Articolo su come ridurre i consumi

momic

Nuovo Alfista
21 Novembre 2007
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Pesaro
http://www.motorbox.com/Auto/Magazine/ecodrive.html

A questo link ho letto un articolo che da delle dritte su come risparmiare carburante....sinceramente a parte i soliti consigli,non mi ha covinto del tutto in special modo la prima parte.

cito un paio di passi:



BELLA SCOPERTA apprendere che si risparmia spegnendo il motore nelle soste ai semafori. Vanno fatti dei distinguo, però. Perché la mossa sia effettivamente vantaggiosa, tra lo spegnimento e la riaccensione devono passare cinque o sei secondi.


:matto) se lo tieni meno di 5 e piu di 6 si svuota il serbatoio ....





MEGLIO UNA QUINTA DI UNA TERZA Altro metodo di risparmio efficace verificato con il rilevatore è quello di utilizzare sempre la marce alte. Anche a velocità di crociera non troppo alte (ad esempio 70 km/h costanti), si scopre che potendo mantenere la quinta al posto della terza, il consumo si riduce del 22,5% circa. In accelerazione, poi, il risparmio quasi raddoppia in percentuale. Portando per esempio la lancetta del contachilometri dai 50 agli 80 in quinta marcia anziché in terza, si salva circa il 42% di carburante!



se porto ilmio jtdm da 50 a 80 in quinta marcia mi s affoga e il BC mi dice 6km/l bel risparmio :all_coholic)


che ne pensate?
 
mmm, a aprte che c'erano già altri topic in cui si davano consigli sui consumi, ci sono alcune forzature..

se sei in marcia alta a velocità costante (e magari a giri più bassi del regime di coppia massima), facendo un'accelerazione rapida consumi di più imho. Se invece l'aumento di velocità è molto graduale puoi guidare anche con la marcia alta sempre inserita.
In sostanza, l'idea di base per avere un consumo basso usando la marcia più alta possibile ad una determinata velocità di crociera è quella di mantenere il più possibile costante la suddetta velocità (e quindi a pari marcia anceh il regime motore), quindi le variazioni di velocità devono essre minime o il passaggio ad una velocità superiore deve essere molto graduale se mantieni la stessa marcia inserita.
Altrimenti, (anche per questioni di sicurezza), se devi aumentare rapidamente l'andatura (sorpasso per esempio), è meglio scalare per garantirti la sufficiente accelerazione e toglierti dall'impiccio del caso, poi appena sei a posto rimetti la marcia di prima e ti uniformi di nuovo alla tua andatura. Ma qui scopriamo l'acqua calda.
 
In generale se passi da 50 a 80 con una marcia piu' alta ci metti di piu', ergo fornisci meno energia alla macchina, ergo consumi meno (anche perche' la centralina impedisce che entri piu' del carburante sfruttabile)

In piu' su un benza nelle stesse condizioni tieni la farfalla piu' aperta, diminuendo la fatica di aspirazione che e' uno dei fattori piu' influenti sui consumi.

Per lo spegnimento al semaforo, non dice tra 5 e 6 secondi, ma al di sopra di 5-6 secondi. Molte auto ormai lo fanno automaticamente.

Altre cose utili:
evitare anche il piu' piccolo carico inutile ("tutto fa", diceva quello che pisciava in mare mentre la suocera annegava)
Spegnere le luci!!!!!
Pressione corretta (o anche un po' piu' alta) sui penumatici.

Importantissimo:
Usando il clima, cercate di non regolare la temperatura dell'aria: tenetelo al minimo (come temperatura) ed abbassate o dirigete lontano da voi i flussi d'aria.
Se poi avete ancora freddo allora alzate la temperatura.
Questo perche' il clima raffredda sempre l'aria al massimo e poi se necessario la riscalda.
Quindi, con il clima automatico, temperatura su LOW e poi regolazione manuale della ventilazione.
 
bigno72":1getmmxt ha detto:
Importantissimo:
Usando il clima, cercate di non regolare la temperatura dell'aria: tenetelo al minimo (come temperatura) ed abbassate o dirigete lontano da voi i flussi d'aria.
Se poi avete ancora freddo allora alzate la temperatura.
Questo perche' il clima raffredda sempre l'aria al massimo e poi se necessario la riscalda.
Quindi, con il clima automatico, temperatura su LOW e poi regolazione manuale della ventilazione.

