Da "La repubblica"
FORMULA UNO
Fia respinge l'appello Ferrari
"I diffusori sono regolari"
La Corte d'Appello della Federazione dà ragione a Brawn, Toyota e Williams, respingendo le istanze presentate anche da Renault, Red Bull e Bmw. Validi i risultati dei primi 2 Gp, la Scuderia e le altre dovranno adeguarsi in fretta di STEFANO ZAINO
Ross Brawn ha vinto la battaglia
Scheda - I diffusori incriminati
I segreti
Audio-Capelli: La Ferrari ha torto
PARIGI - La Ferrari non ce l'ha fatta. Aveva provato a mettere in difficoltà la Fia sulla presunta irregolarità dei diffusori posteriori di Brawn Gp, Toyota e Williams, ma questa mattina i cinque giudici della Corte d'Appello della federazione, dopo le otto ore di udienza ieri a Parigi, hanno respinto il suo ricorso, e quello di Renault, Red Bull e Bmw, dando ragione ai commissari di gara di Australia e Malesia, che in prima istanza avevano già rigettato il reclamo delle quattro scuderie, e sancendo di fatto la piena legalità dei dispositivi montati dalla Brawn Gp, vincitrice con Button delle prime due corse, dalla Toyota e dalla Williams.
Per ora si sa solo che "la Corte d'Appello ha deciso di rigettare i ricorsi sulla base delle argomentazioni e delle prove presentate", le motivazioni della sentenza, che la Ferrari aspetta con curiosità per capire in che modo evidentemente è stato capito male il regolamento, arriveranno solo lunedì o martedì. Resta il fatto che il tribunale non ha stravolto l'ordine d'arrivo dei primi due gran premi, né la classifica iridata, che vede Button e la sua macchina in fuga, con Ferrari e McLaren, le grandi tradizionali, in fortissimo ritardo, e con la sua decisione ha aperto di conseguenza la caccia all'omologazione, con la scuderia di Maranello e tutte le altre squadre impegnate in una disperata corsa contro il tempo per montare sulle proprie macchine un diffusore posteriore simile, visto che i tecnici assegnano a quest'arma aerodinamica, situata sotto l'alettone, il vantaggio di quasi un secondo al giro.
La Ferrari, per recuperare il divario, ha creato una vera e propria task force, togliendo dalla trincea delle gare (il suo posto come stratega al muretto sarà occupato da Chris Dyer) Luca Baldisserri, l'uomo delle tattiche durante i gran premi, il team manager che nelle funzioni aveva sostituito proprio Ross Brawn, il tecnico che lasciò Maranello a fine 2006 e che oggi è diventato il nemico numero uno. Baldisserri non è partito per la Cina, resterà a Maranello per accelerare lo sviluppo del nuovo diffusore, che potrà debuttare in gara però solo il 10 maggio, dal gran premio di Barcellona. La Renault nella rimonta pare più avanti. Si è lamentata con la Fia perché ad inizio anno aveva bocciato una sua idea aerodinamica simile, ma questo ora le permette di essere già quasi pronta con il diffusore. Potrebbe già farlo esordire domenica in Cina. Grossi guai infine per Red Bull, montare il diffusore significherebbe rifare quasi per intero la macchina (e non solo la parte posteriore come la Ferrari), e per la Bmw, che pensava di essere lepre per il suo vantaggio sul kers, altra grande novità di quest'anno, e invece è rimasta fregata dal diffusore.
Soddisfazione invece nei commenti di Brawn e Toyota. "Noi non avevamo dubbi sulla regolarità dei nostri dispositivi e sull'esito del verdetto emesso dalla Corte d'Appello" ha affermato Yamashina, il responsabile della Toyota. "Abbiamo studiato il regolamento tecnico nei dettagli, consultando in anticipo la Fia, e nessuno ha mai avanzato perplessità sulla regolarità delle nostre idee. Ora possiamo concentrarci sulle gare". Con la possibilità concreta di vincere il primo gran premio della propria storia. Raggiante Ross Brawn: "I giudici hanno confermato che abbiamo rispettato alla lettera il regolamento. Siamo felici per il verdetto. Rispettiamo il diritto dei nostri rivali a contestare, attraverso i canali disponibili, ogni progetto o idea utilizzata sulle nostre macchine, ora però il capitolo è chiuso. Da adesso da parte nostra si pensa solo al Mondiale. E a vincere altre gare".
