phanter86":28tzm2oj ha detto:
..ho solo cercato di far capire che a volte il passato lo si ingigantisce un pò troppo..e molto spesso si associa l'eccellenza di una edizione unica(come hf,8.32 ecc ecc) all'eccellenza dell'auto presa in se per se.
Lancia era Lancia ben prima di Thema 8.32 (la quale francamente era un solenne barroccio privo di guidabilità) e Delta HF. La vera Lancia, quella che ha fatto la storia del marchio e creato il blasone, era di una classe che le tedesche si sognavano di notte ed è morta negli anni '70; dopo, pochi sprazzi segnati da qualche successo commerciale come la Thema (una vettura azzeccata in tutte le salse, era buona persino sotto le vesti di Fiat Croma e Saab 9000) e i successi sportivi con Delta HF.
Il punto qui è che non si capisce per quale ragione esaltarsi di fronte ad una Chrysler rimarchiata che con la
vera filosofia Lancia non ha nulla a che spartire.
mircx86":28tzm2oj ha detto:
se per te va bene pagare un audi uguale esteticamente da 7/8 anni o un bmw sempre uguale da 7/8 anni...
Non confondiamoci. I tedeschi sanno cos'è la coerenza stilistica e si regolano di conseguenza: s
econdo il tuo ragionamento una Porsche che è "sempre uguale" da oltre 40 anni non varrebbe il suo prezzo.
La sostanza (tecnica e qualitativa) di BMW è anni luce avanti a qualsiasi vettura americana, inclusa questa Chrysler Thema. Che è più economica e di certo non per beneficenza, ma perché contiene meno materiali, meno ricerca, meno sviluppo: tanto è vero che è basata sul rimarchiamento di roba che circola dal 1995.
Quanto ad Audi, bisognerebbe imparare da loro come si fa carry-over: la loro applicazione è quella corretta, dall'alto a scendere come con Audi A4 verso Seat Exeo, e non il contrario come il dinamico duo marchionne/fester che da una generalista (es. Bravo) ricava una "premium lusso" (nuova Delta) e magari persino una "sportiva" (giulietta) e applica la stessa ricetta per trasformare una generalista americana (Chrysler, diversi modelli) in una premium italiana (Lancia, diversi modelli).
Se si vuole pagare poco per il gusto di pagare poco e l'illusione del lusso, benissimo, la scelta è soggettiva; ma non si pretenda di far credere che il prodotto sia pregiato... specialmente quando è un fatto noto che si tratta di un banale rimarchiamento di qualcosa che circola da tre lustri.