:?:
questa non mi torna, se tu metti 24 lui fa attacca e stacca il compressore per mantenere l'aria a 24....se tu metti su low il compressore rimarrà attaccato molto di più...quindi consumi di più...
forse volevi dire un'altra cosa... :OK)
 
peter2":375l1wdv ha detto:
bigno72":375l1wdv ha detto:
Importantissimo:
Usando il clima, cercate di non regolare la temperatura dell'aria: tenetelo al minimo (come temperatura) ed abbassate o dirigete lontano da voi i flussi d'aria.
Se poi avete ancora freddo allora alzate la temperatura.
Questo perche' il clima raffredda sempre l'aria al massimo e poi se necessario la riscalda.
Quindi, con il clima automatico, temperatura su LOW e poi regolazione manuale della ventilazione.

:?:
questa non mi torna, se tu metti 24 lui fa attacca e stacca il compressore per mantenere l'aria a 24....se tu metti su low il compressore rimarrà attaccato molto di più...quindi consumi di più...
forse volevi dire un'altra cosa... :OK)

non penso che attacchi e stacchi il compressore. L'impianto invece riscalda leggermente l'aria raffreddata dal compressore... Penso comunque che la logica di funzionamento sia concepita per essere ottimizzata per ridurre i consumi e mantenere la temperatura desiderata nell'abitacolo. Se io mettessi LOW pur con la ventola alla prima velocità in diverse occasioni penso che avrei troppo caldo... :ka)
 
Felix7":173u1odg ha detto:
L'impianto invece riscalda leggermente l'aria raffreddata dal compressore...

non mi risulta...ma sono pronto a cambiare idea se mi portate delle prove!

sul fatto che il compressore stacchi e attacchi siamo tutti d'accordo (si sente benissimo come assorbimento di potenza) ?

quindi se stacca e attacca che bisogno ci sarebbe di ri-riscaldare l'aria?

quello che dite voi avviene quando accendete il compressore impostando una temperatura più alta della massima con cui esce dallo scambiatore. mi spiego con 2 esempi:

-temperatura sorgente (fuori o in abitacolo)= 28°C,
-temp impostata=24°C, compressore acceso,
-temperatura di uscita dallo scambiatore=22°C
-l'aria passa da 28 a 22 e poi viene ri-riscaldata a 24.

ma se imposto 20°C l'ultimo passaggio non avviene.

il ririscaldamento è quello che si utilizza d'inverno per spannare i vetri: l'aria viene raffreddata (perde umidità) e poi ri-riscaldata (aria calda secca) per aumentare il contenuto d'acqua massimo e quindi il potere "spannante", e viene sparata sul vetro.
 
Il compressore attacca e stacca per mantenere l'aria ad una certa temperatura (non so quale, ma e' MOOOLTO bassa, prossima ai 4-5 gradi) all'uscita dell'evaporatore (questo e' il nome giusto dello scambiatore interno, mentre quello esterno, davanti al radiatore del motore, si chiama condensatore).

Poi l'aria viene o meno riscaldata (tramite lo scambiatore, quello dove passa l'acqua calda) per raggiungere una temperatura in uscita dalle bocchette che in qualche modo faccia percepire agli occupanti la temperatura impostata (di nuovo: questa temperatura e' MOOOLTO piu' bassa di cio' che impostate sul display: provate a infilare un termometro dentro alle bocchette).

Questo e' il motivo per cui d'inverno si disappannano i vetri con il clima attaccato: l'aria viene raffreddata al massimo (e percio' l'umidita' condensa (nulla a che vedere sol termine condesatore di cui parlavo prima e che si trova all'esterno) e l'aria di asciuga), poi viene riscaldata al massimo e inviata sul parabrezza.

Peter, vedo che questo lo sapevi anche tu... ed e' questa la prova che chiedevi!

Se con l'impostazione LOW e la ventola al minimo si ha caldo, basta alzare la ventola, mi pare ovvio.
Se invece si ha ancora freddo, non c'e' altro da fare che alzare la temperatura.
Se su LOW con la ventola al massimo si ha caldo forse e' il caso di ricaricare l'impianto.

Tutto il discorso e' identico per il clima automatico e quello manuale.
 
