Esiste ancora Alfa Romeo? [classifica modelli Alfa inside]

bt

Nuovo Alfista
18 Ottobre 2005
2,120
1
38
Brescia
www.e-artec.it
Questo è un post molto personale, dettato da una sensazione assolutamente personale e non oggettiva.
Ma, anche se non so perchè, è come se in questi giorni mi sia reso conto di colpo di una verità che avevo magari anche già intuito, anche recentemente, ma alla quale non avevo mai creduto: Oggi l'Alfa Romeo non esiste più.

Non so se a ragione o a torto, ma oggi questa mi appare come una verità innegabile. Oggi dell'Alfa esiste solo un surrogato, o un ricordo.
Nei modelli presenti non c'è più niente di tutto questo. Rimaneva solo la 159 ma anche questa è ormai destinata all'oblio.
Giulietta e Mito sono buon macchine, per carità, compratele anche, mica vi dico di non farlo. Ma non solo più Alfa, sono solo surrogati di quello che è stato.
Il futuro ci riserva una Giulietta allungata che prenderà il nome di Giulia e una Chrysler decappottabile rimarchiata.

L'Alfa vivrà per sempre nei miei ricordi e nei nostri ricordi. Un ricordo semplice di una macchina semplice: leggera, sportiva, bella, essenziale, senza fronzoli, concreta.

Forse sono i tempi che sono cambiati, il mercato che è cambiato, il mondo che è cambiato. Forse tutto questo.

Chi costruisce l'Alfetta oggi? Le Bmw sono troppo care, troppo fighette. Le Volvo sono molto concrete e ben fatte ma non sono sportive. Le Alfa, a mio modesto vedere, non ci sono più.

Raccontatemi la vostra opinione....
 
bt":2inrcuki ha detto:
Raccontatemi la vostra opinione....

che se andiamo avanti così tra qualche decennio non ci sarà neppure un'Auto "italiana" in generale..
 
beh, la risposta è in parte contenuta nella domanda. che cosa è un alfa per te?

tu giustamente dici leggera, sportiva, bella, essenziale, senza fronzoli, concreta.

ma leggera non è più possibile, non con gli standard di sicurezza odierni. persino la ferrari 360 sono oltre i 1300kg, che salgono a 1450 per la F430

non esistono più berline leggere, non esiste più la giulia gt, non potrà più esistere. ci sono poche notabili eccezioni sotto i 1100kg, nessuna delle quali è però una tre volumi 'per famiglie'

ne consegue la difficoltà nel proporle come sportive. le alfa sono sportive per soluzioni tecniche oltre che prestazionali, e vanno fatti discorsi separati. prestazionalmente, il peso ammazza ogni velleità di brillantezza. ora, senza salire agli eccessi della 159 da 1800kg, 150 cavalli sono appena adeguati per spingere una macchina che si fregia di un anima sportiva e pesa 1300kg. la giulia gt pesava 950kg, significa che con un motore da 115cv aveva le stesse prestazioni della gt di oggi da 150cv. (in linea teorica :p ) solo che all'epoca 0-100 in 8s era un tempo da sportiva di prima classe, oggi invece ci si aspetta almeno un tempo intorno ai 6 secondi per avere lo stesso 'prestigio'

e, perliamoci chiaro: 150cv sono gli stessi che porta la punto abarth. quando ho preso la gt un parametro di misura era anche stato quello. minore, secondario, e tutto quello che si vuole, ma prendere una alfa gt per essere lasciato indietro da una punto è una cosa che fa riflettere sul valore del denaro e il rapporto prezzo/prestazioni.

prima di affrontare le questioni di soluzioni tecniche, divago un attimo sulgli altri punti: essenziale, senza fronzoli e concreta, nonchè bella.
bella è soggettivo, quindi non si può parlare di alfa misurando la bellezza. vero è che le alfa hanno un loro stile, ma anche li l'aderenza allo stile non è necessariamente quantificabile come migliore o peggiore. essenziale e senza fronzoli si ritrovano di nuovo a litigare con le leggi e le normative innanzitutto, che prescrivono determinate misure di sicurezza, e con il mercato secondariamente: persino sulla lotus elise alla fine han ceduto, concedendo ai clienti il climatizzatore.

