Quella è la logica di chi guarda le statistiche e le classifiche (per carità, importanti, sopratutto ai fini economici), ma il gioco dove lo mettiamo? Ranieri (il quale avrebbe dovuto quanto meno, minimo risultato, potenziare la squadra rientrando nel progetto di quei pagliacci della dirigenza) presupponeva che tutto andasse bene e filasse via liscio denotando l'incapacità più totale nel gestire la squadra in campo. Alla prima difficoltà la squadra non può reagire. Ci hanno messo del loro i giocatori che dapprima si sono sobbarcati l'onere di "raddrizzare" le prime partite storte (all'inizio grazie alla forma fisica ed al morale alle stelle non ci sono quasi mai state partite storte... anche se bisogna ammettere che il girone di Champions l'ha passato Del Piero, poi sparito piano piano) e poi hanno ceduto, per malumori interni allo spogliatoio nonché per calo fisico ormai noto a tutti i giocatori di Serie A (ma meno a quelli della Premier League, che nonostante una competizione ufficiale in più ed un percorso più lungo nelle coppe per più squadre non sembrano soffrire particolarmente). Il gioco della squadra non è cambiato, ha dato quindi il tempo agli avversari di "prenderle le misure", generando risultati che lungo tutta la stagione (e violentemente solo, per fortuna, nel finale) sono stati altalenanti. Il fatto che non si vinca da 7 partite purtroppo è ad un passo da un famigerato record negativo (erano 8 partite e quella squadra non è ricordata con piacere, salvo poi andare a vincere dopo un paio di stagioni).
La posizione in classifica è fin troppo generosa e data dal livello medio, basso, della nuova Serie A. Una squadra attrezzata come l'Inter si mette davanti e ci rimane fino alla fine e gli altri stanno a guardare. La Fiorentina ha avuto una crisi piuttosto forte all'inizio, il Genoa ha mollato alla fine ed alla Roma è mancato molto lungo l'arco della stagione, altrimenti non oso pensare dove saremmo ora. Se non si fosse "ripreso" il Milan magari saremmo ancora secondi.Nella Serie A degli anni '90... brrrr.
Il nostro confronto è l'Europa ed il nostro livello è alto, come potenziale idem. Va valorizzato il parco giocatori, in primis quelli giovani. E poi la società deve trovare la giusta connotazione ai campioni senza sminuire il loro valore ma senza arrecare danni all'allenatore. Il quale dovrebbe, anche in maniera politicamente corretta, schierarsi con e contro qualcuno...
La squadra non gioca una partita dignitosa da quella di San Siro con il Milan e non regala ai tifosi una bella partita soddisfacente anche nel risultato da..? Boh! La difesa è un colabrodo, negli altri reparti si litiga, l'attacco è tenuto su da Iaquinta, che rispetto molto ma che è partito come famigerata 4^ punta (magari meritava qualcosa in più?), molti giocatori sono inulti e sono arrivati negli ultimi DUE anni. Davvero dobbiamo rimpiangere quel truffatore di Moggi?