Gruppo Fiat: accordo con Chrysler!!! (pag.7)

yugs":1i4qk9wi ha detto:
non so, frase troppo sintetica per giudicarla pienamente.

Sarà sintetica ma se tu noti che parlano gli americani......... a me pare plausibile che NON RITENGANO competitiva Alfa al cospetto dei marchi premium.
Ovvero stanno dicendo le cose che stiamo dicendo noi da anni...... e lo dicono oltretutto da "falliti" non da persone che siano nella condizione di poter fungere da faro illuminante di strategie e blablabla.
 
Daprix":32uv1rs3 ha detto:
cuoresportivo86":32uv1rs3 ha detto:
Fiat farà la nuova viper? Sta a vedere che ora fanno un'auto sportiva per Viper seria, e per Alfa no? :member) :member) :member)

non se la viper avrà qualcosa di già visto... mi spiego meglio... nn è detto che la parola nuova davanti a viper nn sia qualcosa per noi non nuovo :OK)

Bah....vedremo :ka)
 
amicog":3mnfcxhb ha detto:
ruspy":3mnfcxhb ha detto:
Sembra invece congelato, almeno per ora, il progetto di riportare in America l'Alfa Romeo: "Tocca a Chrysler decidere - ha detto Marchionne - e finché Alfa non li avrà convinti di poter competere contro i tedeschi, non se ne farà nulla"

Chi deve convincere chi? Proprio ridicolo.

Beh, salvarsi dal patibolo per infilare la testa in un cappio non sarebbe conveniente. Dopo aver scampato il fallimento, chiaro che non vogliano fare mosse false. E se guardi cos'è alfa ora e cosa sono le tedesche, direi che hanno ragione da vendere.
 
bt":bc23en7f ha detto:
Considerazioni finali: il piano sembra dire che le alfa dal D in su le fanno la solo per venderle qua. Aggiungo poi che la frase "Fiat delegherà la progettazione...di tutte le auto medio grandi" fa semplicemente rabbrividire...

Non so, mi sento come se la Nestlè compra la Colussi e dice da domani il gran turchese lo facciamo in Francia anzichè in Italia.
Certo, l'Alfa Romeo con i suoi 100 anni di storia, passione, design, bellezza, tradizione motoristica vale sicuramente molto meno del gran turchese...

Non hai capito poi troppo male.
Ragazzi cominciamo magari a mettere dei punti fermi: la tanto cianciata storia di Fiat che SALVA Chrysler, la quale è solo che contenta e nulla chiede (ovvero sta in posizione di sudditanza) mi sa che fa acqua.
Da quel che si vede, Fiat inietta in Chrysler know-how e prende come FINALITA' quella di nobilitare Chrysler IN CASA PROPRIA, facendo costruire la roba ANCHE DI ALTRI in USA...... voglio sapere poi dove se l'attaccano la leva di MKTG "made in Italy"....... certo che ha uno che ha detto "ma sì, mettiamo i motori cinesi di Chery in Maserati, BASTA CHE LA GENTE NON LO SAPPIA"...... cioè vero.......
Pare infatti oltremodo chiaro che per Chrysler si sia adottata una differente politica rispetto a quella precedentemente adottata da Fiat, ovvero di drenare da altri, iniettare roba conveniente al brand Fiat, e magari "soperchiare" il marchio acquisito (o chiuderlo) a vantaggio di Torino.
Se vogliamo usare un paragone rispetto alla gestione Alfa che conosciamo, sarebbe come dire che nel 1986 Fiat avesse deciso di prendersi i pianali Alfetta, ammodernarli, costruirci sopra sia le Alfa che la Croma o la Tempra, e far costruire le vetture di prestigio in Arese per non dover chiudere stabilimenti (e magari ridimensionare Mirafiori alla bisogna). Oltre al fatto di prendere il bialbero Alfa in sostituzione dei motori Fiat, ed adeguarli a quelle innovazioni (contralberi, viscodrive etc.) che erano cmq belle cose tecniche di Fiat.
 