finita la divagazione buttiamoci sul tecnico:
ora, sul settore auto ci sono pochi componenti su cui è rimasto spazio per innovare. il motore è tra questi, ma li ci sono limiti fisici e normativi - senza contare che il ciclo 8 è quello così come il diesel e non andranno da nessuna parte nel futuro immediato. per il cambio han già portato sul mercato quelli a variazione continua ma sono stati un flop per la manutenzione che richiedevano, il doppia frizione sinceramente è un miglioramento ma non è sta grande evoluzione, è una pataccata per 'aggirare' il problema della cambiata inefficente - un palliativo laddove un cambio a variazione continua sarebbe la soluzione. suvvia, montare due mezzi cambi uno accanto all'altro andava bene negli anni 80, oggi è una smargiassata e basta, anche perchè la soluzione proposta dal tct ottiene tempi di cambiata che dava anche un buon cambio sportivo tradizionale (ad un costo superiore, ma anche ad un peso inferiore)
anche la trazione è un argomento chiuso, non ci sono margini evolutivi. si sa da anni quali sono gli schemi adeguati a quale cavallaggio, niente da innovare li. idem le sospensioni: c'è il top della gamma, la soluzione perfetta. non c'è da indagare, solo da prenderla e usarla. anche i differenziali sono quelli.

come è composto il costo di un auto? dove finiscono i costi di progettazione di un auto se le tecnologie sono tutte li pronte per essere usate e non c'è nulla da inventare?
perchè queste tecnologie costano da produrre materialmente, non da progettare. l'adattamento al telaio è il problema (e costo) minore rispetto al resto:
oggi costano l'omologazione del telaio e l'adeguamento del motore, per rientrare nei parametri di sicurezza l'uno e inquinamento l'altro (e potenza e consumo)

questo incide sul costo finale. e con un costo finale gonfiato dai costi di progettazione non è possibile montare anche componentistiche che, benchè non richiedono grande costo di progettazione, hanno un alto costo di produzione unitario. bisogna bilanciare le due cose. di contro, la golf, avendo costi molto inferiori di progettazione da assorbire nelle vendite (è piu o meno la stessa aria rifritta da anni) può permettersi soluzioni tecnologiche dal costo produttivo superiore (dsg e trazione integrale sui modelli di fascia alta). dall'altro lato dello spettro invece c'è maserati, che trasferice i costi sul cliente aumentando il prezzo unitario per veicolo.

ed infine veniamo alla questione di mercato: con un peso così gonfiato un auto sportiva ha bisogno di motori eccessivamente potenti che causano costi di manutenzione ingestibili, quindi fare un piano di progetto a lungo termine per riportare un auto sportiva alle masse è illogico: chi può mantenersi un costoso v6 assetato di benzina può direttamente puntare a maserati.
la via di mezzo di auto spartana e veloce che da filo da torcere alle sportive di lusso è impercorribile tecnicamente e non sostenibile economicamente: se punto a fare un auto spartana ma sportiva per pescare nella fascia di mercato di quelli che vorrebbero ma non possono, non posso proporre auto dai costi di gestione che quella stessa fascia a cui punto non può sostenere.
 
Come fabbrica di automobili ( entità fisica intendo ) naturalmente no
come marchio si
vedi tu quale delle due ti aggrada :asd)
 
L'analisi di Lorenzino è corretta.... ma, è vero che i pesi delle auto aumentano per migliorare la sicurezza, però... si potrebbero anche contenere ;)

Il motivo dell'insuccesso di 159 e ancor più di Brera/Spider sta appunto in un peso fuori dal comune che penalizza le prestazioni e i consumi ...

