beh, la risposta è in parte contenuta nella domanda. che cosa è un alfa per te?
tu giustamente dici leggera, sportiva, bella, essenziale, senza fronzoli, concreta.
ma leggera non è più possibile, non con gli standard di sicurezza odierni. persino la ferrari 360 sono oltre i 1300kg, che salgono a 1450 per la F430
non esistono più berline leggere, non esiste più la giulia gt, non potrà più esistere. ci sono poche notabili eccezioni sotto i 1100kg, nessuna delle quali è però una tre volumi 'per famiglie'
ne consegue la difficoltà nel proporle come sportive. le alfa sono sportive per soluzioni tecniche oltre che prestazionali, e vanno fatti discorsi separati. prestazionalmente, il peso ammazza ogni velleità di brillantezza. ora, senza salire agli eccessi della 159 da 1800kg, 150 cavalli sono appena adeguati per spingere una macchina che si fregia di un anima sportiva e pesa 1300kg. la giulia gt pesava 950kg, significa che con un motore da 115cv aveva le stesse prestazioni della gt di oggi da 150cv. (in linea teorica

) solo che all'epoca 0-100 in 8s era un tempo da sportiva di prima classe, oggi invece ci si aspetta almeno un tempo intorno ai 6 secondi per avere lo stesso 'prestigio'
e, perliamoci chiaro: 150cv sono gli stessi che porta la punto abarth. quando ho preso la gt un parametro di misura era anche stato quello. minore, secondario, e tutto quello che si vuole, ma prendere una alfa gt per essere lasciato indietro da una punto è una cosa che fa riflettere sul valore del denaro e il rapporto prezzo/prestazioni.
prima di affrontare le questioni di soluzioni tecniche, divago un attimo sulgli altri punti: essenziale, senza fronzoli e concreta, nonchè bella.
bella è soggettivo, quindi non si può parlare di alfa misurando la bellezza. vero è che le alfa hanno un loro stile, ma anche li l'aderenza allo stile non è necessariamente quantificabile come migliore o peggiore. essenziale e senza fronzoli si ritrovano di nuovo a litigare con le leggi e le normative innanzitutto, che prescrivono determinate misure di sicurezza, e con il mercato secondariamente: persino sulla lotus elise alla fine han ceduto, concedendo ai clienti il climatizzatore.
finita la divagazione buttiamoci sul tecnico:
ora, sul settore auto ci sono pochi componenti su cui è rimasto spazio per innovare. il motore è tra questi, ma li ci sono limiti fisici e normativi - senza contare che il ciclo 8 è quello così come il diesel e non andranno da nessuna parte nel futuro immediato. per il cambio han già portato sul mercato quelli a variazione continua ma sono stati un flop per la manutenzione che richiedevano, il doppia frizione sinceramente è un miglioramento ma non è sta grande evoluzione, è una pataccata per 'aggirare' il problema della cambiata inefficente - un palliativo laddove un cambio a variazione continua sarebbe la soluzione. suvvia, montare due mezzi cambi uno accanto all'altro andava bene negli anni 80, oggi è una smargiassata e basta, anche perchè la soluzione proposta dal tct ottiene tempi di cambiata che dava anche un buon cambio sportivo tradizionale (ad un costo superiore, ma anche ad un peso inferiore)
anche la trazione è un argomento chiuso, non ci sono margini evolutivi. si sa da anni quali sono gli schemi adeguati a quale cavallaggio, niente da innovare li. idem le sospensioni: c'è il top della gamma, la soluzione perfetta. non c'è da indagare, solo da prenderla e usarla. anche i differenziali sono quelli.
come è composto il costo di un auto? dove finiscono i costi di progettazione di un auto se le tecnologie sono tutte li pronte per essere usate e non c'è nulla da inventare?
perchè queste tecnologie costano da produrre materialmente, non da progettare. l'adattamento al telaio è il problema (e costo) minore rispetto al resto:
oggi costano l'omologazione del telaio e l'adeguamento del motore, per rientrare nei parametri di sicurezza l'uno e inquinamento l'altro (e potenza e consumo)
questo incide sul costo finale. e con un costo finale gonfiato dai costi di progettazione non è possibile montare anche componentistiche che, benchè non richiedono grande costo di progettazione, hanno un alto costo di produzione unitario. bisogna bilanciare le due cose. di contro, la golf, avendo costi molto inferiori di progettazione da assorbire nelle vendite (è piu o meno la stessa aria rifritta da anni) può permettersi soluzioni tecnologiche dal costo produttivo superiore (dsg e trazione integrale sui modelli di fascia alta). dall'altro lato dello spettro invece c'è maserati, che trasferice i costi sul cliente aumentando il prezzo unitario per veicolo.
ed infine veniamo alla questione di mercato: con un peso così gonfiato un auto sportiva ha bisogno di motori eccessivamente potenti che causano costi di manutenzione ingestibili, quindi fare un piano di progetto a lungo termine per riportare un auto sportiva alle masse è illogico: chi può mantenersi un costoso v6 assetato di benzina può direttamente puntare a maserati.
la via di mezzo di auto spartana e veloce che da filo da torcere alle sportive di lusso è impercorribile tecnicamente e non sostenibile economicamente: se punto a fare un auto spartana ma sportiva per pescare nella fascia di mercato di quelli che vorrebbero ma non possono, non posso proporre auto dai costi di gestione che quella stessa fascia a cui punto non può sostenere.