Una cosa mi preoccupa. Come primo atto, han cambiato logo a due dei brand del gruppo Chrysler.

Visto che all'uomo col maglione piace pacioccare i marchi, a scanso di equivoci, specifichiamo...

Il logo Alfa Romeo NON SI TOCCA.

Né poco, né molto. Nemmeno nei dettagli. GIU' LE MANI.
 
ma perchè ancora con la storia della modifica al marchio Alfa?

M&Ms ( :asd) ) non hanno capito che se toccano quel marchio, macchè marchio SIMBOLO succede una guerra???
 
MAD147":3u9vtodg ha detto:
amicog":3u9vtodg ha detto:
Chi deve convincere chi? Proprio ridicolo.

Beh, salvarsi dal patibolo per infilare la testa in un cappio non sarebbe conveniente. Dopo aver scampato il fallimento, chiaro che non vogliano fare mosse false. E se guardi cos'è alfa ora e cosa sono le tedesche, direi che hanno ragione da vendere.

Amicog avrebbe ragione se ci fosse un determinato contesto ovvero il dire: che kaiser vuoi, bene o male IO ho preso te fallita, IO non ti devo niente anzi mi devi solo che ringraziare, OGNI roba che io decido e faccio per te la devi ritenere valida perchè eri un cialtrone e fin'ora lo sei.
Praticamente quanto Fiat ha fatto, anche se non in termini così totali da subito o offensivi, con tutti i marchi che ha acquisito (eccetto ferrari e maserati, ma lì c'è l'amore che annebbia anche le cose economiche).

SE questi cmq possono permettersi di dire certe cose, e di farle passare come dictat, bhè allora si deve pensare......
 
Desmochicco":2ouon966 ha detto:
ma perchè ancora con la storia della modifica al marchio Alfa?

M&Ms ( :asd) ) non hanno capito che se toccano quel marchio, macchè marchio SIMBOLO succede una guerra???

Ma che ti credi che a Marchionne gliene frega qualcosa?
 
Il FUSI":17xlj1un ha detto:
MAD147":17xlj1un ha detto:
amicog":17xlj1un ha detto:
Chi deve convincere chi? Proprio ridicolo.

Beh, salvarsi dal patibolo per infilare la testa in un cappio non sarebbe conveniente. Dopo aver scampato il fallimento, chiaro che non vogliano fare mosse false. E se guardi cos'è alfa ora e cosa sono le tedesche, direi che hanno ragione da vendere.

Amicog avrebbe ragione se ci fosse un determinato contesto ovvero il dire: che kaiser vuoi, bene o male IO ho preso te fallita, IO non ti devo niente anzi mi devi solo che ringraziare, OGNI roba che io decido e faccio per te la devi ritenere valida perchè eri un cialtrone e fin'ora lo sei.
Praticamente quanto Fiat ha fatto, anche se non in termini così totali da subito o offensivi, con tutti i marchi che ha acquisito (eccetto ferrari e maserati, ma lì c'è l'amore che annebbia anche le cose economiche).

SE questi cmq possono permettersi di dire certe cose, e di farle passare come dictat, bhè allora si deve pensare......

Non so se mi sono spiegato bene...
A parte il fatto che fino a 10 minuti fa le uniche cose che avevano annunciato come sicure erano portare la 500 e l'Alfa in America (prima nel 2010, poi 2011, poi 2012, poi 2050 ma vabbè...) ora dicono che è congelato...

Poi marchionne mi viene a dire che tocca a Chrysler decidere (ma le altre cose le annuncia come le avesse decise lui per Chrysler) e che finché Alfa non li avrà convinti di poter competere contro i tedeschi, non se ne farà nulla... Ma Alfa chi? Lo spirito Alfista? E' lui che decide tutto per Alfa! Sarà lui che deve convincerli... E di chi è la colpa se adesso Alfa è ridotta così? Della Fiat, cioè sempre lui!

