da quattroruote.it
Arriverà in autunno la nuova media Subaru, inizialmente spinta dal tradizionale boxer aspirato di 1.5 o 2.0 litri (per la versione estrema STI col 2.5 turbo da 300 CV bisognerà aspettare il prossimo anno). Noi l'abbiamo guidata in anteprima in Giappone. Diciamo subito che l'esperienza non è stata proprio entusiasmante, specie al volante della motorizzazione più piccola.
Il "millecinque" è risultato infatti piuttosto rumoroso e privo di spunto in basso. Per andare bene e sfruttarlo a fondo, bisogna tenerlo su di giri, con la lancetta sopra i 4000 e il cambio in terza se non addirittura in seconda. La "duemila", con i suoi 138 CV e 186 Nm di coppia (a 4000 giri) risulta più gradevole da guidare, ma un po' di potenza in più non le avrebbe fatto male.
L'ambito dove l'Impreza non ha invece perduto il suo DNA è il comportamento stradale. Il segreto sta anche nelle nuove sospensioni posteriori a quattro bracci che consentono un assetto più piatto e una guida ancora più precisa (oltre che un aumento della capacità del bagagliaio), senza per questo influenzare la capacità di assorbimento dei fondi più accidentati.
Più avanti è in programma una versione turbodiesel, mentre della superadrenalinica WRX in Europa arriveranno pochi esemplari.