In parole povere la 159 ha il temperamento di una Volvo....ma non certo da Alfa Romeo...

Contenere i pesi si poteva e si DOVEVA fare.... basti guardare un'Audi TT che pesa 150-200 Kg in meno di una Brera ...

La Giulietta (se rapportata alle auto odierne della categoria) è una delle più leggere....ma è la meno Alfa di sempre (così come la Mito), non l'ho guidata ma sono stato a bordo di una 170 cv diesel....ehhh....non trasmette emozioni...non può essere l'erede della 147....

Ultimo punto... la bellezza di un auto, non è vero che è escusivamente soggettiva....permettetemi l'espressione :" Non è bello ciò che è bello, è bello ciò che piace......ma una merda rimane sempre una merda !!! :lol: "


Questo per dire che mentre 147, 156, 159 e Brera erano OGGETTIVAMENTE belle.....beh....non credo si possa dire altrettanto di Mito e Giulietta il cui anteriore è mooooolto discutibile e non ha nulla a che vedere con lo sile di De Silva o Giugiaro....

( per non parlare poi dell'assetto imbarazzante della Giulietta dotata dei 16" o 17 " ......degno di un suv !!! :splat) )

Spero vivamente (per l'Alfa) che venga ceduta alla Volkswagen, non si può continuare a fare auto che non hanno più un briciolo di Alfa Romeo nel loro DNA (che non è il manettino !!!) ......

;)
 
eheh il manettino dna.... e lo spacciano come innovazione.

pensa, negli anni 80 il busso già funzionava così: schiacciavi poco consumava poco, schiacciavi tanto e consumava tanto. ora, dopo decenni di innovazione siamo indietreggiati fino ad ottenere motori talmente poco modulabili e poco progressivi che devi cambiare tutta la mappatura al volo in corsa per gestirne l'andatura :splat)

così come innovazione all'indietro è l'sdc: sospensioni patoffe che richiedono di essere preimpostate su comfort o sport perchè non sono in grado di garantire entrambi come invece faceva il quadrilatero - il quadrilatero anche se impostato per essere morbido infatti mantiene la gomma nel suo assetto ideale, mentre il mcpherson deve essere mostruosamente irrigidito per l'uso sportivo perchè non appena la macchina inizia a rollare la gomma si inclina con lei
 
lorenzino":18rpbr0u ha detto:
così come innovazione all'indietro è l'sdc: sospensioni patoffe che richiedono di essere preimpostate su comfort o sport perchè non sono in grado di garantire entrambi come invece faceva il quadrilatero - il quadrilatero anche se impostato per essere morbido infatti mantiene la gomma nel suo assetto ideale, mentre il mcpherson deve essere mostruosamente irrigidito per l'uso sportivo perchè non appena la macchina inizia a rollare la gomma si inclina con lei

Non è assolutamente così: l'SDC è una grandissima innovazione perchè è una sospensione di tipo passivo che raggiunge livelli di handling e comfort che solo con una sospensione attiva (con apporto di energia) si riusciva fino a poco tempo fa ad avere. La geometria della sospensione poco importa, poichè con l'SDC riesci anche a modificare la tendenza al rollio o all'imbardata del veicolo, magari modificandolo con il pulsante di comando. In fin dei conti, uno smorzamento regolabile è sempre stato il cruccio di ogni progettista, poichè consente di limitare la corsa della sospensione e contemporaneamente di variarne nei 2 sensi la rigidezza. La Thesis ad esempio montava delle sospensioni attive, così come lo erano le vecchie Idrattiva Citroen. Come controeffetto avevano il consumo di energia meccanica, che con le SDC non c'è ("mangiano" solo corrente in proporzione alla chiusura della valvola di regolazione dell'ammortizzatore), ma consentivano a vetture pesanti (per non dire elefantiache) di destreggiarsi tra le curve come delle utilitarie. E questa è una grandissima cosa....