Io ho forti dubbi che il compressore attacchi e stacchi. Voglio dire, stacca solo in piena accelerazione e quando fuori ci sono meno di 3 gradi o se viene disattivato tramite l'apposito tasto. Diversamente uscirebbe subito aria umida. Il compressore poi sembra avere diverse velocità di funzionamento a seconda della velocità del ventilatore impostata.
 
bigno72":2h7r0ptb ha detto:
Se con l'impostazione LOW e la ventola al minimo si ha caldo, basta alzare la ventola, mi pare ovvio.
Se invece si ha ancora freddo, non c'e' altro da fare che alzare la temperatura.
Se su LOW con la ventola al massimo si ha caldo forse e' il caso di ricaricare l'impianto.

Tutto il discorso e' identico per il clima automatico e quello manuale.

Secondo me sarebbe comunque più normale farlo funzionare con la temperatura impostata, visto che è stato progettato per funzionare in quel modo. Tanto è vero che sulle BMW non c'è nemmeno il LOW e l'HI anche se il funzionamento mi pare più o meno analogo...
 
ma se il compressore clima raffredda alla stessa temperatura, il fatto che poi l'aria venga parzialmente ri-riscaldata dall'acqua motore che peggioramento di consumi dà? (l'acqua calda del motore ha già una parte di energia derivata dalla combustione che andrebbe comunque sprecata)..

io il clima lo tendo 4-5 °C al limite sotto la temperatura esterna, sento fresco nella giusta proporzione.
 
bigno72":2b8cswjq ha detto:
Il compressore attacca e stacca per mantenere l'aria ad una certa temperatura (non so quale, ma e' MOOOLTO bassa, prossima ai 4-5 gradi) all'uscita dell'evaporatore (questo e' il nome giusto dello scambiatore interno, mentre quello esterno, davanti al radiatore del motore, si chiama condensatore).

Poi l'aria viene o meno riscaldata (tramite lo scambiatore, quello dove passa l'acqua calda) per raggiungere una temperatura in uscita dalle bocchette che in qualche modo faccia percepire agli occupanti la temperatura impostata (di nuovo: questa temperatura e' MOOOLTO piu' bassa di cio' che impostate sul display: provate a infilare un termometro dentro alle bocchette).

Questo e' il motivo per cui d'inverno si disappannano i vetri con il clima attaccato: l'aria viene raffreddata al massimo (e percio' l'umidita' condensa (nulla a che vedere sol termine condesatore di cui parlavo prima e che si trova all'esterno) e l'aria di asciuga), poi viene riscaldata al massimo e inviata sul parabrezza.

Peter, vedo che questo lo sapevi anche tu... ed e' questa la prova che chiedevi!

Se con l'impostazione LOW e la ventola al minimo si ha caldo, basta alzare la ventola, mi pare ovvio.
Se invece si ha ancora freddo, non c'e' altro da fare che alzare la temperatura.
Se su LOW con la ventola al massimo si ha caldo forse e' il caso di ricaricare l'impianto.

Tutto il discorso e' identico per il clima automatico e quello manuale.

quindi tu dici che la temperatura di uscita dalle bocchette è determinata solo da quanto calore viene ri-ceduto all'aria raffreddata dal compressore...mi sembra strano per vari motivi:

1) ovviamente è uno spreco di energia abissale
2) il compressore lavora il doppio, si usura il doppio, e si rompe il doppio.
3) l'aria che entra in abitacolo sarebbe trooopppo secca, in quanto è passata a temperature bassissime
4) non vedo il vantaggio di questa soluzione

poi tutto può essere partorito dalla mente di un ingegnere fiat!!! :jolly)
 
Felix7":b7n3wu5p ha detto:
Io ho forti dubbi che il compressore attacchi e stacchi. Voglio dire, stacca solo in piena accelerazione e quando fuori ci sono meno di 3 gradi o se viene disattivato tramite l'apposito tasto.
Assolutamente errato, e se stai coi finestrini aperti da fermo senti chiaramente l'elettromagnete del compressore che attacca e stacca.
Se restasse sempre attaccato la condensa formerebbe un blocco di ghiaccio sull'evaporatore!

