Gruppo Fiat: accordo con Chrysler!!! (pag.7)

sicuramente le tedesche non sono perfette, anzi! io più volte l'ho detto che certe tedesche vanno solo dritto se sprovviste di elettronica...
però c'è da dire che l'alfa romeo è davvereo una merda a confronto. In passato non era affatto così.
Prima della malefica era fiat non c'era assolutamente confronto, dopo che torino ha messo gli artigli su alfa la situazione si è capovolta (ovvio, chi va con lo zoppo impara a zoppicare...)! L'unico spiraglio di speranza si è avuto con la 156/147/GT, poi con la culona obesa 159 la situazione è precipitata nella melma.
Possiamo fa finta di non vedere, però il letame puzza sempre ;)
io tuttavia nel futuro ci spero sempre... però, per adesso, abbiamo la mediocrità della mediocrità
 
cuoresportivo86":3prwk45p ha detto:
Lascia stare, evidentemente non sa che il cruscotto scricchiola appena si esce dalla concessionaria con la TT, e che è un problema che affligge buona parte delle TT. Oppure i problemi che tu hai elencato ;)
Tu pensa che io dopo 2 anni, non ho uno scricchiolio con la 159.......... :asd) :asd)

Io ho per caso detto che la TT non scricchiola? non mi sembra....
Per te la 159 era silenziosa come interni anche se c'era un'orchestra a fare casino... tu sei un fondamentalista della Fiat e per te è tutto bello...
 
teknomotion":3gjhmt6h ha detto:
147jtd-TI":3gjhmt6h ha detto:
Ma come si fa a criticare la Nuova Razza Alfa...???? la 159 la Brera e la Spider.... 3 fiori all'occhiello tecnologici e l'esempio di come va costruita una berlina, una coupè e una spider.... motori superpotenti, modernissimi e costantemente aggiornati con consumi paragonabili a quelli di una panda...
e poi un telaio... nemmeno la Lotus avrebbe saputo fare meglio... gli interni? finiture maniacali.... nemmeno dopo 500.000 km percorsi sullo sterrato si sente uno scricchiolio...
Questa è la Nuova Razza Alfa....
(nei sogni di qualcuno però... la verità? leggetevi quello che ho scritto.... e pensate esattamente l'opposto... quella sarà la verità...)
Per via del pick up.... niente male.... al centro stile alfa prenderanno sicuramente spunto per il futuro....

Ma lo fai apposta,oppure ci sei nato così..? :ka) Lo leggi il forum..?Leggi altri forum,magari di auto tedesche..?Tutte perfette eh..Non credo,anche xchè x te c'è solo quella specie di marchio chiamato Audi..la TT non ha il cruscotto che scricchiola,no eh..nemmeno dopo 500.000km..infatti,lo fa da nuova.. :tired) ed i tasti degli alzavetri che si scoloriscono dopo poco tempo (vedasi Internik) quelli van bene eh..e le turbine che saltano dopo 350km,diesel che consumano olio..ma x favore...e costano migliaia di € in più rispetto ad altre auto della stessa categoria :ka) quando cambierai il tuo nick sarà un gran giorno,xchè è abbastanza offensivo verso la 147,e non solo quella :nod)
Il progetto Brera/159 non sarà uscito bene,questo si sa,ma anche altre auto che stanno uscendo ADESSO,sono molto pesanti,lista optional infinita con dei prezzi allucinanti,xò van bene xchè sono tedesche :OK) mamma mia che palle..


Tanto per dirne una... lo "specie di marchio", come lo chiami tu, nel 2008 a venduto 1 milione di auto e non erano Panda e Punto ma minimo A3... è stata l'unica Casa ad aumentare le vendite in piena crisi....
Sicuramente alcune TT avranno il cruscotto che scricchiola... i tasti degli alzavetri non lo so.... i turbo che saltano non sono un'esclusiva di Audi ma li hanno tutti, Fiat compresa...

