I fatti si sarebbero svolti in questo modo. A pochi giri dalla fine del GP d'Australia, saldamente in terza posizione, mentre cerca di accodarsi alla safety car, Trulli commette un errore, finendo sull'erba. Hamilton, dunque, ne approfitta e lo supera. L'inglese della McLaren, poi, in base agli ordini ricevuti via radio dal team, rallenta e si fa sorpassare dal pilota abruzzese che conclude la corsa sul terza gradino del podio, festeggiando con Button e Barrichello. Al termine della gara, però, la Federazione giudica il contro-sorpasso di Trulli non corretto e lo penalizza di 25", facendolo uscire dalla zona punti.
La Federazione decide di tornare sul caso, vuole vederci chiaro e scopre nuovi elementi: Jarno Trulli avrebbe effettivamente superato Hamilton, ma tale manovra era necessaria, in quanto il pilota McLaren procedeva talmente lento da far pensare anche a qualche problema tecnico. A questo si aggiunge il fatto che, a fine gara, il campione del mondo avrebbe inizialmente ammesso di aver ricevuto l'ordine dal box di alzare il piede per far passare Trulli, ma, convocato dalla Fia, insieme al pilota della Toyota per chiarire la situazione, avrebbe smentito tali dichiarazioni, deponendo così il falso.
La Federazione non ha accettato il comportamento del campione del mondo e della McLaren Mercedes, giudicandolo antisportivo, come scritto nel comunicato ufficiale e ha sancito la squalifica di Hamilton. Zero punti, dunque, per il pilota britannico e terzo posto giustamente restituito a Trulli.