Questo sta dicendo che lui deve convincere se stesso se l'Alfa degli ultimi anni che lui ha "diretto" va bene oppure no.

Quello che gli va bene e gli piace lo fa lui, lo decide lui, lo salva lui...
Il resto lo devono decidere gli altri.
 
Il FUSI":c7y78ppq ha detto:
Desmochicco":c7y78ppq ha detto:
ma perchè ancora con la storia della modifica al marchio Alfa?

M&Ms ( :asd) ) non hanno capito che se toccano quel marchio, macchè marchio SIMBOLO succede una guerra???

Ma che ti credi che a Marchionne gliene frega qualcosa?
si lo so che a Marchionne e Montezemolo (M&Ms) non frega una cippa...però voglio vedere se superano questo limite con tutta una "popolazione alfista" contro cosa fanno...se non si può evitare, almeno mettiamoli in difficoltà durante il loro operato no?
 
Ecco il sunto del programma per Chrysler:

Piano industriale Fiat-Chrysler: i programmi per Chrysler

Chiudiamo la nostra copertura del piano di rilancio Chrysler con la conferenza di Olivier Francois, amministratore delegato della “nave ammiraglia”. Il manager francese si affida ad una massima (“Il futuro appartiene a chi crede nella bellezza dei propri sogni”) di Eleanor Roosvelt, moglie di Franklin Delano, per indicare nella piacevolezza visiva il filo rosso ad unire i marchi Chrysler e Lancia, destinati ad una profonda partnership.
Dopo aver presentato il nuovo logo ed alcuni (infausti) parallelismi fra alcune interpreti dei marchi, Francois si sofferma condizioni sine qua non per aumentare le vendite del brand statunitense: maggior numero di modelli in gamma, aumentare qualità ed immagine dei prodotti, sviluppare un design emozionale.
Le novità relative alla gamma, invece, saranno introdotte sul mercato a partire dal primo quadrimestre del 2010, quando ciascun modello verrà proposto in una versione speciale, dedicata ad un preciso target: la 300C Sport Edition è pensata per i giovani, la Town & Country (Voyager sul mercato europeo) Fashion Edition per famiglie, la PT Cruiser Final Edition per “trend setter”, Sebring Ocean Edition per i viaggiatori.
Durante l’ultimo quadrimestre del 2010, Sebring e Town & Country verranno sottoposte ad un restyling profondo. Ultimi interventi prima dei fuochi d’artificio: nel 2012 sarà presentata una Compact Sedan (segmento C) basata su un’omologa torinese, a cui seguiranno, nel 2013, tre vetture, di cui due segmento D su pianali Fiat ed una segmento B frutto di un rimarchiamento. Il 2014, infine, sarà l’anno del nuovo Voyager.










Piano industriale Fiat-Chrysler: Jeep Compass e Patriot sostituite da un unico modello su base Fiat


Tra le tante novità fondamentali annunciate oggi nella mega-conferenza stampa Fiat-Chrysler sul futuro dei marchi americani, ci preme tornare su alcuni aspetti del piano di rilancio Jeep, il marchio più interessante per gli appassionati europei. Le due “piccole” Compass e Patriot, dopo un aggiornamento di metà carriera, giungeranno al capolinea. E saranno sostituite da un modello unico, basato sulla piattaforma Fiat di segmento C.
I due controversi sport utility americani non hanno dato i risultati sperati in termini di vendite, ed è naturale che la casa stia già pensando alla loro sostituzione. Attenzione, il loro erede è un modello cruciale per Jeep: il segmento dei SUV e dei crossover di taglia media -non siamo noi a scoprirlo- è quello attualmente più in fermento sul nostro mercato, e azzeccare tempi e modi per il secondo tentativo in questa nicchia è fondamentale.
E così, fra qualche tempo si comincerà a delineare questa nuova Jeep “made in Italy”, programmata per il 2013. Non solo: Jeep porterà il gradino d’ingresso della sua gamma ancor più in basso. Nel corso dello stesso anno è infatti previsto il lancio di un ulteriore crossover, ancor più piccolo, per entrare nel segmento B.
Quello che pare certo comunque, è che tutti questi modelli, così come la prossima Grand Cherokee saranno in grado di tenere alta la bandiera Jeep anche e soprattutto in offroad, rispettando le nobili tradizioni del marchio e distinguendosi dalla concorrenza. Facendo dimenticare al contempo auto come la Compass, responsabile di una certa negativa diluizione dell’immagine di marca.