Caro teknomotion ti dico una novità... le auto che stanno uscendo adesso sono pesanti sì e hanno tanti optional ma hanno anche motori in grado di muovere queste vetture dando loro prestazioni elevate e consumi bassi... Cosa che non si può dire per 159/Brera...

Per il discorso Nick.... la 147 non va assolutamente offesa e io non dico niente di male contro di lei... l'Alfa Romeo ormai è stata ripetutamente stuprata e violentata dalla sua proprietà ed è l'ombra di quello che era.... non sono certo le mie battute ad offenderla.... semmai è stata la merda che è stata spacciata per anni come Alfa Romeo a devastare tutto (praticamente tutta la produzione degli ultimi 20 anni esclusa 75, 164, 156 e 147)...
 
da ilsolo24ore.com

Fiat, Marchionne possibile Ceo di Chrysler

Se il matrimonio tra Fiat e Chrysler andrà in porto, Sergio Marchionne potrebbe finire per ricoprire la carica di amministratore delegato della casa automobilistica Usa. È quanto riporta «Automotive News», citando fonti vicine al dossier. La «nuova» Chrysler, spiegano le fonti, eleggerà un nuovo board di sette membri, che includerà anche rappresentanti del Lingotto, e verranno divise le funzioni di presidente e di Ceo.

Se la presidenza andasse, come appare scontato, ad uno statunitense, si potrebbe aprire la strada per la nomina di un Ceo italiano. A fine marzo la task force Usa dell'auto ha dato a Chrysler 30 giorni per presentare un piano di ristrutturazione convincente, in modo da avere accesso ad altri sei miliardi di dollari di prestiti federali, dopo i quattro già ricevuti. E la Casa Bianca ha sottolineato come l'alleanza con Fiat sia l'unica chance di sopravvivenza per la società. Lo scorso gennaio le due case automobilistiche avevano firmato un accordo preliminare che prevedeva l'ingresso di Fiat nel capitale di Chrysler con una quota del 35%. In cambio, la società di Detroit riceverà le tecnologie per produrre automobili più piccole ed efficienti. L'intesa non prevede alcun esborso da parte di Fiat ed è stata successivamente emendata su richiesta di Washington, con la garanzia che i nuovi impianti produttivi di Chrysler sorgeranno negli Usa. Dopo il viaggio di fine marzo, Marchionne è tornato negli Usa lo scorso 9 aprile per nuovi colloqui con i vertici di Chrysler. Il termine ultimo per concludere la trattativa è fissato per il 30 aprile.
 
da ansa.it di qualche minuto fa :

Chrysler: Fiat pronta a lasciare
Senza si' sindacati su taglio costo del lavoro in Nord America
(ANSA) - ZURIGO, 15 APR - Fiat abbandonera' il matrimonio con Chrysler se i sindacati non acconsentiranno al taglio del costo del lavoro in Usa e in Canada.La Fiat cerchera' un altro partner se entro fine mese non sara' possibile portare il costo del lavoro al livello degli stabilimenti in Nord America delle case giapponesi e tedesche.'Siamo assolutamente pronti a lasciare', ha detto al quotidiano canadese Globe and Mail Marchionne che si e' detto disponibile a coprire anche la carica di Ad di Chrysler.

sinceramente se fiat lasciasse sarebbe un bel rimescolamento di carte nel panorama automobilistico europeo .....
 
147jtd-TI":sya9u4qn ha detto:
l'Alfa Romeo ormai è stata ripetutamente stuprata e violentata dalla sua proprietà ed è l'ombra di quello che era.... non sono certo le mie battute ad offenderla.... semmai è stata la merda che è stata spacciata per anni come Alfa Romeo a devastare tutto (praticamente tutta la produzione degli ultimi 20 anni esclusa 75, 164, 156 e 147)...

Santissime parole, ed è più che giusto criticare anche ferocemente il marchio perchè, chi ama le alfa vorrebbe delle alfa, non 4 ruote un pezzo di ferro ed il marchio su, troppo facile cosi, allora qualsiai auto può diventare all'apparenza qualcos'altro!
 