Alex Murphy":18rpbr0u ha detto:
.... basti guardare un'Audi TT che pesa 150-200 Kg in meno di una Brera ...

Beh è pur sempre un pianale di segmento C e non D, e non ha la stessa rigidezza torsionale che aveva lo Spider! Diciamo che non era solo il pianale ad essere "goffo", lo dimostra il lieve alleggerimento attuato con le MY08 sulle quali si arrivava a risparmiare 90 kg di componentistica!

Quello che manca alle Alfa Romeo di oggi, secondo me, sono la bellezza e la sportività. Non si può certo dire che da una Mito o da una Giulietta sprizzi cattiveria (specie nelle versioni base)... mentre 147 e 156, negli anni 2000, e tante altre Alfa prima erano cattive anche solo visivamente. E 159 aveva ripreso questo buon filone, oltre ad avere una linea molto più classica di 156 ma comunque bella, tanto da far affermare a molti che sia la station wagon più bella. E se manca anche l'appeal estetico, dopo che le meccaniche sono condivise (anche se personalizzate in dettagli) allora vuol proprio dire che la volontà di fare Alfa Romeo sembra essere venuta meno.
 
l'alfa romeo è morta con la 75...le hanno prolungato l'agonia fino all'sz...abbiamo sperato in una rinascita con 147/gtv/156 ma era solo una bolla di sapone
ormai l'alfa fa solo fiat piu ricche qualitativamente...ma sn pur sempre fiat
 
Non è assolutamente così: l'SDC è una grandissima innovazione perchè è una sospensione di tipo passivo che raggiunge livelli di handling e comfort che solo con una sospensione attiva (con apporto di energia) si riusciva fino a poco tempo fa ad avere

ma consentivano a vetture pesanti (per non dire elefantiache) di destreggiarsi tra le curve come delle utilitarie

tutto teoricamente molto corretto se non fosse che la 159 pesa come la thesis e non mi sembra che ci siano lamentele sul suo handling e il suo comfort :D
 
in effetti ho portato una thesis questa domenica su a cima grappa e mi sembrava di guidare un camion. Diciamo che le curve non sono il suo forte, però mi sembrava fosse colpa maggiormente dello sterzo, mi sentivo abbastanza impacciato a girare quel volantone, mentre prima con 147 e ora con 159 le stesse si fanno con un dito sul volante

sarei davvero curioso di farle con questa giulietta :nod)
 
lorenzino":fu6ejjjr ha detto:
e, perliamoci chiaro: 150cv sono gli stessi che porta la punto abarth. quando ho preso la gt un parametro di misura era anche stato quello. minore, secondario, e tutto quello che si vuole, ma prendere una alfa gt per essere lasciato indietro da una punto è una cosa che fa riflettere sul valore del denaro e il rapporto prezzo/prestazioni.

stai paragonando un medio allestimento motore per una segmento C coupè (GT mjet) con un top di segmento B (punto nella massima declinazione possibile - o quasi vista l'abarth SS 180 cv). Non regge.
 
bt":25j7kdh6 ha detto:
Chi costruisce l'Alfetta oggi?

Raccontatemi la vostra opinione....
nessuno neanche lontanamente ci si avvicina
Alfa Romeo, se ben gestita come avrebbe potuto esserlo, sarebbe l'unica oggi in grado di produrre qualcosa di avanzato come lo era all'epoca l'Alfetta
oggi però Alfa Romeo non esiste più: le persone che potevano tramandare la cultura, la passione e le conoscenze sono state tutte pensionate, accantonate oppure se ne sono andate per altri lidi; di Alfa Romeo è rimasto solo un bel logo da mettere su qualche cofano e niente altro
 
yugs":2vj7a4v1 ha detto:
stai paragonando un medio allestimento motore per una segmento C coupè (GT mjet) con un top di segmento B (punto nella massima declinazione possibile - o quasi vista l'abarth SS 180 cv). Non regge.