FORMULA UNO
Fia respinge l'appello Ferrari
"I diffusori sono regolari"
La Corte d'Appello della Federazione dà ragione a Brawn, Toyota e Williams, respingendo le istanze presentate anche da Renault, Red Bull e Bmw. Validi i risultati dei primi 2 Gp, la Scuderia e le altre dovranno adeguarsi in fretta di STEFANO ZAINO
Ross Brawn ha vinto la battaglia
Scheda - I diffusori incriminati
I segreti
Audio-Capelli: La Ferrari ha torto
PARIGI - La Ferrari non ce l'ha fatta. Aveva provato a mettere in difficoltà la Fia sulla presunta irregolarità dei diffusori posteriori di Brawn Gp, Toyota e Williams, ma questa mattina i cinque giudici della Corte d'Appello della federazione, dopo le otto ore di udienza ieri a Parigi, hanno respinto il suo ricorso, e quello di Renault, Red Bull e Bmw, dando ragione ai commissari di gara di Australia e Malesia, che in prima istanza avevano già rigettato il reclamo delle quattro scuderie, e sancendo di fatto la piena legalità dei dispositivi montati dalla Brawn Gp, vincitrice con Button delle prime due corse, dalla Toyota e dalla Williams.
Per ora si sa solo che "la Corte d'Appello ha deciso di rigettare i ricorsi sulla base delle argomentazioni e delle prove presentate", le motivazioni della sentenza, che la Ferrari aspetta con curiosità per capire in che modo evidentemente è stato capito male il regolamento, arriveranno solo lunedì o martedì. Resta il fatto che il tribunale non ha stravolto l'ordine d'arrivo dei primi due gran premi, né la classifica iridata, che vede Button e la sua macchina in fuga, con Ferrari e McLaren, le grandi tradizionali, in fortissimo ritardo, e con la sua decisione ha aperto di conseguenza la caccia all'omologazione, con la scuderia di Maranello e tutte le altre squadre impegnate in una disperata corsa contro il tempo per montare sulle proprie macchine un diffusore posteriore simile, visto che i tecnici assegnano a quest'arma aerodinamica, situata sotto l'alettone, il vantaggio di quasi un secondo al giro.
La Ferrari, per recuperare il divario, ha creato una vera e propria task force, togliendo dalla trincea delle gare (il suo posto come stratega al muretto sarà occupato da Chris Dyer) Luca Baldisserri, l'uomo delle tattiche durante i gran premi, il team manager che nelle funzioni aveva sostituito proprio Ross Brawn, il tecnico che lasciò Maranello a fine 2006 e che oggi è diventato il nemico numero uno. Baldisserri non è partito per la Cina, resterà a Maranello per accelerare lo sviluppo del nuovo diffusore, che potrà debuttare in gara però solo il 10 maggio, dal gran premio di Barcellona. La Renault nella rimonta pare più avanti. Si è lamentata con la Fia perché ad inizio anno aveva bocciato una sua idea aerodinamica simile, ma questo ora le permette di essere già quasi pronta con il diffusore. Potrebbe già farlo esordire domenica in Cina. Grossi guai infine per Red Bull, montare il diffusore significherebbe rifare quasi per intero la macchina (e non solo la parte posteriore come la Ferrari), e per la Bmw, che pensava di essere lepre per il suo vantaggio sul kers, altra grande novità di quest'anno, e invece è rimasta fregata dal diffusore.
Soddisfazione invece nei commenti di Brawn e Toyota. "Noi non avevamo dubbi sulla regolarità dei nostri dispositivi e sull'esito del verdetto emesso dalla Corte d'Appello" ha affermato Yamashina, il responsabile della Toyota. "Abbiamo studiato il regolamento tecnico nei dettagli, consultando in anticipo la Fia, e nessuno ha mai avanzato perplessità sulla regolarità delle nostre idee. Ora possiamo concentrarci sulle gare". Con la possibilità concreta di vincere il primo gran premio della propria storia. Raggiante Ross Brawn: "I giudici hanno confermato che abbiamo rispettato alla lettera il regolamento. Siamo felici per il verdetto. Rispettiamo il diritto dei nostri rivali a contestare, attraverso i canali disponibili, ogni progetto o idea utilizzata sulle nostre macchine, ora però il capitolo è chiuso. Da adesso da parte nostra si pensa solo al Mondiale. E a vincere altre gare".