Mica male!
Qui la recensione tradotta:
Con alle spalle un nome che evoca un passato glorioso, la nuova Alfa Romeo ci ha mostrato il suo fascino.
Attraente, felicemente costruita e ben motorizzata con il suo 1.4 MultiAir benzina, la Giulietta sfodera un nuovo chassis (non credo ci sia bisogno di tradurlo) molto convincente.
Ecco ciò che promette....se le versioni commercializzate saranno dello stesso livello..
Una Alfa Romeo si apprezza per prima cosa con gli occhi.
E se la Giulietta non è altrettanto sensuale di quanto fu la 147, che rimpiazzerà (la sua carriera continuerà fino alla fine del 2010), non possiede meno sex appeal. La fine (non so se intende dire sottile alludendo forse ala griglia fitta oppure intende dire fine nel senso della qualità, quindi diciamo elegante) calandra, le maniglie delle porte discrete (nascoste?) e la linea sottile che disegna il profilo lusingando gli occhi, mentre l'abitacolo esala un dolce profumo "premium".
La finitura impressiona per la seriosità e la plancia manifesta una riuscita alchimia tra la tradizione e la modernità.
Alcuni comandi sono posizionati curiosamente ma, d'altra parte, la posizione di guida è molto soddisfacente grazie alla gande ampiezza di regolazioni.
Pregi:
Chassis efficace
Confort ben riuscito
Motore vivace e aggressivo (o pronto, accattivante)
Le finiture curate
Difetti:
L'abitabilità dei sedili posteriori
La sensazione dello sterso ancora artificiale
Qualche comando mal posizionato
Allungata di 13 cm in rapporto all 147, la Giulietta (4,35 m) si rivela, ora, più ingombrante di Audi A3Sportback (4,29m) e Peugeot 308 (4,28m). L'italiana resta, tuttavia, meno spaziosa rispetto alla media e deludente, nei sedili posteriori, per la sua altezza dal tetto limitata. Il bagagliaio si annuncia più convincente, promettendo una capacità di 350 dm^3...come una certa Volkswagen Golf. Nuova piattaforma, nuovo sterzo a doppio pignone, motori ottimizzati, la scheda tecnica di questa Alfa promette il meglio. E dobbiamo ammettere che le prime impressioni sono molto favorevoli. In mancanza di poter provare la 1.4 Tjet benzina (120cv) entry level, ci siamo messi al volante della 1.4 MultiAir 170cv.
Una forte (abbondante) cavalleria per un così piccolo quattro cilindri, affatto sinonimo di brutalità. Certo non è brillantissimo (difficile per me tradurre "il ne fait pas trop le fier") sotto i 2000 rpm/min, ma passata questa soglia il propulsore italiano è brillante, rabbioso e mette voglia di portare al limite uno chassis visibilmente nato bene. Lo sterzo manca un po' di consistenza (non saprei dire cosa intenda, automobilisticamente parlando), ma si diventa tanto più svelti quanto l'avantreno incisivo si accompagna
ad un ammortizzamento di qualità (frase molto ostica, prendetela con le pinze).
Sulle strade bagnate del notro test la Giulietta dimostra una messa a punto stupefacente, accoppiato ad un confort delle sospensioni riuscito ed una insonorizzazione curata.
In breve, molta qualità per questa italiana che costerà, al lancio in maggio 2010, 21.500€ per il 1.4 Tjet e 26.000€ per il 1.4 MultiAir.