Ripeto: il compressore DEVE attaccare e staccare per poter REGOLARE la temperatura dall'aria in uscita dall'evaporatore.
Diversamente uscirebbe subito aria umida.
No! Non e' che deumidifica solo quando pompa! E' la temperatura sull'evaporatore che deumidifica e la temperatura non sale istantaneamente di 30 gradi quando smetti di pompare.
Il compressore poi sembra avere diverse velocità di funzionamento a seconda della velocità del ventilatore impostata.
Assolutamente impossibile: e' pilotato dalla cinghia.
Piuttosto varia (ovviamente) coi giri del motore, quindi a bassi regimi ha meno efficacia.
 
peter2":1sojf95o ha detto:
il ririscaldamento è quello che si utilizza d'inverno per spannare i vetri: l'aria viene raffreddata (perde umidità) e poi ri-riscaldata (aria calda secca) per aumentare il contenuto d'acqua massimo e quindi il potere "spannante", e viene sparata sul vetro.
:scratch)
 
bigno72":2sgbnxf4 ha detto:
Ripeto: il compressore DEVE attaccare e staccare per poter REGOLARE la temperatura dall'aria in uscita dall'evaporatore.
dipende.

alcune auto lo hanno elettrico, alimentato a corrente continua, e funziona in pratica come un inverter.
Di conseguenza è sempre acceso.

per la 147 non so: se è ad azionamento meccanico direi che può funzionare come on/off e basta :shrug03)
 
yugs":1ggiccu3 ha detto:
ma se il compressore clima raffredda alla stessa temperatura, il fatto che poi l'aria venga parzialmente ri-riscaldata dall'acqua motore che peggioramento di consumi dà?
Yugs, seguimi con attenzione: ;)

Il maggiore o minore consumo lo fa il maggiore o minore tempo che il compressore sta attaccato.

Se regolo la temp., non influenzo la temperatura dell'aria sull'evaporatore, ma solo quella alle bocchette.
Quindi in teoria non dovrei influenzare il tempo di funzionamento del compressore, che come ho detto regola la temperatura sull'evaporatore.

Cos'e' che influenza il tempo di funzionamento del compressore?
Il riscaldamento dell'evaporatore prodotto dall'aria esterna che cerco di raffreddare.
Quindi, in ultima analisi, la temp. dell'aria esterna (e su quella solo il buon Dio puo' fare qualcosa) e la quantita' di aria che ci faccio passare!

Posso agire sull'ultimo fattore regolando la ventola!!!!

Se imposto 16 gradi con la ventola a 1 tacca, faccio passare meno aria che se imposto 23 gradi a 3 tacche, quindi il compressore dovra' lavorare meno.


In parole molto piu' povere: il compressore raffredda l'aria sempre alla stessa temperatura.
Meno aria gli faccio raffreddare e meno lui consuma!!
 
InterNik":64y3xge3 ha detto:
bigno72":64y3xge3 ha detto:
In generale se passi da 50 a 80 con una marcia piu' alta ci metti di piu', ergo fornisci meno energia alla macchina, ergo consumi meno
:nono)
Si, lo so bene che dal punto di vista fisico/teorico non e' cosi', ma con le macchine e' risaputo che lo e'! ;)

Mettiamola in altri termini e in enormi soldoni: con una marcia piu' bassa riesco ad avere tutta l'accelerazione che voglio; con una marcia piu' alta io schiaccio l'acceleratore e la centralina mi manda a quel paese.

Questo non era sempre detto con i carburatori.
 
bigno72":3q78jpr4 ha detto:
In parole molto piu' povere: il compressore raffredda l'aria sempre alla stessa temperatura.
Meno aria gli faccio raffreddare e meno lui consuma!!
In realtà no, la prima parte è vera, la seconda mi convince molto meno.

Il funzionamento è abbastanza semplice: il compressore, comprimendo il gas, lo fa aumentare di temperatura (penso anche oltre i 60-70 gradi).

Viene poi fatto "raffreddare", semplicemente cedendo calore all'esterno (che, per quanto faccia caldo, in generale sarà sempre a t>60-70°).
L'effetto dell'aria "esterna" è quello di portar via il più efficientemente possibile "questo" calore.

a questo punto si fa espandere il gas compresso e relativamente freddo (relativamente nel senso "di più freddo di dopo la compressione"), semplicemente facendolo passare in un buco piccolo (vabbè qui ho un po' banalizzato).

Quando si espande arriva a temperature molto basse, penso nell'ordine degli 8-10 gradi (forse meno).

A questo punto è pronta per essere inviata all'abitacolo.

