La cosa che personalmente trovo più sensata e che ho letto in questo topic è il "è cambiato il modo di essere Alfista"....... per il semplicissimo motivo che il prodotto è decisamente cambiato rispetto a quello che era.
Mio padre divenne Alfista per dei motivi che oggigiorno, francamente, son anche "scomparsi".
Anni fa tu, appassionato di automobile, orientato ad un tipo di guida tecnico e sportiveggiante, per forza eri attratto da Alfa Romeo: nessun altra auto aveva, in un colpo solo, quelle prestazioni, quel modo da essere "vettura da corsa trasferita alla strada", quell'essere sicuro, quell'avere soluzioni tecniche (che consentivano prestazioni, guida sicura, guida brillante, tenuta, frenatura) che altri si sognavano di notte.
O ti compravi un'Alfa...... o rinunciavi a tanti plus. Potevi trovare la comodità delle Citroen, con le loro asfittiche prestazioni. Potevi avere le finizioni Mercedes, ai prezzi (alti) ed alle prestazioni (basse) delle Mercedes.
Non trovavi una macchina con un ponte de Dion e cambio al ponte (con tutti i suoi innegabili difetti di manovrabilità) che tenesse come un'Alfetta. Di lei e non di altre si diceva "è una macchina dieci anni avanti". Tutto questo non disgiunto da linee apprezzabili quando non veramente belle, da affidabilità di meccanica, dalla sensazione che quella macchina fosse stata fatta per soddisfare anche le tue ELEVATE aspettative da una macchina.
Il fatto stesso che esista una frattura notevole fra gli Alfisti di una volta e quelli di oggi denuncia che non si possa semplicemente, e ignorantemente, archiviare la questione come "nostalgici o retrogradi" o come "ultras". Fare così presuppone che non si abbia una visione GLOBALE di un'azienda e del suo prodotto. Se si deve essere così "leggeri" allora tanto vale dire che alfista è chiunque abbia un'Alfa sotto il culo, sia essa di proprietà o della ditta.
Non è Alfista chi nega i "difetti" delle proprie vetture: chi pontifica eccessivamente, e magari senza motivo, la propria vettura non è Alfista o quant'altro, è un impallinato e può esserlo della propria auto o di un marchio. Un appassionato è credibile quando la passione si fonda su dei fatti OGGETTIVI incontrovertibili. Premesso che non mi interessa far una guerra fra poveri....... ma onestamente ha ben meno motivi di gloriarsi chi ha conosciuto come "vecchia Alfa" una 145 che non chi ha è sceso da un'Alfasud.
Se di ultras si deve parlare, ben più ultras son coloro che pontificano le Alfa by Fiat a prescindere.... per un motivo oggettivo: son forse sti gran prodotti? Sono realmente prodotti all'avanguardia? Son prodotti fatti, e gestiti dalla A alla Z, per essere rispondenti alle caratteristiche ed aspettative cercate da un cliente appassionato, competente, esigente?
Si cita la concorrenza..... per forza la si cita, e per forza da Alfisti che conoscono il prodotto al "variare degli anni" la si guarda come superiore. E' proprio l'andare a vedere la "superiorità" dove sta (e purtroppo sta più presso la concorrenza che non presso il gruppo Fiat) che denuncia l'assoluta rispondenza al criterio di "Alfista" che non viceversa.
Oggi Alfista "soddisfatto" lo è chi è alfista in accezione diversa..... in un'accezione che personalmente trovo più frivola e meno convincente.... in un'accezione che è molto diversa dall'accezione dei tempi di mio padre. Perchè l'azienda è OGGI diversa, è stata gestita e viene gestita in larga parte SENZA lo stesso background di passione e di ricerca di eccellenza che una volta c'era, e che la concorrenza trasmette, portando certi prodotti in concessionaria.
A nessuno in Alfa veniva in mente di sovraprezzare un prodotto "per farlo intendere come premium" perchè il prodotto in se veniva recepito come premium, essendo studiato per essere premium sicuramente non nel confort e nella finizione, ma nel suo essere agile, scattante, sicuro, prestante. Se oggi presso l'utenza smaliziata Alfa è a livello di Ford e Nissan (e lo è) mi pare chiarissimo che non soddisfi, e faccia quindi mugugnare, i clienti che sanno come UNA VOLTA la Ford e la Nissan erano visti dall'alto (e molto alto) in basso.
Andare a proteggere, difendere, pontificare tutto quanto sminuisce la marca (dal ritorno al Mc Pherson ai motori GM) non credo sia voler bene ad Alfa Romeo, nè tantomeno uno che così fa può essere poi etichettato in modo diverso da "impallinato o ultras". Definirsi Alfista perchè sotto il culo avevi, o hai, un'Alfetta è una cosa: hai motivo di vanto. Fare altrettanto avendo sotto il culo una 155 è un tantinello improbabile, e fai la figura del ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso!, non perchè lo dico io, ma perchè è la realtà con le sue sospensioni Tipo che lo dice.
Oggigiorno uno che ha conosciuto l'Alfa DOC e ne ha apprezzato l'essenza pura, quella che chi progettava le auto voleva dare a te come cliente che la volevi (riuscendoci!) può trovare talvolta un certo "odore" di Alfa, sicuramente NON a tutto tondo, sicuramente NON in tutti gli aspetti, sicuramente NON al top in tutti gli aspetti salienti di un'automobile (che è un mezzo semovente e non certo un salotto o un soprammobile).
Da quà nasce l'assoluto rifiuto di certuni per il prodotto moderno, e le giustissime e oggettive, intelligenti, motivate, critiche rispetto a un prodotto che doveva essere diverso.
Inoltre non dimentichiamoci che, pur avendo un prodotto "inferiore" in certi aspetti al minimo sindacale Alfa, sovente è anche malfatto...... quindi la rinuncia ai plus tipici Alfa non ha portato poi a un miglioramento di altri aspetti in precedenza trascurati (e si è sempre ammesso, in Alfa, di prediligere lo sviluppo meccanico rispetto alla finizione).
Archiviare quindi, come ho visto fare, chi critica con fondamento il prodotto di una marca che produce roba diversa da quella che doveva produrre nel 2008 se avesse seguito la sua filosofia inaugurata nel 1950 - quando da artigianale è diventato produttore in serie - ed archiviarlo come "ultras" denuncia una scarsissima conoscenza dell'Alfa globalmente, e non permette, per meritocrazia, a chi esprime sti giudizi di poterli esprimere. Inoltre ricordiamoci che il bene si esprime spesso attraverso la critica alle difettosità. Uno che sicuramente non era un santo, ovvero Vittorio Valletta che ha fatto grande la Fiat (non certo Gianni Agnelli e successori han fatto grande la Fiat!) diceva sempre che al mattino, "origliando" negli uffici, si preoccupava se NON sentiva i suoi dipendenti criticare l'azienda: perchè da lì (e giustamente) misurava il grado di attaccamento dei dipendenti all'azienda, fossero stati tutti zitti era perchè fondamentalmente non gliene fregava niente. E i cortigiani, gli yes men, che tanto credito han avuto sotto la gestione Agnelli e che ancora troppo ne han oggi, di norma son persone con uno spessore degno di una sogliola...
Un Alfista consapevole, quindi, oggi non può fare altro che riconoscere i punti di forza del prodotto, che qualcuno in chiave Alfa ne ha. Ma nel complesso critica eccome, poichè SE Alfa è eccellenza soprattutto stradale unita ad affidabilità ed alla percezione di un prodotto tecnologicamente all'avanguardia, oggi come cavolo fa a inorgoglirsi per un'Alfa?