non è che paragonavo in senso stretto, intendevo dire: pago una alfa romeo che vendono come sportiva 10000 euro in più di una grande punto abarth che, conti alla mano, pur essendo un segmento inferiore, pur costando molto meno, mi lascia al palo ad ogni semaforo. per un auto che si fregia di 'cuore sportivo', questo è ridicolo.

paragoniamo i due top della gamma se vuoi:
abarth grande punto ss, 180cv, 0-100 in 7.5s, prezzo: 23000€
alfa gt quadrifoglio verde: 170cv, 0-100 in 8.0s, prezzo: 34000€

se poi vuoi un paragone tra le coupè del segmento C, ecco un altra batosta bella e servita al nostro coupe (sempre prestazioni/prezzo parlo eh)
Scirocco 1.4 TSI 160CV, 0-100 in 8.0s, prezzo 24000€

guardiamo anche chi c'è al top?
Scirocco 2.0 TSI R 265cv, 0-100 in 6.0s, prezzo 36000

ok, costa un pochino di più. ma è un altro pianeta di macchina (a parte che la scirocco ha una linea per me orribile :asd) )

ora, io cercavo la alfa gt per n mila motivi, di cui solo l'ultimo erano le performance in senso stretto. ma chi cerca una alfa sportiva, magari l'auto per famiglie che vince le corse, conti alla mano, paga un prezzo in proporzione molto superiore alle prestazioni effettive - questo era quello che intendevo, non tanto il paragone tra la macchina ma su quanto in più costano le alfa, senza un motivo ne logico ne apparente.

il fatto che poi al top del cavallaggio prima di uscire di serie fosse un motore diesel, si commenta da se sulla cura con cui il prodotto è stato portato avanti relativamente allo stile alfa, ma questo lo sappiamo tutti...
 
Caro Bt,

l'Alfa con l'A maiuscola non esiste da tempo.

Come già scritto per più di un quarto di secolo ho comprato solo Alfa ma le vetture odierne con il Biscione non mi interessano.
Ancora oggi il 'cuore' mi porta a considerare, tra le poche Alfa rimaste a 'listino', solo la 159 come sostituta della 147 che possiedo, ma la 'testa' e l'orgoglio di ALFISTA mi portano ad altro.

Con 156-147-Gt abbiamo avuto la netta sensazione di un parziale ritorno al passato, meschinamente ed impietosamente dissimulato con le ultime vetture (Mito e Giulietta) e che verrà del tutto annientato con quelle di prossima commercializzazione (Giulia???? o meglio Giulietta con il baule??? mi vien da ridere al solo pensiero).

Chi oggi costruisce un prodotto simile a quella che fu la vera Alfa è la Bmw.

Basti considerare che tutti gli Alfisti di vecchia generazione hanno ritrovato nel marchio bavarese quel 'dna' che distingueva le Alfa da tutto il resto della produzione mondiale.

Il rammarico per ciò che era e che si poteva fare viene acuito dal fatto che, con la produzione delle vetture Alfa su citate, tutti abbiamo assaporato un tentativo di rinascita e chi ha avuto il piacere e l'onore di acquistare uno di questi 3 modelli ha sicuramente avuto la conferma che qualcosa di Alfa in quelle vetture ci fosse (TA permettendo sulle versioni da 200 e passa cavalli).

E' vero che i tempi cambiano ma è anche vero che ci si può adeguare, ci si può adattare a questi senza stravolgere o snaturare le proprie caratteristiche, le proprie peculiarità.

L'auto sportiva per eccellenza ha e deve avere determinate caratteristiche.
Si d'accordo oggi ci sono Abs, Esp ed i vari ausili elettronici ma chi intende 'guidare' l'auto vorrebbe anche avere la possibilità (in certe condizioni) di disinserirli (nessuno escluso).

