Ipotizzo una risposta sull'utilità di un impianto di raffreddamento del gasolio.
Poiché lo scambiatore di calore viene posizionato a monte della pompa ad alta pressione (il perchè è evidente: è difficile pensare a uno scambiatore che resista a 1.500 o più bar di pressione) la funzione è quella di ridurre la temperatura del gasolio proveniente a bassa pressione (bassa appunto, ma non certo nulla) dal serbatoio, riscaldato sia dallo stazionamento nel serbatoio nella stagione calda, sia dalla pressione cui viene sottoposto dalla pompa di pescaggio.
Poichè la compressione da parte della pompa di alta pressione determina un innalzamento della temperatura dipendente appunto dalla pressione, il delta di incremento di pressione è indipendente dalla temperatura di ingresso alla pompa ma ne risulta influenzata la temperatura in uscita. Esempio: delta T a una certa prssione = 100°, temperatura in ingresso 20°, temperatura in uscita 120°. delta T = 100°, temperatura in ingresso 50°, temperatura in uscita 150°.
Quindi, l'adozione di uno scambiatore di calore a monte della pompa comporta comunque una diminuzione della temperatura del gasolio nel rail.
Quanto alla necessità di mantenere ragionevolmente bassa la temperatura nel rail ho molti dubbi e poche certezze. Può essere un fattore legato all'affidabilità di pompa e iniettori, mentre non credo che il solo abbassamento di temperatura dato dal componente in parola influisca granché sulle prestazioni, trattandosi comunque di una refrigerazione nel complesso piuttosto modesta. Inoltre non mi risulta (ma magari qualche chimico potrà dare chiarezza sul punto) che la combustione sia influenzata negativamente dall'alta temperatura del gasolio iniettato, iniezione che peraltro avviene quando per effetto della compressione al p.m.s. la temperatura nel cilindro è già di suo convenientemente alta. Anzi, in teoria l'alta temperatura del gasolio ne faciliterebbe l'evaporazione nel cilindro (la combustione avviene sempre allo stato gassoso) con riduzione del ritardo di combustione, minore necessità di ricorrere ad anticipi esasperati e maggiore propensione del motore ad allungare.
E' possibile tuttavia immaginare che l'eccessiva temperatura del gasolio in fase di iniezione possa dar luogo a fenomeni di detonazione (nonostante si pensi comunemente il contrario, anche i diesel ne vanno soggetti, anche se il fenomeno è molto più raro e difficilmente avvertibile a causa del fisiologico battito del diesel), ma per averne conferma bisognerebbe sentire qualcuno che sappia esattamente perchè lo scambiatore viene utilizzato già di serie su alcuni motori.