema non avrebbe visto la luce senza le sinergie con CHrysler. La base meccanica della 300 è stata premessa imprescindibile per il varo dell'auto, che riprende un nome di successo per il Marchio torinese e chiude il vuoto lasciato dall'uscita di produzione della Thesis. Tanto per cominciare, i più puri e fedeli seguaci della Lancia possono sentirsi traditi dal passaggio dalla trazione anteriore, o al massimo integrale, a quella posteriore. L'utilizzo di una piattaforma e parti meccaniche che non sono dell'ultima generazione pone, in ogni caso, i limiti maggiori a un'ipotizzabile concorrenza alle berline tedesche di maggior blasone. Che per prezzo e caratteristiche possono essere Audi A6, BMW Serie 5 e Mercedes Classe E, anche se per dimensioni esterne la Thema si avvicina piuttosto alla Serie 7 e alla Classe S. Per quanto stabile, ben guidabile e confortevole, la nuova Lancia non è allo stesso livello delle rivali di Germania, che hanno fatto notevoli passi in avanti negli ultimi periodi. Chi ha provato, magari nello stesso giorno la penultima generazione della A6 o della Serie 5 non fatica ad accorgersi di questi progressi. Da parte sua, il 3 litri turbodiesel Multijet II è gradeole da utilizzare e pronto nelle risposte ma in ogni caso ha un consumo dichiarato superiore a quello delle concorrenti tedesche che offrono prestazioni migliori. Retaggio della Chrysler e della precedente joint-venture con la Mercedes è il cambio automaticoa 5 marce montato sulle versioni turbodiesel in attesa dell'introduzione del nuovo ZF, sempre automatico ma ad otto marce, che è per ora riservato alla sola 3,6 V6 a benzina da 286 cv. Noto anche con la sigla NAG ai tempi della Mercedes, il cambio a cinque marce mostra la corda sotto molti punti di vista, compreso l'utilizzo manuale con inserimenti laterali delle marce, anzichè longitudinali. A bordo è anacronistico il freno di stazionamento a pedale di chiara impostazione Mercedes.
Non convince neppure l'orologio digitale al centro della plancia, che ha un aspetto economico. Non che si possa pretendere un Breguet, ma probabilmente il cliente medio si attende di più anche da qualche finitura cromata. La strumentazione è semplice e con una grafica tradizionale, dotata di una caratteristica retroiluminazione azzurra. Tra contagiri e tachimetro c'è un piccolo display che dà accesso a numerose informazioni e ai dati del computer di bordo tramite i relativi tasti al volante. Peccato che il menù con sottopagine sia poco intuitivo da utilizzare. Sui primi esemplari in prova si nota qualche disallineamento nell'assemblaggio della plancia e degli interni, evidente nelle bocchette dell'aria. In questo caso si tratta di imeperfezioni alle quali, volendo, è possibile porre rimendio in fase di produzione'.