Piano industriale Fiat-Chrysler: i programmi per Jeep

Proseguiamo la nostra carrellata sul piano Fiat-Chrysler con il programma di “resurrezione” stilato dal marchio Jeep. Con particolare attenzione all’immagine, giovanile e dinamica, nel solco di una tradizione. Per questo motivo il marchio intende rinnovare, nel solo 2010, gran parte dell’offerta: Patriot, Compass, Wrangler verranno sottoposte ad un restyling radicale, mentre la Cherokee/Liberty sarà oggetto di un semplice aggiornamento.
Nessuna speranza invece per la Commander, destinata a salutare tutti ad inizio 2011. Il 2010, invece, sarà l’anno della Grand Cherokee atto quarto. Ma le vere novità sono programmate per il 2013, quando verranno presentati tre modelli su piattaforma torinese: una small-SUV (segmento B), una vettura media a sostituire Patriot e Compass (segmento C) oltre alla nuova Liberty (segmento D).
La Wrangler riceverà inoltre una serie di modifiche per festeggiare nel 2010 i suoi 70, e celebrare così quel passato da vettura militare così affascinante e caratteristico. Il marchio Jeep, secondo le intenzioni, dovrebbe così raggiungere ed oltrepassare le 800.000 vetture annue, un’enormità se paragonate alle 497.000 dell’anno scorso, in calo rispetto alle 609.000 del 2005.
La dirigenza Jeep riconosce altresì la difficoltà di un segmento cresciuto in maniera esponenziale nell’ultimo decennio, e passato dai 54 modelli concorrenti del 2000 ai 111 del 2009.




Piano industriale Fiat-Chrysler: i programmi per Ram

La conferenza di presentazione del piano quinquennale per il Gruppo Chrysler prosegue con il neonato marchio Ram, di cui viene proposto anche il logo. L’amministratore delegato Fred Diaz si è limitato ad introdurre i capisaldi – creare un’identità precisa e riconoscibile, entrare nel segmento dei truck commerciali, aumentare gamma e vendita – con qualche spruzzata di immancabile nazionalismo: “Il Texas sta ai nostri veicoli come i nostri veicoli stanno al Texas”.
Quest’equazione, volendo, sottolinea quanto era logico attendersi: il marchio dell’ariete mantiene un’insindacabile indipendenza, dna yankee al 100%, senza alcuna intromissione del Gruppo Fiat. La clientela, insomma, non deve guardare alla concorrenza per cercare prodotti rudi come un tempo. Tuttavia, il Lingotto contribuirà fornendo la base per un Large Commercial Van e rimarchiando uno Small Commercial Van, che a quanto pare sarà una derivazione del Doblò prodotto in Brasile. Entrambi debutteranno nel 2012.







