emiliano81":1lxc30gm ha detto:
(cut) che a pomigliano ci fosse qualcosa come il 50% di assenteismo e' un dato incontestabile e quindi e' chiaro che un azienda guardi a queste cose, ci mancherebbe, il problema pero' e' che anche se l'assenteismo fosse stato a zero e pomigliano avesse lavorato a regola d'arte e loro avessero deciso di chiudere avrebbero chiuso...(cut)....
Sì ma l'assenteismo ha raggiunto quelle punte mica "sempre e al variare degli anni".
Non giustifico l'assenteismo, soprattutto quello dei primi tempi di Alfasud, ma ripeto: IN CASA MIA la gente fa quello che dico, perchè LA metto e MI metto in condizione di poterlo fare.
Se non son capace di comandare in casa mia, dovrei solo che nascondermi e non fare il "forte coi deboli e il debole coi potenti". Se poi la gente, dopo che l'ho messa al mille per mille nella condizione di fare, non mi risponde a tono, bene, la mando a calci in culo.
MA devo essere nella condizione di poterlo fare. NON che aspetto le declamazioni del Governo che finalmente dice "la crisi c'è", quindi tutti si cacano sotto, ed allora propongo le mie cose in una situazione di terrore con garanzia che possano passare cose indecenti che mai sarebbero passate prima!
Ci dovrebbe essere un po' + di conoscenza, e allora tutto tornerebbe. A Pomigliano già nel 1980 l'assenteismo era molto ridotto, con l'entrata in funzione dei gruppi di produzione anche solo sui motori Alfasud. Gli stessi gruppi che Fiat sapeva manco cosa cavolo fossero, e che nel 1981 sarebbero stati estesi ad Arese. Un modo di lavorare migliore e moderno (non ci si deve forse migliorare? Altrimenti le macchine le si farebbe ancora come la Ford T).
Anche negli anni '90 a Pomigliano l'ultimo dei problemi era l'assenteismo. Forse ci si dovrebbe trovare nei posti di lavoro dove "senza darlo a vedere" si crea un ambiente e un contesto tale da farti saltare i nervi, farti lavorare male, sì da poter essere poi additato come uno scansafatiche.
Ad Arese, "cattedrale dei metalmeccanici", dove pur degli esuberi c'erano, han usato una manovra "simile" per via via resettare lo stabilimento. Non ci credete? Padroni di non crederci, se siete così creduloni da leggere a certa stampa capisco anche che non ci crediate, ma non dimenticatevi che:
1. per levarsi di torno della gente che "diceva le cose come stavano, e magari poteva permetterselo per via della professionalità acquisita" non ha esitato, la tanto decantata Fiat, a forzare scrivanie mettendo artificiosamente documenti compromettenti che guardacaso il giorno dopo venivano trovati e zan, licenziato in tronco.
2. la popolazione di Arese ha convissuto per DECENNI con uno stabilimento, avendo UN caso (mi pare nel 1981) di nauseabondi odori provenienti dalla verniciatura. Segnalato il caso, la tanto vituperata Alfa statale, quella fallita miserabile e bla bla bla tutte le robe ingigantite per interesse Fiat che si son bevuti e bevono in molti, non ha mai + emesso puzze.
3. dopo l'avvento Fiat, le puzze son aumentate a dismisura, e nessun ordinanza del governo locale è stata rispettata, si doveva rifare la verniciatura, tanto promessa, e utilizzare le vernici ad acqua che Fiat riteneva "impossibili al momento" (Opel le usava già su delle auto con meno plusvalore come la Kadett).
Han quindi esasperato la popolazione, che alla notizia di un disimpegno produttivo di Arese non si è certo opposta, perchè sperava (così come magicamente è avvenuto) che diminuissero le puzze. Puzze che si registrano intorno agli anni '90, e non si avvertirono nei successivi quasi dieci anni di produzione dei residui di 164 nonchè di Alfa GTV e Spider.
4. stessa musica di Pomigliano per giustificare la non assegnazione della 155: voglio che lavoriate d+, forse vi rifaccio la verniciatura, ma mi dovete garantire "tot." auto. Al di là che fosse o meno possibile farle, si disse che la maestranze avevano rifiutato, ed ecco che la X di cancel su Arese fu posta.
Non sono palle e se ci si aspetta che su fiatautopress si dicano ste cose vere, beh, si è illusi e si pretende che il ladro dica al carabiniere "sa, ho rubato una mela".