passat":26qorfo4 ha detto:
ammettendo che quello che stai dicendo è giustissimo (e ci mancherebbe che su wikipedia scrivono cose sbagliate :OK) ) , ciò che di fondo non quadra è l'applicabilità della legge a questo specifico caso. Mi spiego.
L'attività (illecita) di spionaggio industriale è determinata da una caratteristica esplicita, che consiste proprio in quella forma anomala adottata da un concorrente per procurarsi notizie inerenti all'attività del competitore( "vittima"); questo sia dal punto di vista industriale che da quello commerciale/amministrativo. Un esempio che posso ricordare qui cade a fagiolo: quello della vicenda che qualche anno fa coinvolse la Ferrari e la McLaren, quest'ultima incolpata di aver ricevuto un vantaggio conseguente alla fuga di notizie di persone all'interno del Cavallino che "informavano" volontariamente la casa Anglo/Tedesca.
In questo caso però non sò se si può parlare di spionaggio industriale: bisognerebbe accertare la volontarietà "di spionaggio" di chi ha scattato e di chi ha diffuso la foto; e bisognerebbe anche accertare che, una qualsiasi altra casa automobilistica , possa un domani trarre un vantaggio e quindi considerare un eventuale spionaggio come CONSEGUENZA della diffusione della foto.
Detto questo, mi scuso se in precedenza posso esser sembrato poco Ortodosso nell'intervenire, anche se non penso d'esser stato l'unico.
Ciao
No, non l'ho preso da wikipedia, anche se wikipedia, riporta esattamente la stessa frase da dove l'ho presa...
per esempio questo testo è interessante:
http://www.umbriainnovazione.it/portald ... triale.pdf
ho capito benissimo che puntavi sul discorso di applicabilità riguardo alla volontà di chi ha fatto la foto di fare "spionaggio"
ma come già detto in italia lo "spionaggio industriale" è equiparato al "segreto industriale" e in particolare gli articoli citati:
Art. 621 c.p. Rivelazione del contenuto di documenti segreti. Chiunque, essendo venuto abusivamente a cognizione del
contenuto, che debba rimanere segreto, di altrui atti o documenti, pubblici o privati, non costituenti corrispondenza, lo rivela, senza
giusta causa, ovvero lo impiega a proprio o altrui profitto, e' punito, se dal fatto deriva nocumento, con la reclusione fino a tre anni o con
la multa da lire duecentomila a due milioni. Agli effetti della disposizione di cui al primo comma e' considerato documento anche
qualunque supporto informatico contenente dati, informazioni o programmi (1). Il delitto e' punibile a querela della persona offesa. (1)
Comma aggiunto dall'art. 7, L. 23 dicembre 1993, n. 547.
Art. 622 c.p. Rivelazione di segreto professionale Chiunque, avendo notizia, per ragione del proprio stato o ufficio, o della propria
professione o arte, di un segreto, lo rivela, senza giusta causa, ovvero lo impiega a proprio o altrui profitto, e' punito, se dal fatto puo'
derivare nocumento, con la reclusione fino ad un anno o con la multa da lire sessantamila a un milione. Il delitto e' punibile a querela
della persona offesa.
Art. 623 c.p. Rivelazione di segreti scientifici o industriali Chiunque, venuto a cognizione per ragione del suo stato o ufficio, o della
sua professione o arte, di notizie destinate a rimanere segrete, sopra scoperte o invenzioni scientifiche o applicazioni industriali, le rivela
o le impiega a proprio o altrui profitto, e' punito con la reclusione fino a due anni. Il delitto e' punibile a querela della persona offesa.
come vedi dalle parti in rosso.. non è affatto necessario provare che il tipo abbia un vantaggio diretto come se fosse su "commissione"; se anche il tipo che l'ha fotografato crea vantaggi per altri è sanzionabile (e giustamente dico io, visto che appunto si parla di violazione di segreto industriale, e la violazione di segreto non presuppone direttamente il "commissionare" lo spionaggio)
e anche su internet, chi linka ad esempio potrebbe portare un vantaggio a testate giornalistiche etc etc...
di spunti ce ne sono molti.. non c'è bisogno che il tipo fosse "pagato" da casa concorrente, basta solo il fatto che la casa concorrente se ne possa avvantaggiare
l'esempio Ferrari/Mclaren è infatti tipico e conferma quello che ti sto' dicendo
è stato condannato e sanzionato l'ex-dipendente che ha portato fuori i disegni
la McLaren che era l'utilizzatrice finale, ma non è stata condannata come "mandante" ma è stata comunque condannata e diffidata dall'utilizzo delle informazioni di cui era in possesso (appunto protezione del segreto industriale) oltre alla clausola di riservatezza
è stato corretto il "fotocopiatore" che accortosi ha denunciato (ha fatto la mia parte), se non l'avesse fatto, ed era evidente che erano disegni segreti, sarebbe stato condannato pure lui (avrebbe fatto la parte dei "linkatori")
e ripeto non me lo sono "sognato" ma sono tutte le cose contestate in denunce già FISICAMENTE arrivate in precedenti casi
e di esempi è pieno il mondo, basti pensare e tutte le foto che escono per i cellulari, i pc le macchine fotografiche.. internet per la gestione delle opere d'ingegno e la protezione dei segreti industriali è un disastro... che ci sono troppi "dipendenti" con "moralità" e spirito di correttezza verso il datore di lavoro quantomeno "dubbio"
so benissimo che il mio intervento non è stato affatto ortodosso..
ma come già spiegato più e più volte, di firmare ancora raccomandate A/R di denuncia e di stare al telefono ore con avvocati non c'ho più voglia