La Germania vuole ricostruire Onna, la frazione de L'Aquila rasa al suolo dal terremoto del 6 aprile, che nel 1944 fu teatro di un eccidio di 17 civili da parte delle truppe tedesche, per trasformare in una speranza per il futuro la storia terribile che la lega al paese abruzzese.
Per questo l'ambasciatore tedesco Michael Steiner ha organizzato per stasera una cena di lavoro speciale nella sua residenza romana. A Villa Almone, appena fuori le Mura Aureliane, arriveranno i rappresentanti del piccolo borgo abruzzese. Con loro, con il sindaco de L'Aquila Massimo Cialente e un rappresentante della Protezione civile italiana, si parlerà del progetto di ricostruzione e di cosa si può fare subito.
Dalle rovine di Onna, sotto le quali sono morti 40 dei 280 abitanti del paese, la Germania vuole far rinascere negli abruzzesi la speranza per una ricostruzione possibile e vuole dimostrare, innanzitutto a se stessa, che si può ancora fare qualcosa di buono per trasformare la storia.
"Noi abbiamo un legame speciale con questo borgo. Questo legame esiste perché 65 anni fa la Wermacht a Onna fece una esecuzione sommaria di 17 civili incolpevoli", dice Steiner in un'intervista a Reuters.