Come altri ho visto dal vivo la Giulietta.
Inizio riportando il commento di un amico che ha assistito alla presentazione e che non è un Alfista (ha sempre comprato Bmw ed ultima una ‘Merdeces’ – scherzo, ottime vetture ma agli antipodi dal ‘mio’ concetto di auto): 'bellissimo il posteriore, non male ma da rivedere (bisogna farci l'occhio) il muso'.
Che dire! Concordo.
La macchina, dal punto di vista estetico, c'è.
Ha perso un pò del connubio eleganza/sportività della 147 ma fa la sua bella figura.
Sicuramente, a prima vista, meglio dietro e nelle fiancate che davanti; tuttavia anche il muso risulta piacevole (sotto certe angolazioni imponente, elegante, addirittura sportivo - non ha nulla a che vedere con la Mito).
Tale giudizio vale per l'auto nel suo complesso, che non può certo essere definita una Mito a 5 porte: è tutt'altra cosa.
Da rimarcare un'unica somiglianza con la Bravo relativamente alla parte alta della fiancata posteriore (anche se qui ritengo che sia più la Bravo ad assomigliare ad un’Alfa che viceversa).
Ricordo i primi commenti quando uscì la Bravo: - sembra un’ Alfa; ed oggi la Fiat in questo (cioè nel fare vetture simili) paga pegno.
Il colore è bellissimo ma al tempo stesso lo ritengo improponibile per un’auto di questa categoria.
La Giulietta andrà vista con i colori classici e più adatti quali grigio medio, antracite o blu profondo.
Per quanto riguarda gli altri aspetti, il bagagliaio è sicuramente più grande di quello della 147.
In termini di abitabilità, tolta una maggior altezza del padiglione, non vi sono particolari differenze; non ho notato un maggior spazio, ad esempio, tra sedili anteriori e posteriori, ma questo non era, a differenza del bagagliaio, un difetto neanche nella 147 (anche se, non potendo salire sull'auto, non era valutabile appieno la posizione dei sedili anteriori).
Riguardo gli interni posso dire che la radio con display (poichè l'auto non era dotata di Nav) mi è piaciuta di più che in foto.
Bello il reparto climatizzazione e la zona cambio (leva - manettino DNA).
Non male la strumentazione ma poteva essere fatto sicuramente meglio il gruppo cruscotto/devioluci/volante;
quest'ultimo non solo non bello ma anche inadeguato alla classe della vettura, soprattutto osceni i tasti comandi radio (peggio, nel contesto, di quello della Mito).
I sedili belli quelli anteriori, non eccezionali e, direi, anche strani quelli posteriori.
Concludendo, per quello che ho potuto vedere, bella esteticamente, anche parecchio Alfa ma con alcune cadute di tono e di stile proprio di 'filosofiat'.
Come già detto bastava poco per farne un’auto con maggiori cromosomi ALFA.
Se quello che si dice in giro (pianale eccezionale, largo uso di alluminio, cuscinetti a centro ruota di nuova generazione molto più rigidi di quelli della 147, tanto da non far rimpiangere il ‘quadrilatero’ – ma allora cavolo perché non apportare queste migliorie proprio sul ‘quadrilatero’, solo alleggerendolo e risolvendo i problemi di rumorosità, accontentando al tempo stesso i ‘puristi’ anche per il fatto che lo sterzo della 147 serie 0 è perfetto e non passibile di migliorie) corrisponde a verità lo si vedrà al momento della prova su strada.
Ed intendo prova personale, non solo delle testate giornalistiche.
A differenza, infatti, del passaggio da 145 a 147, dove non vi erano dubbi sulla evoluzione e sul miglioramento della seconda, qui i dubbi ci sono e vanno dissolti con mano.
Nonostante sia abbastanza scettico mi piacerebbe potermi ricredere.
Speriamo bene.
Resta di sicuro l’incazzatura non solo per il dubbio, come sopra, che la Giulietta possa essere degna dello stemma che porta ed essere superiore alla 147, ma per quello che, sulla carta e nei fatti, poteva essere e non è: un vero piccolo capolavoro.
Saluti.