Eric Draven":1l320znk ha detto:
147jtd-TI":1l320znk ha detto:
l'Alfa Romeo ormai è stata ripetutamente stuprata e violentata dalla sua proprietà ed è l'ombra di quello che era.... non sono certo le mie battute ad offenderla.... semmai è stata la merda che è stata spacciata per anni come Alfa Romeo a devastare tutto (praticamente tutta la produzione degli ultimi 20 anni esclusa 75, 164, 156 e 147)...

Santissime parole, ed è più che giusto criticare anche ferocemente il marchio perchè, chi ama le alfa vorrebbe delle alfa, non 4 ruote un pezzo di ferro ed il marchio su, troppo facile cosi, allora qualsiai auto può diventare all'apparenza qualcos'altro!

ma non si stava parlando di Chrysler qui? Cosa centra alfa-fiat e compagnia cantante? Tornate IT per favore.
 
vexator":34crjz2u ha detto:
io non credo che fallirà l'accordo...
conviene troppo a tutti (e io mi auguro che ci sia)

Tò ecco :asd) :asd) :asd)

Accordo Fiat-Chrysler: nulla di fatto se i sindacati USA non accettano il piano di riduzione dei costi

“Siamo assolutamente pronti ad andarcene. Non ho alcun dubbio a riguardo”, ha dichiarato lapidario Sergio Marchionne. “Non possiamo impegnarci nei confronti di questo gruppo se non si vede la luce alla fine del tunnel”: Fiat abbandonerà Chrysler al suo destino se entro la fine del mese i sindacati canadesi e statunitensi della casa non daranno il loro consenso a significative riduzioni del costo del lavoro.
Marchionne ha poi spiegato che c’è solo il 50% di possibilità di raggiungere un accordo con Chrysler, proprio a causa della mancanza di progressi nelle trattative coi sindacati, soprattutto quelli canadesi. Escludendo che Fiat possa mai iniettare fondi in Chrysler, Marchionne ha però affermato che il Lingotto è pronto a fare tutto il necessario per rilanciare la casa statunitense, inclusa la possibilità che lui stesso assuma la carica di CEO, come scrivevamo ieri.
“Fondamentalmente è possibile, ma la carica non è importante. Ciò che è importante è che mi ascoltino”. A conclusione dell’intervista, rilasciata alla stampa canadese, Marchionne ha infine confermato che la 500 verrà introdotta in Nord America già nel corso del 2010.

Fonte WallStreetItalia
 
vexator":2y35vs2j ha detto:
scommetto la mia 147 a gas che l'accordo ci sarà :asd)
Ma non vale la scommessa...........se "perdi" la tua 147 ti fai un favore da solo e ci guadagni :asd) :asd) :asd) Che scommessa è cosi? :crepap) :crepap) :crepap) :crepap)
 
vexator":3beaxrce ha detto:
sicuramente le tedesche non sono perfette, anzi! io più volte l'ho detto che certe tedesche vanno solo dritto se sprovviste di elettronica...
però c'è da dire che l'alfa romeo è davvereo una merda a confronto. In passato non era affatto così.
Prima della malefica era fiat non c'era assolutamente confronto, dopo che torino ha messo gli artigli su alfa la situazione si è capovolta (ovvio, chi va con lo zoppo impara a zoppicare...)! L'unico spiraglio di speranza si è avuto con la 156/147/GT, poi con la culona obesa 159 la situazione è precipitata nella melma.
Possiamo fa finta di non vedere, però il letame puzza sempre ;)
io tuttavia nel futuro ci spero sempre... però, per adesso, abbiamo la mediocrità della mediocrità