Piano industriale Fiat-Chrysler: i programmi di scambio per motori e powertrain

Prosegue la nostra copertura della conferenza stampa di presentazione del piano quinquennale per il Gruppo Chrysler. Dopo avervi parlato dei programmi per Dodge, passiamo ad analizzare gli intrecci “tecnici”, gli interscambi tra le due sponde dell’Atlantico, soprattutto a livello di motori.
Paolo Ferrero, il nuovo vicepresidente di Chrysler Powertrain, ha dichiarato che già da giugno i due neo-alleati hanno iniziato a studiare le possibilità di scambio. Il risultato, più o meno è questo: Fiat fornirà la tecnologia MultiAir, l’ultima generazione di diesel common-rail, i nuovi cambi a doppia frizione e anche (questa è forse la novità più interessante) il know-how in fatto di propulsori a doppia alimentazione, GPL e metano.
Chrysler “ricambierà” con la tecnologia per le ibride e le elettriche ed il nuovo V6 Pentastar. Dunque, i grandi benefici sul breve termine sembra che li avranno gli americani: turbo e iniezione diretta sono già pronti, per fare da subito concorrenza in casa agli EcoBoost di Ford. Le ibride e le elettriche arriveranno solo più in là, quando i loro prezzi d’acquisto potranno essere più competitivi degli attuali.
Tra le altre novità tecniche che lancerà Chrysler nel corso dell’anno prossimo, figura poi lo start&stop, che comparirà in anteprima sulla Jeep Wrangler nell’ultimo trimestre del 2010. Sempre parlando di Wrangler, ecco la bomba: a fine dell’anno prossimo arriva un common-rail Fiat nel cofano dell’iconico fuoristrada.
Ma è chiaro che a noi interessa molto di più approfondire il discorso Pentastar: il nuovo V6 americano sarà proposto in un secondo momento anche in varianti turbo e biturbo, dalla cilindrata sensibilmente ridotta rispetto ai 3.6 litri del motore da 280 CV che monterà per primo il Grand Cherokee.
Da tempo poi si sottolinea la versatilità di questo motore: il sei cilindri, oltre a ricevere il turbo, sarà anche modificato a livello di distribuzione -adottando il MultiAir- e di alimentazione, grazie all’arrivo dell’iniezione diretta. A proposito di MultiAir: il modello che lo porterà al debutto negli USA sarà la 500, che adotterà il 1.4 aspirato 105 CV prima del debutto Oltreoceano, programmato per fine 2010. Per quanto riguarda il cambio a doppia frizione invece, la prima Chrysler ad adottarlo sarà la prossima segmento D, l’erede della Dodge Avenger a fine 2010.











 
ruspy":21s0m6zw ha detto:
ma se tutta sta pappardella la pubblivavi nel post dedicato non era meglio? :ka)


viewtopic.php?f=10&t=107052


Eh ma c'è sempre stato questo come topic, che ne sapevo di questo creato da poco? :ka)

Qua fate i topic e non dite niente :asd) :asd) :asd)

Comunque per correttezza la posto pure di la, cosi in entrambi i 3d si possono leggere le news :OK)

EDIT: eh infatti non la trovavo.........meglio cosi comunque, perchè 2 topic sullo stesso argomento sono inutili :OK)
 
Desmochicco":244co76g ha detto:
si lo so che a Marchionne e Montezemolo (M&Ms) non frega una cippa...però voglio vedere se superano questo limite con tutta una "popolazione alfista" contro cosa fanno...se non si può evitare, almeno mettiamoli in difficoltà durante il loro operato no?

quale popolazione alfista?
mettere in difficoltà? come?

:scratch) :ka)
 
Desmochicco":vglg4lcx ha detto:
Il FUSI":vglg4lcx ha detto:
Desmochicco":vglg4lcx ha detto:
ma perchè ancora con la storia della modifica al marchio Alfa?

M&Ms ( :asd) ) non hanno capito che se toccano quel marchio, macchè marchio SIMBOLO succede una guerra???