Se un giorno si dovessero produrre auto con di serie il cambio automatico, il joystick al posto del volante e con un computer che gestisce l'auto in tutte le situazioni al posto del pilota ed offrire, invece, a pagamento o come accessori il cambio manuale, il classico volante e la possibilità di disinserire a piacimento tutta l'elettronica che tipo di vetture scegliereste?
Se siete Alfisti di certo la seconda.

L'unica speranza è che la fiat venda l'ALFA, consentendo a questa di ritrovare se stessa e a noi di ritornare a comprarla.
 
lorenzino":2yihpqtv ha detto:

stai continuando a far mischiette a casaccio.
Anzitutto il top di gamma per GT è sempre stato il 3.2 240cv. Continui a mettere il diesel a paragone coi turbo benzina nuovi (Da punto ai TFSI della VW).

poi capisco il concetto di base, ma se prendi un'auto grossa (quindi più pesante, se poi aggiungiamo le dotazioni di bordo superiori rispetto all'utilitaria di paragone) per forza a parità di cv il rapporto peso/potenza ti sfavorisce. :ka)
 
ok ok confrontiamo top con top:

dato che la gt al top è una media e non ha senso confrontare i prezzi di un auto uscita quasi 10 anni fa prenidamo la cugina:

Alfa Brera 3.2v6 Q4 260cv, 0-100 in 6.8s, prezzo 37000
Scirocco 2.0 TSI R 265cv, 0-100 in 6.0s, prezzo 36000

siam sempre li: costa più della concorrenza e fornisce meno - o meglio: la brera ha i quadrilateri all'anteriore e un handling migliore e gli interni migliori e la linea migliore e tutto quanto, ma stavamo parlando di prestazioni e di spartanità, se mettiamo in conto tutto quello che offre in più la brera al posto delle scarse performance stiamo proprio, invece, andando nella direzione opposta, ovvero parliamo un auto barocca a discapito delle prestazioni
poi capisco il concetto di base, ma se prendi un'auto grossa (quindi più pesante, se poi aggiungiamo le dotazioni di bordo superiori rispetto all'utilitaria di paragone) per forza a parità di cv il rapporto peso/potenza ti sfavorisce. :ka)

appunto, stiam parlando della stessa cosa, ovvero di come la corsa agli optional snaturi la sportività, perchè non si hanno i soldi per cambiare pianale ad ogni anno e fare soluzioni tecniche all'avanguardia per la riduzione di pesi e costi, a meno di non proporre un auto dal prezzo unitario altissimo. cioè, il punto originale, che Alfa non esiste più non solo per via della dirigenza fiat, ma perché il concetto di 'berlina dal cuore sportivissimo' con i canoni moderni non è una strada commercialmente percorribile, nemmeno dalle altre case automobilistiche.

alcuni citavano la bmw come successore... ma a far sportive di lusso con i costi unitari della bmw son innanzitutto capaci tutti e sopratutto, punto molto più importante, non fa parte dello spirito alfa declinato in origine da bt, la mitica berlina sportiva accessibile che sacrificava il lusso per soluzioni tecniche all'avanguardia
 