le tedesche hanno i loro problemi,ed a volte capita di aver grane anche se costano molto di più rispetto alla concorrenza....
ma esperienza mia personale...con l'Alfa ho chiuso (problemi di sospensioni,luci fulminate ogni 4-5 mesi,scricchiolii, frizione, assemblaggi sia esterni che interni a dir poco ridicoli,spiee-pazze,materiali deperibili troppo facilmente,adesso ci mettiamo anche il preriscaldamento e fra qualche migliaio di km la distribuzione...tutto per la modica cifra di circa 45milioni....non male con un kilometraggio di appena 86k km)....
Tengo i soldini da parte e risparmio (pensando anche alla crisi odierna)...la spremo per bene (ancora 1 anno e mezzo) dato che i 140 cv non sono pochi, per me...e poi passo ad altri lidi....e manderò a cag**e gli amici del Lingottone...
 
cosa ho appena finito di scrivere sopra?
Torniamo in topic!!!
 
ancora da ilsole24ore.com

Fiat, Marchionne «solido capo» per Chrysler (Ft)
L'ad Fiat Sergio Marchionne «mira al posto numero uno in Chrysler», è pronto a svolgere entrambi i ruoli: il Financial Times ha aperto così il suo sito web questa mattina, partendo dalla conferma delle indiscrezioni che circolano da alcuni giorni sulla possibilità che il capo Fiat possa prendere in mano anche il timone di Chrysler. Lo stesso Marchionne, infatti, nell'intervista pubblicata mercoledì dal giornale canadese Globe and Mail, «ha segnalato che sarebbe disposto a gestire Chrysler», sottolinea il quotidiano britannico: alla domanda se sarebbe incline a diventare amministratore delegato di Chrysler ha risposto: «Fondamentalmente è possibile, ma il titolo non è importante». Ma Marchionne ha anche detto che sarebbe pronto a spezzare la partnership sulla quale «viaggia la sopravvivenza di Chrysler» se il produttore Usa non riesce a ottenere dai sindacati i necessari tagli ai costi.
Secondo fonti Fiat, precisa il Financial Times, la casa automobilistica italiana e la Chrysler hanno messo a punto la maggior parte dei dettagli della loro unione. Un ruolo di vertice in case automobilistiche dei due continenti, osserva il quotidiano, sarebbe «un grosso passo per il capo del più grande gruppo industriale italiano e lo metterebbe in compagnia di Carlos Ghosn, ad di Renault e Nissan».
Citando il parere di alcuni analisti, il Financial Times scrive che Marchionne sarebbe un «solido capo per Chrysler», visti i risultati ottenuti nella ristrutturazione della Fiat dal 2004 in poi. Ma gli analisti avvertono che il doppio ruolo potrebbe sovraccaricarlo, come alcuni sostengono sia avvenuto a Ghosn. Ci si aspetta che Bob Nardelli, attuale presidente e amministratore delegato, si faccia da parte una volta conclusa la partnership con Fiat, scrive ancora il Ft.
Sulla stessa falsariga il titolo del Wall Street Journal, l'ad Fiat potrebbe volere il posto «top» in Chrysler. Marchionne – continua il Wsj - ha però mandato un messaggio di cautela sull'alleanza, dicendo che la Fiat potrebbe andarsene se i sindacati canadesi non accettano significativi tagli alla retribuzione. «Non ha senso essere ottimisti», ha detto Marchionne in margine a un incontro a Zurigo, secondo un portavoce Fiat che era presente. «C'è molto da risolvere. La situazione con i sindacati canadesi e americani non ha raggiunto il punto in cui ci siano le condizioni necessarie per formare una solida base industriale».
I commenti di Marchionne, secondo il Wall Street Journal, «aggiungono un altro strato di incertezza al futuro di Chrysler». Il quotidiano newyorchese cita inoltre due parlamentari Usa che darebbero via libera a Marchionne: il repubblicano Bob Corker ha detto che appoggerebbe una Chrysler rinnovata e controllata da dirigenti europei e la democratica Debbie Stabenow ha detto che non si opporrebbe a Marchionne come ad di Chrysler. I negoziati con i sindacati canadesi dovrebbero riprendere formalmente lunedì.
Sul warning ai sindacati puntano i titoli su altri siti Usa, dal New York Times – «Capo Fiat avverte i sindacati Chrysler della necessità di tagli» – al Chicago Tribune - «Ad Fiat dice no ad accordo con Chrysler senza concessioni sindacali, agitando lo spettro del crollo di Chrysler». Il New York Times dà anche la notizia che la PBGC (Pensione Benefit Guaranty Corporation, l'agenzia che si occupa delle pensioni) ha incaricato lo studio legale Sonnenschein di dare una consulenza su Chrysler.
In Europa, gli ultimi sviluppi della vicenda Fiat-Chrysler attirano pure parecchie attenzioni. Per la Bbc le dichiarazioni di Marchionne rivelano che la partnership tra le due aziende non è ancora in porto. Il Times Online titola: «Fiat minaccia di andarsene dall'accordo con Chrysler»; il Telegraph: «Marchionne dice che l'alleanza con Chrysler salta a meno che i sindacati non accettino tagli ai salari». Il francese Les Echos: «Fiat pronta a mollare Chrysler se i sindacati non fanno concessioni». Le Figaro titola «Fiat mette pressione su Chrysler e sui sindacati» e scrive: «Fiat è pronta a rinunciare al progetto di matrimonio con Chrysler e a cercare un altro partner internazionale se i sindacati non accettano di ridurre il costo del lavoro in Usa e in Canada».
 
