Domani avremo i piani dettagliati presentati da Marchionne per Chrysler, ora un po di aggiornamenti. Alla fine vogliono fare sto benedetto SUV Alfa Romeo :splat) :splat) Ma non possono farlo con Lancia dico ????? :wall) :wall)
Poi, il pianale della nuova 300C sarà utilizzato a quanto pare per la nuova Thesis Lancia, e per una berlina Maserati, ovviamente a trazione posteriore. Quindi non per la 169? :scratch) :scratch) :scratch)
Vedremo domani tutti gli aggiornamenti...........
Comunque questi sono pazzi, useranno il V6 Pentastar anzichè un bel V6 made in FPT??? :KO) :KO) :KO) Ancora con sti motori americani?? :mad2) :mad2) :mad2)
Chrysler e Lancia verso una forte condivisione di prodotti in Europa
I marchi Chrysler e Lancia si avviano ad avere un legame molto stretto per quanto riguarda l’offerta sul mercato europeo. Dal settore delle medie due volumi a quello delle grandi berline di alta gamma, il management Fiat intende intrecciare i destini delle due case.
Torna alla mente la recente nomina di Olivier Francois al vertice di Chrysler. Un caso? Macché. Piuttosto, “il primo passo verso l’integrazione tra le due case” come rivelato da una fonte Fiat ad Automotive News. La casa di Auburn Hills e il marchio torinese non condivideranno solo i prodotti, ma anche la rete di vendita europea. Un’operazione fondamentale, destinata ad avverarsi sul breve termine.
La fonte Fiat, che sta lavorando proprio sulle trattative, ha espressamente parlato dell’erede della Thesis e della concreta possibilità che venga realizzata sul pianale della 300C, soffermandosi anche sul futuro condiviso dell’erede della Sebring, basata sulla 200C Concept e di una futura berlina media Lancia. Dopo mesi di silenzi e di presenze sbiadite ai saloni, queste parole sono il segno che ai piani alti stanno ancora ragionando concretamente sul futuro del marchio.
Come scrivevamo poc’anzi, Fiat ha pensato per Chrysler un ruolo di brand “near-premium”, con il quale contrastare Cadillac in casa. A Dodge andrebbe il ruolo del marchio sportivo, a Ram quello di casa concentrata sui mezzi “duri” come l’iconico pick-up da cui prenderebbe il nome.
Francois affiancherà il suo nuovo ruolo di numero uno Chrysler e responsabile marketing e pubblicità di Chrysler, Jeep, Dodge e Ram ai precedenti incarichi di ad Lancia e responsabile marketing del Gruppo Fiat.
Accordo Fiat-Chrysler: qualche anticipazione sul piano che Marchionne presenterà il 4 novembre
Il prossimo 4 novembre, Sergio Marchionne presenterà il piano industriale per Fiat e Chrysler che avrà una durata di 5 anni. Tutti i riflettori sono puntati sulle sinergie tra le due Case automobilistiche che l’amministratore delegato del Lingotto e di Auburn Hills riuscirà a mettere in piedi. Il primo passo dell’accordo Fiat-Chrysler sarà lo sbarco della Fiat 500 negli Stati Uniti, fissato per il 2011. La vettura sarà l’unico modello ad essere venduto con il brand della Casa torinese. Invece, per quanto riguarda Alfa Romeo, Marchionne avrebbe programmato il ritorno negli USA per il 2012. Le vetture della Casa del Biscione saranno prodotte negli impianti americani e la gamma sarà composta da tre modelli: MiTo, Milano e Giulia.
Ma le maggiori novità riguarderanno i brand Chrysler, Dodge e Jeep. La maggior parte delle piattaforme e delle tecnologie del Lingotto verranno sfruttate per Chrysler: sarebbero in programma una berlina a tre volumi realizzata sul pianale C-Evo e una vettura compatta a 2 volumi. Confermate anche le nuove 300C e Jeep Grand Cherokee. Inoltre, sarebbe allo studio anche una Jeep di dimensioni compatte. D’altra parte, Marchionne avrebbe deciso di sopprimere diversi modelli “Made in USA”, come le Dodge Caliber, Avenger e Nitro e le Jeep Patriot, Compass e Commander. Per quanto riguarda Chrysler, è incerto il futuro di PT Cruiser e Sebring.
Nel piano industriale dovrebbe essere confermata anche la nascita di due vetture basate sulla piattaforma LX della Chrysler 300C, da assemblare nell’ex impianto Bertone, rinominato “Officine Automobilistiche Grugliasco”, a partire dal 2011. Le due auto dovrebbero essere la nuova Lancia Thesis e un’inedita berlina Maserati da collocare un gradino sotto la Quattroporte. In poche parole, un’erede spirituale della controversa Biturbo. Entrambe le vetture saranno prodotte complessivamente in 50.000 esemplari e si distingueranno per il differente tipo di trazione: integrale per la berlina Lancia, posteriore per la berlina Maserati, quest’ultima attesa però per il 2012.