Oramai esiste un brand. Un marchio, diciamo + una griffe (marchio per me presuppone una identità di marca ed una certa filosofia da applicare al prodotto).
L'Alfa ha avuto, nella sua storia lunga un secolo, diverse fasi. Ma possiamo dividerne a grandi linee due: una artigianale, l'altra di costruttore commerciale. La + vicina all'attuale è chiaramente quella commerciale, che inizia negli anni '50 e si va evolvendo fino ai primi anni '70 quando col progetto Alfasud si va a coprire segmenti di mercato prima ignoti ad Alfa.
Un'Alfa dal segmento C al segmento E è quella che, di fatto, possiamo ricordarci noi e che somiglia a quella che abbiamo vissuto o stiamo vivendo (stiamo vivendo in linea teorica non certo pratica).
Quell'azienda si è costruita, e l'immagine relativa anche, grazie a un certo tipo di gestione ed a un certo tipo di filosofia. In un certo contesto sia mondiale che italiano. E' chiaro che quando un elemento di importanza non trascurabile (che si chiami Nazione, che si chiami contesto italiano) cambia, qualcosa cambia anche nella entità "azienda".
Di cambiamenti ce ne sono stati tanti. Alcuni sulla carta non al ribasso e non "strutturali" (leggasi la ricerca di un nuovo segmento come l'Alfasud, il cui progetto fu viziato da subito da questioni avulse dal prodotto ma con ricaduta anche sul prodotto e sul costruttore), altri invece chiaramente strutturali (la cacciata di Luraghi nel 1974, le gestioni difficili degli anni successivi strette fra ingerenza politica ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso! e miope nonchè la difficoltà di gestire l'azienda perchè il periodo era "caldo").
Di solito si identifica la fine dell'Alfa con la A maiuscola con il 1986 ed il passaggio a Fiat. Questo è vero, ed è comodo fissare una data, ma la "morte" di un malato viene di norma preceduta appunto da vita difficile e da malattia.
E la malattia c'era già. Poi, dopo, per me non sono state + Alfa ma son stati surrogati che potevano risentire, chi più chi meno, di una certa influenza Alfa vera seppur diluita in percentuali ora maggiori ora minori all'interno di un pacchetto sinergico ma soprattutto di prodotti pensati e voluti da chi era, è e sarà sempre avulso dalla filosofia aziendale tipica dell'Alfa commerciale così come nacque.
Paradossalmente dianzi a una Mito o a una Giulietta vi sarà chi, meno talebano ed anche più giovane di me, soffrirà di più di quanto faccia io: daltronde certe fasi le ho già vissute e mi han insegnato benissimo che un'Alfa non esiste più, esistono le alfiat e forse solo le fiat, e dicendo questo non parlo solo di prodotto: parlo di mentalità di azienda, DA CUI POI deriva il prodotto. Seguiamo la logica: non si parte dal prodotto per fare un'azienda, ma è un'azienda che fa un certo prodotto.
Una volta c'era un'azienda di dimensioni tutto sommato piccole, il cui centro direzionale era un fazzoletto in confronto alle sedi delle major, fatta di Signori, di gente coi controcoglioni ma che quando ancora oggi ci parli ti appaiono di una umiltà e professionalità invidiabile. Molto diverso dal "so tutto io" di certuni sedicenti esperti, illetterati e guappi che gestiscono le cose dalle parti di Mirafiori. Questa è una differenza che chiaramente POI in azienda pesa. Perchè ti viene da pensare SIA che clima e che azienda può essere quella che ha a lavorare di sta gente (con rare eccezioni, che difatti se notiamo via via nel tempo si son dovute levare di lì) SIA i danni e le conseguenze che l'operato di questi causa giù giù a scendere nella filiera.
Essì che in Alfa vera non era tutto rose e fiori, ma adesso che non esistono (o diciamo che per un po' non son esistite) le beghe sindacali di una volta - e questo è un bene - è veramente peggio. Accorpamenti di personale sotto l'egida di altri brand...... e parliamo di identità di marca? Possiamo parlare di allestimenti, semmai...... se anni fa c'era la Ritmo base, Super e TC (le sportive), oggi ci son la Bravo, la Delta e la Giulietta.
A questo si è arrivati. Questo esprime la gestione Fiat. E non si corra a pontificare troppo le 147 et similia, che assumono ORA un rilievo quasi di vettura "degna di Alfa" solo perchè DOPO si sta vedendo di peggio. E di meno.