Un po di novità

Crisi dell'auto americana: Arnold Schwarzenegger si schiera dalla parte delle Big Three

Il governatore dello stato “nemico delle auto” che si schiera apertamente a favore della stessa industria dell’auto. Arnold Schwarzenegger ha apertamente espresso il suo auspicio che le Big Three di Detroit riescano a sopravvivere.
Schwarzie, che notoriamente ha più volte messo i bastoni fra le ruote alle case automobilistiche americane, ha espresso il suo punto di vista sulla grave situazione dell’automotive a stelle e strisce, affermando il proprio convinto sostegno ad un forte intervento di aiuto statale. “Tutti noi abbiamo bisogno che Detroit rimanga vitale”, ha dichiarato il governatore del Golden State.
Non solo: Schwarzenegger ha anche fatto riferimento agli incentivi che molti paesi europei stanno attuando per sostenere la domanda di auto nuove, come modello da adottare anche sull’altra sponda dell’Atlantico per ravvivare il mercato.Queste dichiarazioni in ogni caso, non corrispondono ad una marcia indietro sulle severissime normative ambientali della California: lo stato affacciato sul Pacifico è il capofila dei 14 stati che stanno spingendo per ottenere una devolution in materia ambientale, al fine di poter legiferare liberamente da Washington in materia di emissioni.
Lo scopo è quello di tagliare significativamente i parametri attuali. Se mai dovesse avere successo la pressione della California su questo argomento, le Big Three si troverebbero costrette a spendere milioni di dollari per adeguarsi alle nuove normative.

Fonte LeftLane




Alleanza Fiat-Chrysler: giorni decisivi; si aggiunge anche GM ?