Ma che ti credi che a Marchionne gliene frega qualcosa?
si lo so che a Marchionne e Montezemolo (M&Ms) non frega una cippa...però voglio vedere se superano questo limite con tutta una "popolazione alfista" contro cosa fanno...se non si può evitare, almeno mettiamoli in difficoltà durante il loro operato no?


l'unica arma che hai/abbiamo e quella di non comprare piu il marchio!

altro mi pare che non ascoltino....

forse vedendo un abbandono ed un calo di vendite qualcosa cambia..... dico forse... ma mi pare che gli freghi poco!
 
ruspy":l3u648gt ha detto:
l'unica arma che hai/abbiamo e quella di non comprare piu il marchio!

altro mi pare che non ascoltino....

forse vedendo un abbandono ed un calo di vendite qualcosa cambia..... dico forse... ma mi pare che gli freghi poco!

Esatto, sarebbe la cosa più giusta da fare, però ne abbiamo discusso parecchie volte e l'abbandono del marchio non è la scelta adatta!

Cavolo però ci sarà qualche metodo per far capire ai capoccia che non siamo contenti!
 
Chrysler addio.
Almeno in Europa, il marchio alato scomparirà, entro il 2011 dalla calandra delle vetture della casa americana vendute nel Vecchio continente e Jeep, l'iconico brand, simbolo stesso di suv e fuoristrada sarà l'unico utilizzato da questa parte dell'Atlantico. Le Chrysler (e le Dodge) vendute da noi avranno brand Lancia o Fiat e qui sarà possibile che la piattaforma usata per 300C possa diventare la base per nuove vetture di fascia alta del gruppo, settore dove con la Thesis è stata dimostrata l'incapacità di competere con le solite tedesche.
Lo si sapeva fin dall'inizio che non era la 500 il cuore dell'operazione Fiat-Chrysler, ma che al centro dell'affaire automobilistico transatlantico vi erano invece i suv e fuoristrada con il marchio Jeep sul cofano. Ovvero con uno dei due brand (l'altro è Land Rover) più apprezzati al mondo nel settore delle quattro ruote motrici. E Jeep da sempre è sinonimo di fuoristrada. E ora fonti informate sostengono che «di certo la casa americana punterà progressivamente più su Jeep che su altri marchi nel suo cammino di rilancio».
Il piano di rilancio di Fiat per Chrysler accantona dunque i progetti fuori dai confini nazionali per i marchi del gruppo, fatta eccezione per Jeep che resterà internazionale visto il forte nome e il forte riconoscimento che ha.
Del resto i Suv, volenti o nolenti, rappresentano un settore importante dell'industria dell'automobile. Al gruppo Fiat, la dote Jeep fa dunque non poco comodo per espandere l'offerta in un'area di mercato dove esibisce un vuoto pressoché pneumatico visto che schiera solo la Sedici, clone della Suzuki SX e ulteriore figlio del matrimonio fallito con Gm, nonché l'Iveco Campagnola che però è più un veicolo militare e un fuoristrada puro che un Suv. E il mercato chiede, si veda il successo della Nissan Qashqai o della Ford Kuga, sempre più sport utility di taglia urbana e prezzo accessibile come il recente Peugeot 3008. E Fiat ha bisogno di sfondare in questo importante segmento.
Presto vedremo Jeep, magari anche crossover, con motori Fiat più puliti e performanti. Il piano prevede, infatti, il lancio di nuovi modelli ecologici sul mercato statunitense utilizzando motori Fiat, con la tecnologia MultiAir di Fiat che sarà introdotta sui veicoli Chrysler. Infatti uno dei punti chiave del piano di Marchionne è la tecnologia eco compatibile sviluppata in questi anni da Fiat, che è stata anche una delle carte vincenti che hanno convinto l'amministrazione Obama ad affidare all'ad del Lingotto la ristrutturazione del brand americano. Fiore all'occhiello dovrebbe essere la tecnologia Multiair, brevetto Fiat, destinata ad equipaggiare le vetture Chrysler e, in prospettiva, anche Jeep. E così i suv non saranno più brutti, sporchi e cattivi. Anzi, c'è da scommettere che tra un po' diventeranno cool anche negli ambienti più eco trendy.
 
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