E non mi metto a parlare di pesi leggeri, supremazie tecnologiche, bassi consumi, confort sportivo o meno, soluzioni tecniche roboanti. Perchè vado ancora prima, vado alla fonte. Tutto il resto, quel che si vede o che NON si vede a livello di tecnologia e di prodotto, io me lo son già spiegato avendo compreso molto bene l'andazzo dell'azienda a livello di gestione. E il resto è tutto, solo, conseguenziale.
Non esistendo più un'azienda, una marca, con un suo stile, una sua progettazione quantomeno delle "varianti sul tema", non può esistere manco un prodotto "abbastanza" a se stante. Le 156 e similari? Certo, qualcosa di meglio delle 155, ma sempre di livello inferiore al dovuto. Qualcosa di comperabile, al giusto prezzo, ove trovare un barlume della filosofia Alfa declinata nel moderno, ma sicuramente nulla di trascendentale. Era, insomma, ancora poco.
Ora non c'è proprio + niente.
 
Grazie Fusi, preciso e realistico come sempre.
Sto cominciando a pensare che la mia prossima auto non sarà un'Alfa. Pensavo a una 147 a km zero, ma forse non ho più voglia nemmeno di quella.
 
lascio il mio gettone raccontando un episodio dell'altro giorno

mi trovavo ad un seminario residenziale di lavoro in provincia di Livorno e in occasione delle ore libere indossavo la polo del club

un relatore mi avvicina e mi chiede spiegazioni, interessato (la cosa mi ha fatto comunque molto piacere, meno il seguito)

le frasi che ricordo:
<<mio padre è un fan di alfa romeo e ricorda sempre con piacere la sua -ultima- alfa definibile come tale>>
<<ad un recente congresso internazionale ho sentito l'intervento di De Meo e penso sia una persona che avrebbe potuto fare e dare molto>>

riguardo quest'ultimo, ecco un'intervista che ritengo interessante
http://www.motori24.ilsole24ore.com/Ind ... rvista.php

continuando nel discorso ed entrando più specificatamante nelle proprie competenze, il relatore mi ha poi chiesto del rapporto tra casa costrutrice, concessioanrie e indotto vario con realtà come la nostra .... a risposta, mi ha parlato di non considerati dati e studi di quanto sarebbe importante recuperare questi tipi di nuovi rapporti webpersonal e di nuovo "passaparola"
 
lorenzino":20wf1fwn ha detto:
tutto teoricamente molto corretto se non fosse che la 159 pesa come la thesis e non mi sembra che ci siano lamentele sul suo handling e il suo comfort :D

Ancora non ci siamo.... Sistemi come l'SDC sono oggi adottati (con nomi diversi) da parecchi costruttori (ad esempio Magnetic Ride per Audi o ACC per VW, che con principio leggermente diverso fanno la stessa identica cosa del SDC) e HANNO dei benifici in termini sia di handling che di comfort rispetto alla medesima sospensione senza SDC. Ovvio che se cambio lo schema sospensivo posso esaltare determinate caratteristiche della sospensione. Per inciso, pure la Thesis aveva un quadrilatero davanti e un bel multilink dietro, visto che condivideva il pianale con la 166, ma in termini di handling le due vetture erano parecchio diverse! E lo schema è lo stesso della 159.... Quindi sulle sospensioni non si può dire che questo è bianco e questo è nero, ci sono troppe variabili in gioco e inoltre con determinati interventi si può modificare il carattere delle vetture anche in maniera incisiva.

bejita":20wf1fwn ha detto:
in effetti ho portato una thesis questa domenica su a cima grappa e mi sembrava di guidare un camion. Diciamo che le curve non sono il suo forte, però mi sembrava fosse colpa maggiormente dello sterzo, mi sentivo abbastanza impacciato a girare quel volantone, mentre prima con 147 e ora con 159 le stesse si fanno con un dito sul volante

Ecco che qualcuno lo dice... lo sterzo è un elemento fondamentale, mica solo lo schema sospensivo! Così come le tarature... le posso fare variabili ma su una vettura privilegiare l'handling e sull'altra il comfort, indipendentemente dalla taratura scelta dal conducente.... Ad esempio, la sospensione attiva della C5 permette un rollio giudicato eccessivo dagli utenti anche nella taratura "sport"... e anche qui c'è un quadrilatero davanti e un multilink dietro!
 
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