Non oltre il 30 Aprile: è questo il limite fissato dall’amministrazione Obama per divulgare le strategie che delineeranno il futuro della Chrysler; un avvenire che sembra essere sempre più legato a Fiat Group. Quest’ultimo giovedì tirerà le somme sull’andamento del primo –come dice l’ad Marchionne- “duro e difficile” trimestre 2009.
Tuttavia la pillola potrebbe essere meno amara se entro le prossime ore la casa italiana concretizzasse quanto auspicato negli ultimi mesi circa la nuova alleanza italo-americana. Rimangono tuttavia alcuni scogli da superare: i sindacati UAW, anche se la soluzione sembra essere a portata di mano, e le banche creditrici che non sono molto propense alla ristrutturazione del debito della casa americana.
Ma i suddetti istituti creditizi hanno il fiato dell’amministrazione USA sul collo: dopo essere stati massicciamente aiutati da Washington, difficilmente causeranno la bancarotta di Chrysler per la quale il governo USA si sta impegnando alacremente. Intanto cominciano a circolare nuovi ed interessanti rumors circa una possibile mega-alleanza tra Fiat,Chrysler e GM.
Quest’ultima metterebbe sul piano della bilancia le sue attività in Europa, Opel (che avrebbe già qualche offerente) e Vauxhall, e quelle in America Latina. Un’ ipotesi che, se si rivelasse vera, darebbe vita al secondo gruppo automobilistico mondiale: basti pensare che lo scorso anno i quattro poli hanno immatricolato globalmente circa 7,05 milioni di veicoli. Esclusi dall’eventuale patto Saab e Chevrolet Europe.
Al momento però non ci sono stati commenti dalle parti interessate circa questo possibile nuovo assetto industriale. Ma pensando alle parole affermate negli scorsi mesi da Sergio Marchionne ( “Alla fine della tempesta rimarranno solo quattro o cinque grandi gruppi automobilistici”),questa nuova possibilità non sembra per nulla lontana. E le altre voci che vedrebbero Fiat e Chrysler alleata a Tata e PSA non cambiano il concetto di base.

Fonte Automotivenews





Crisi dell'auto americana: GM riceverà 5 miliardi di dollari dal governo, Chrysler 500 milioni

Secondo un articolo fresco di pubblicazione del Detroit News, il governo americano potrebbe di nuovo intervenire in favore dei due grandi malati dell’automotive americano, General Motors e Chrysler: la prima dovrebbe ricevere nuovi aiuti per 5 miliardi di dollari, la seconda 500 milioni.
Le indiscrezioni sarebbero state fornite in parte da alcuni rappresentanti dell’amministrazione Obama e, per la restante parte da un rapporto governativo di 250 pagine, le cui informazioni sono sfuggite prima degli annunci ufficiali. Ma da dove lo prenderanno, ancora una volta, tutto questo denaro?
I fondi dovrebbero provenire dal TARP, il mega-programma di sostegno all’economia USA varato dal segretario del tesoro Henry Paulson, un piano di interventi senza precedenti che prevede l’erogazione complessiva della folle cifra di 700 miliardi di dollari in favore dei vari settori produttivi del paese.
I soldi sono attesi sul breve termine, e per quanto riguarda Chrysler, non andranno spartiti anche con le casse della divisione finanziaria di Auburn Hills. Nel medesimo rapporto “trafugato” si legge come il governo abbia già erogato complessivamente 24,9 miliardi di dollari in favore del settore automotive: 13,4 miliardi sono stati destinati a GM, 4 a Chrysler, 6 a GMAC e 1,5 a Chrysler Financial.
Queste cifre, alla luce di quanto avete appena letto, sono da considerarsi molto probabilmente provvisorie.

Fonte Autoblog


Dal Grand Voyager alla Grande Punto: ecco quali fabbriche Chrysler accoglieranno le Fiat

