Torniamo a sparo al trasferimento di carico.
Quindi, in caso di frenata, l’asse anteriore (adesso non ha più senso parlare di “sospensione” o di “ruota” anteriore o posteriore, a meno che non si consideri solo META’ macchina…) si caricherà di un ulteriore carico verticale mentre quello posteriore si scaricherà dello stesso valore; al contrario, in caso di accelerazione, sarà l’asse posteriore a caricarsi (di una forza verticale W = F h / l) e quello anteriore a scaricarsi.
Ora, è altrettanto chiaro che a causa di questi trasferimento di carico, le sospensioni anteriori e posteriori si abbasseranno e/o alzeranno in funzione del trasferimento di carico e della forza che riusciranno ad opporre a tale trasferimento di carico (la loro rigidezza). Ma anche (ed è la stessa cosa che abbiamo visto nel caso del rollio e dei trasferimenti di carico trasversali) della loro geometria. Questi cambiamenti nella geometria (compressioni ed estensioni) sono chiamati “dive”, “lift” e “squat”; e la capacità delle sospensioni di opporsi allo schiacciamento/estensione, coi termini “anti-dive” “anti-lift” e “anti-squat”. Mo’ lo vediamo.
Quindi, in caso di frenata, l’asse anteriore (adesso non ha più senso parlare di “sospensione” o di “ruota” anteriore o posteriore, a meno che non si consideri solo META’ macchina…) si caricherà di un ulteriore carico verticale mentre quello posteriore si scaricherà dello stesso valore; al contrario, in caso di accelerazione, sarà l’asse posteriore a caricarsi (di una forza verticale W = F h / l) e quello anteriore a scaricarsi.
Ora, è altrettanto chiaro che a causa di questi trasferimento di carico, le sospensioni anteriori e posteriori si abbasseranno e/o alzeranno in funzione del trasferimento di carico e della forza che riusciranno ad opporre a tale trasferimento di carico (la loro rigidezza). Ma anche (ed è la stessa cosa che abbiamo visto nel caso del rollio e dei trasferimenti di carico trasversali) della loro geometria. Questi cambiamenti nella geometria (compressioni ed estensioni) sono chiamati “dive”, “lift” e “squat”; e la capacità delle sospensioni di opporsi allo schiacciamento/estensione, coi termini “anti-dive” “anti-lift” e “anti-squat”. Mo’ lo vediamo.