Fiat-Chrysler: sulla nuova 300 C nasceranno due modelli italiani
Fiat intende produrre sulla base della nuova Chrysler 300 C due modelli italiani da commercializzare in Europa, per un volume totale di 50.000 unità l’anno. Durante la scorsa settimana, Alfredo Altavilla, il numero uno di Fiat Powertrain, dando la notizia ai sindacati, ha aggiunto che su questi due modelli sarà adottato il nuovo V6 Pentastar della casa americana.
La produzione di queste due proposte italiane inizierà nel 2011 presso le Officine Bertone di Grugliasco, sede rilevata da Fiat lo scorso luglio nel contesto dell’operazione con cui è stata completamente inglobata la storica azienda torinese.
La curiosità, a questo punto è alle stelle: quali marchi daranno vita a queste sorelle della grande berlina Chrysler? “L’annuncio dettagliato sarà dato il prossimo 4 novembre, quando presenteremo il nostro piano di rilancio quinquennale”, ha dichiarato Altavilla ad Automotive News.
Per ora dunque, le indiscrezioni sono a un punto morto rispetto a dove le avevamo lasciate pochi giorni fa. Il primo modello ad uscire da Grugliasco dovrebbe essere una nuova grande berlina Lancia, destinata a riesumare una tradizione interrotta con la sfortunata Thesis ormai da anni.
La seconda proposta, che seguirà questa inedita Lancia a distanza di circa un anno, dovrebbe essere una Maserati tutta nuova, da posizionare un gradino sotto la Quattroporte, vale a dire nel segmento E. Questo piccolo Tridente potrebbe configurarsi come una rivale per la Mercedes CLS e le sue rivali.
Questo è quanto, per ora: non ci resta che pazientare qualche giorno per capire quale strada tracceranno a Torino per il giovane gruppo italo-americano.
Fiat Chrysler: proposta di pensionamento anticipato per 23 mila dipendenti
Il gruppo Chrysler, controllato da Fiat, ha annunciato di aver offerto ad altri 23.000 lavoratori offerte di pensionamento, coadiuvato dal gruppo automobilistico americano: ennesima misura di taglio necessaria a fronteggiare uno scenario che vede un forte calo della domanda e una conseguente e necessaria chiusura di impianti produttivi.
I dipendenti Chrysler potranno accettare la proposta di esodo incentivato fino al prossimo 13 novembre; saranno comunque offerti altri programmi speciali per le fabbriche della casa statunitense che sono in corso di chiusura nell’ambito delle procedure fallimentari, iniziate lo scorso 30 aprile con il subordinamento della maggior parte delle attività al Gruppo Fiat.
Ai lavoratori più giovani, con almeno un anno di anzianità anziendale, sarà offerta una buonuscita di 75.000 dollari lordi più un buono-auto da 25.000 dollari. A coloro che hanno tra 55 e 59 anni, per i quali la somma tra età anagrafica e anzianità aziendale raggiunge quota 85 e oltre, oppure ai dipendenti con più di 60 anni da almeno 10 anni anni in azienda, saranno offerti 50.000 dollari, il buono-auto da 25.000 dollari più i contributi pensionistici maturati. I lavoratori hanno tempo fino al 13 novembre per aderire all’offerta.
Intanto mercoledì sarà il giorno della conferenza stampa nella quale l’ad Fiat, Sergio Marchionne, annuncerà il piano di rilancio industriale quinquennale studiato per Chrysler.
Piano Fiat Chrysler: solo Jeep rimane in Europa; condivisione di massa dei pianali
Emergono nuovi rumors sul piano di rilancio per Chrysler che Fiat presenterà ufficialmente domani. Secondo alcuni insiders la dirigenza italiana avrebbe deciso che l’unico marchio del gruppo statunitense ad essere esportato fuori dal nord America sarà Jeep; quest’ultimo verrà ulteriormente sviluppato e promosso sui mercati emergenti.
Chrysler e Dodge saranno invece destinati al solo mercato USA insieme a Ram, che diventerà il nuovo marchio Chrysler per i veicoli commerciali, e a Dodge, che si trasformerà in un costruttore più di nicchia. Le auto del marchio Chrysler fin’ora destinate anche al vecchio continente, come la 300C, saranno integrate nei brand Lancia e Fiat.
“In soldoni” ciò vorrebbe dire che la seconda generazione di 300C da noi avrà estetica e set-up da Lancia nonchè un nome italiano; ma il discorso è valido anche per la nuova Alfa Romeo 169 e per lo sviluppo di un SUV del biscione a partire da una piattaforma del gruppo Chrysler.
La condivisione dei pianali, come l’ “LX” della 300C, permetterà di risparmiare centinaia di milioni di euro nello sviluppo di nuove piattaforme. Da parte sua Fiat presenterà una serie di proposte per introdurre modelli a basso consumo da commercializzare sul mercato statunitense e dotate delle tecnologie sviluppate da FPT, come il Multiair.