Una cosa è certa: qualora dovesse andare a buon fine il flirt tra Fiat e Chrysler, molte fabbriche nordamericane del gruppo di Auburn Hills andrebbero incontro ad una riconversione produttiva, al fine di accogliere le nuove linee di montaggio dei modelli Fiat e Alfa, che poi daranno vita a tutta una inedita stirpe di medie e compatte commercializzate anche con i brand Chrysler e Dodge.
Tra le fabbriche candidate ad ospitare l’eventuale produzione di queste nuove auto ci sono quella di Windsor in Ontario (Canada), quella di Toluca in Messico e quella di Belvidere in Illinois. La fabbrica canadese, in particolare, è quella che produce la Chrysler Grand Voyager e la sua fallimentare “figlia” tedesca, la Volkswagen Routan.
Secondo Automotive News qui si svolgerà la produzione delle Alfa Romeo MiTo destinate all’America e quella della compatta Chrysler di segmento B, che dovrebbe derivare, proprio come la sorellastra del Biscione, dalla Fiat Grande Punto. Il grande monovolume Chrysler cederebbe il passo dunque alle piccole italiane, spostandosi a Toledo, in Ohio. Ma ci sono altri sviluppi in questa grande riorganizzazione.
La fabbrica messicana di Toluca infatti, che oggi produce la Dodge Journey, dovrebbe trasformarsi nella casa americana della Fiat 500 e di un nuovo, piccolo SUV Jeep basato sulla Panda 4×4. Infine, lo stabilimento di Belvidere in Illinois, che attualmente sforna Jeep Compass, Jeep Patriot e Dodge Caliber, dovrebbe diventare una sorta di centro nevralgico dell’intera produzione nordamericana delle due alleate.
Da qui infatti nasceranno la prossima Jeep Cherokee ed il SUV Alfa Romeo sviluppato sulla sua base, le prossime Chrysler Sebring e Dodge Avenger e soprattutto le Alfa Romeo Milano e Giulia destinate ai mercati d’Oltreoceano. Si tratta di prospettive affascinanti, ma il costo economico per compiere questo enorme spostamento produttivo sarà molto alto.
Si può stimare infatti che riconvertire ognuna delle tre fabbriche costerà almeno 500 milioni di dollari. Ma qualora i sindacati -soprattutto quelli canadesi- dovessero fare un passo in direzione delle richieste di Marchionne, spianando così la strada a questo matrimonio, il governo americano potrebbe considerare un ulteriore incentivo finanziario in favore di Chrysler, contribuendo in parte alla buona riuscita di questa riorganizzazione.

Fonte Autoblog
 
Fiat al 51% Chrysler in 7 anni ma dopo saldo debito Tesoro Usa
giovedì 23 aprile 2009 16:23

MILANO, 23 aprile (Reuters) - L'accordo di Fiat con Chrysler prevede per il gruppo italiano un'opzione a 7 anni per acquistare un ulteriore 16% del capitale, salendo quindi al 51%, ma la maggioranza di controllo non potrà essere raggiunta prima di aver ripagato il debito con il Tesoro Usa.

Secondo le slide diffuse per la presentazione dei dati del terzo trimestre, Fiat ha "un'opzione call per acquistare in 7 anni un ulteriore 16%" della società Usa oltre il 35% previsto.

"Fiat non potrà ottenere la maggioranza di controllo di Chrysler fino a quando non sarà ripagato interamente il debito con il Tesoro Usa", aggiunge la slide.
 
Accordo Fiat-Chrysler: raggiunto l'accordo con il sindacato dei lavoratori canadesi

Chrysler ed il Canadian Auto Workers avrebbero raggiunto un punto d’intesa da cui poi definire l’accordo salariale. Questa notizia, riportata nella notte da fonti d’oltreoceano, potrebbe sbloccare la stagnante l’empasse nei rapporti fra la casa di Auburn Hills e Fiat. Questo consenso verrà poi perfezionato nel corso della settimana dagli 8.000 dipendenti membri del sindacato.

Fonte Corriere
 
Intesa «dolorosa» ma «seconda chance per la casa automobilistica»
Fiat-Chrysler, accordo raggiunto
con i sindacati dell'auto Usa

Taglio del costo del lavoro in cambio delle concessioni finanziarie promesse dall'amministrazione Obama

WASHINGTON - Il sindacato Uaw (united autoworker) ha raggiunto un accordo con Fiat, Chrysler e il governo americano sulle concessioni alla più piccola delle case automobilistiche di Detroit per il taglio dei costi in base alle richieste dell'amministrazione Usa.

IL COMUNICATO - L'accordo, come si legge nel comunicato, è definito dai sindacati «doloroso», ma «consente di sfruttare la seconda chance per la sopravvivenza di Chrysler». La rappresentanza sindacale si augura che gli sforzi richiesti agli attuali dipendenti e ai pensionati della casa automobilistica americana «facciano sì che anche gli altri protagonisti della trattativa si adoperino per una conclusione positiva» della vicenda. La ratifica dell'intesa dovrà avvenire entro il prossimo 29 aprile.

