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La Compagnia dei Patchouli !! - Vol. 19
- Autore discussione bigno72
- Data d'inizio
- Stato
Ho provato una variante alla tecnica del trasferimento toner col ferro da stiro: ho attaccato un pezzo di nastro da pacchi sul foglio prima di infilarlo nella stampante.
Risultato ottimo, bordi delle piste nitidissimi.
C'e' solo da correggere un pelino in un angolo (avro' premuto un po' meno in quel punto).
La cosa fica di questa tecnica del torner e' che quando sbagli cancelli tutto con la paglietta e ricominci.
Risultato ottimo, bordi delle piste nitidissimi.
C'e' solo da correggere un pelino in un angolo (avro' premuto un po' meno in quel punto).
La cosa fica di questa tecnica del torner e' che quando sbagli cancelli tutto con la paglietta e ricominci.
Porco schifo adesso guardando la foto mi sono accorto che e' stampato a rovescio.
Stampa una cosa vista da sopra che dovra' apparire dietro ma la devi stampare a rovescio perche' poi si deve trasferire... mi incasino sempre.
Vado a rifare.
Stampa una cosa vista da sopra che dovra' apparire dietro ma la devi stampare a rovescio perche' poi si deve trasferire... mi incasino sempre.
Vado a rifare.
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°maCHo°
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:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :spin) mitico
ma poi come fai a farlo dal vero il circuito ?..piste argentate ....placchettina plastica ecc
ma poi come fai a farlo dal vero il circuito ?..piste argentate ....placchettina plastica ecc
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MAD147
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°maCHo°
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MAD147
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°maCHo°
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Non e' finito ma e' gia' "dal vero".°maCHo°":3ic6fe7r ha detto:
Quella che vedi col toner sopra e' quella che tu chiami placchettina di plastica (in realta' e' una via di mezzo tra bachelite e fibra di vetro, in gergo si chiama vetronite).
Sopra e' laminata con rame (si vede dalla foto che e' rame).
Quando sono in questo stato, ovvero con la lamina di rame completa, si chiamano piastre ramate.
Con una tecnica a piacere, ci si disegnano sopra le piste. Adirittura va bene un normale pennarello indelebile.
A livello professionale (e anche qualche hobbista pippaiolo) si usano tecniche fotografiche.
Io sono stato tra i primissimi una 20ina di anni fa a trasferire il toner. C'eravamo in 3 o 4 al mondo sul primordiale internet a scambiarci pareri su questa tecnica.
Una volta che hai le piste in qualche modo disegnate sul rame, tutto cio' che devi fare e' immergere la piastra in una soluzione di percloruro ferrico (lo vendono nei negozi di elettronica).
In circa 20 minuti a temperatura ambiente il rame non protetto dal disegno viene corroso via.
Sciacqui, rimuovi il toner (nel mio caso) e ti ritrovi col circuito stampato finito.
A volte (su roba moooolto vecchia) le piste invece che di rame le vedi "argentate" perche' venivano coperte di stagno.
Perche'?
Perche' a livello industriale una volta fatto il circuito (e i fori) si piazzano tutti i componenti e poi si appoggia(va) la piastra su un bagno di stagno fuso, che si attaccava sia alle piste che ai pin dei componenti, saldandoli.
Se lo fai a mano, saldi solo i pin dei componenti.
A livello industriale piu' moderno, per risparmiare stagno e contemporaneamente proteggere e rendere piu' fico il circuito, dopo l'incisione del rame si ricopre la piastra con uno strato di resina detto "resist" (quello che vi fa apparire verdi il 99% dei circuiti stampati, che per qualche strana ragione nelle robe cinesi e' blu). Questo strato lascia libere solo e "piazzole" in corrispondenza dei pin, in modo che lo stagno si attacchi solo in quei punti.
La tecnica di stagnatura industriale odierna e' un po' diversa ma ora non e' il caso di andare oltre.
MAD147":18ha8mcp ha detto:
Uso molto anche quella (qualcuno, siccome e' pur sempre vetronite, ma bucata, la chiama "bucanite").
dipende dalla complessita' del circuito ma anche da come e' distribuito il tempo a mia disposizione.
Un circuito come questo anni fa lo avrei fatto direttamente sulla millefori senza neppure disegnarlo.
Ora mi devo organizzare meglio il tempo quindi spendendo un po' piu' di tempo sul PC riduco moltissimo il tempo passato col saldatore in mano.
Ma proprio no!boxer17":2jyl1q4k ha detto:
Quando dico "a rovescio" intendo "speculare".
Il risultato non ha proprio senso.
Immagina la piastra, con sopra piazzati i componenti, visti dall'alto.
Col programma disegno il circuito che collega i vari pin, e lo vedo dall'alto.
Ma il circuito nella realta' rimarra' sotto, quindi sullo schermo e' come se lo stessi vedendo in trasparenza.
Quindi se lo devo stampare come apparira' poi in realta' (quindi visto da sotto) lo devo stampare "speculare" (mirrored in inglese).
Ma se lo stampo su un foglio di carta per poi trasferirlo sotto alla piastra, lo devo stampare "dritto", perche' poi trasferendolo risultera' speculare...
Quando faccio circuiti a doppia faccia, sullo schermo vedo entrambe le facce "da sopra" e poi sono obbligato a ragionarci di piu', ma ieri sera con questo monofaccia ho stamapto "mirrored" senza tanto pensarci... e ho sbagliato. :asd)
E' chiaro che rifarlo non costa nulla, (a quel punto), e ovviamente hai studiato la disposizione degli attacchi e dei fissaggi, ma se il circuito è a rovescio, e monti i componenti dall'altro lato il funzionamento è identico. Sbaglio?
Vero, si dice montare i componenti dal lato rame.boxer17":2ikx9mh7 ha detto:
In alcuni casi (comunque per singoli componenti) e' indispensabile, ma a seconda di come e' fatto fisicamente il compoente, saldarlo puo' andare dal difficile all'assolutamente impossibile.
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