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Riguardo alla deumidificazione il discorso è abbastanza semplice: il tratto di tubazione in cui il gas ha temperatura bassa fa condensare (come goccioline di acqua) l'umidità.
Non sono sicuro se venga in qualche modo "canalizzata" quella di ritorno dell'abitacolo (nuovamente non sono un meccanico).
---
Per mantenere ad una certa temperatura una certa massa d'aria si può fare in due modi:
1) accendi il compressore, fai il ciclo, spari aria fredda. quando la temperatura raggiunge il TOT impostato, stacchi il compressore
Misuri la temperatura di nuovo, quando sale oltre TOT+eps riattacchi il compressore e rifai il ciclo
Questo lo puoi fare se hai un compressore azionato meccanicamente, con una sorta di frizione che attacchi e stacchi

2) se vuoi fare qualcosa di più "furbo" metti un compressore ad azionamento elettrico. In questo caso lo alimenti a DC, e qui gli fai variare la velocità, tra un minimo ed un massimo
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Se qualcuno conosce meglio il funzionamento lo spieghi pure, per quanto ne so io funzionano così ;)
 
peter2":d2ws3ifh ha detto:
1) ovviamente è uno spreco di energia abissale
Sai quanto gliene frega... anche il filtro antiparticolato lo e', ma non in fase di omologazione, e l'omologazione non viene certo fatta col clima acceso.
2) il compressore lavora il doppio, si usura il doppio, e si rompe il doppio.
E tu paghi il doppio e loro guadagnano il doppio
3) l'aria che entra in abitacolo sarebbe trooopppo secca, in quanto è passata a temperature bassissime
L'aria che entra in abitacolo e' ASSOLUTAMENTE secca!
4) non vedo il vantaggio di questa soluzione
Economicita', regolazione piu' "continua" della temperatura, asciugatura dell'aria anche in inverno, puoi lasciare il clima impostato allo stesso modo per tutto l'anno (in realta' non puo' essere vero ma i motivi sono altri).
poi tutto può essere partorito dalla mente di un ingegnere fiat!!!
Non e' mica solo in Fiat che funziona cosi'....
 
Internik, mi pare che ci sia qualcosa che non va nel tuo concetto di funzionamento del climatizzatore.

Di sicuro e' sbagliato questo:
Quando si espande arriva a temperature molto basse, penso nell'ordine degli 8-10 gradi (forse meno).

A questo punto è pronta per essere inviata all'abitacolo

Sembra che tu stia parlando dell'aria (sarebbe errato, ma non quadrerebbe con l'inizio corretto del tuo discorso).
Se invece stai parlando correttamente del gas, comunque non e' esatto.

Il gas, compresso fino a diventare liquido nel radiatore esterno, che per questo si chiama condensatore, viene inviato (sempre liquido) al radiatore interno.

All'inizio della serpentina del radiatore interno, il tubo diventa al suo interno un capillare (per questo il compressore puo' comprimere: non sarebbe possibile se il tubo fosse tutto grosso uguale).
Uscendo da questo capillare, il gas si trova in un tubo (la serpentina dello scambiatore interno) a bassa pressione, dove puo' espandersi tornando allo stato gassoso ed assorbendo calore. Per questo lo scambiatore interno si chiama evaporatore.

Per inciso: la lunghezza del capillare e' la parte piu' difficile di una macchina frigorifera: troppo corto e rende poco, troppo lungo e mi ghiaccia il tubo in uscita (oltre a rendere poco), ancora piu' lungo e rischio di avere gas liquido in ingresso al compressore, e spacco tutto.

A questo punto ci troviamo con un radiatore molto freddo.
L'aria esterna ci viene fatta passare attraverso, l'umidita' condensa (e viene fatta gocciolare fuori dall'abitacolo) e l'aria si raffredda.

La temp. dell'aria viene controllata e quando raggiunge una certa temp. si stacca il compressore.

Il compressore e' comandato da una puleggia che "ingrana" tramite un eletromagnete.
Non conosco auto con compressore a inverter, ma non vuol dire che non esistano.



Comunque, anche nel caso dell'inverter, il punto rimane lo stesso:

il compressore raffredda l'evaporatore e quest'ultimo raffredda l'aria.
Per raffreddare aria piu' calda, o per raffreddare piu' aria, ci vuole un maggior lavoro da parte del compressore.
 
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