DETROIT - Ora Chrysler potrebbe farcela ad evitare il fallimento: ha superato due dei maggiori ostacoli alla sua sopravvivenza e all’accordo con Fiat. Ha raggiunto un’intesa di massima con il sindacato Uaw sul ridimensionamento di salari e benefit dei lavoratori Usa e ha ratificato quella stretta qualche giorno fa con i sindacati dei suoi stabilimenti canadesi. Ma per ottenere i sei miliardi di dollari promessi dal governo Usa, dopo i quattro già concessi, Chrysler deve perfezionare l’alleanza con Fiat e sciogliere il nodo del debito con banche ed hedge funds, titolari di 6,9 miliardi di dollari di crediti. I dettagli dell’accordo con Uaw saranno resi noti solo oggi, ma il potente sindacato dell’auto Usa ha annunciato che l’intesa è stata raggiunta con Chrysler, Fiat e con il Tesoro Usa. Questi significa che c’è la benedizione del governo e che la Fiat è stata coinvolta in maniera molto intensa nel negoziato ed è seriamente intenzionato a prendere una quota del 20% in quello Usa in cambio della sua tecnologia sulle auto di piccola cilindrata. E per due persone vicine ai negoziati alla firma dell’accordo con Fiat manca solo al sistemazione dei creditori.

IL SINDACATO - Uaw ha definito dolorose le concessioni fatte nel quadro dell’intesa con l’azienda, ma ha aggiunto che l’accordo approfitta della seconda possibilità offerta a Chrysler dall’amministrazione Obama. «L’accordo provvisorio raggiunto fornisce il quadro necessario a garantire la competitività della produzione e contribuisce a soddisfare i requisiti avanzati dal Tesoro» ha affermato in una nota il vice presidente Chrysler per le relazioni industriali Al Iacobelli. «Chrysler può perciò continuare a negoziare per la partnership con Fiat». Chrysler sopravvive grazie ai quattro miliardi concessi dal governo e potrebbe ricevere altri 500 milioni per tirare avanti fino a giovedì, giornata entro la quale dovrà produrre un piano di riassetto che soddisfi l’amministrazione Obama. Altrimenti il Tesoro chiuderà i rubinetti del credito e l’esito più probabile per la più piccola delle tre case di Detroit sarà la vendita fallimentare.

CASA BIANCA - Domenica il consigliere economico della Casa Bianca Larry Summers si è detto convinto che Chrysler possa evitare di portare i libri in tribunale. Tuttavia Tesoro, azienda e banche, le parti coinvolte nel negoziato sui termini dello scambio dei 6,9 miliardi di debiti, sembrano ancora distanti: il Tesoro dovrebbe presentare lunedì un’altra controfferta dopo quelle tutte bocciate dal pool di creditori. Il vice presidente di Uaw General Holliefield ha affermato che «gli iscritti e i pensionati del sindacato dovranno fare straordinari sacrifici per la sopravvivenza di Chrysler. Per garantire un futuro sostenibile alla società, tutti gli stakeholders dovranno mostrare la stessa volontà a contribuire al bene comune che è state dimostrata ripetutamente dai nostri iscritti». Il presidente di Canadian Auto Workers Ken Lewenza ha affermato che l’accordo raggiunto con i lavoratori canadesi rende il costo del lavoro competitivo rispetto a quello della Toyota canadese, non sindacalizzata. Consentirà a Chrysler di risparmiare circa 200 milioni di dollari l’anno, senza tagliare i salari base o le pensioni.


27 aprile 2009

ora ci siamo !
 
Ma secondo voi obama e le banche vedranno mai indietro i loro soldi? :scratch)
17 miliardi di dollari sono una cifra spaventevole :?:
 
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