Sapevamo che sarebbe durato poco il sogno di stefano D’Aste, quello della prima vittoria di un privato in una gara del WTCC, lo avevamo capito immediatamente dopo che era arrivata la notizia del ricorso, pienamente legittimo lo ripetiamo, di Alfa Romeo. Non poteva essere altrimenti vista l’entita del taglio del pilota del Proteam, ma romanticamente ci sarebbe vedere il risultato invariato. Invece no, D’Aste con quella manovra ha guadagnato troppe posizioni, ed è quindi stato penalizzato di tre secondi, il necessario per farlo finire alle spalle di Giovanardi.
Una penalità non troppo severa, ma che ha permesso a “Piedone”, che effettivamente la curva l’aveva fatta, di riprendersi il “maltolto”, e di perdere due punti in meno nei confronti di Dirk Muller. A D’Aste resta un secondo posto che è comunque un risultato storico, la vittoria tra gli indipendenti e l’emozione del podio e delle attenzioni post-gara.
Non è stata l’unica variazione di classifica, dato che anche gara 1 è stata rivoluzionata. L’episodio incriminato è il contatto tra Farfus e Jorg Muller al termine della gara, per il quale il brasiliano è stato cancellato dalla classifica, mentre al tedesco sono state comminata la retrocessione di dieci posizioni sulla griglia di gara 1 a Oschersleben. Se a Farfus è stata contestata la manovra dura che tutti hanno potuto vedere, Muller è stato punito per essere entrato troppo duro alla Source, ed aver così provocato la reazione del pilota Alfa Romeo.
In questo WTCC, è ormai rarissimo vedere una gara che si chiuda davvero sotto la bandiera a scacchi.