Protesta contro i nomadi
Maxi-operazione anti-clandestini: 400 arresti
Mentre dilagano in molte città le manifestazioni di intolleranza nei confronti dei rom e dei rumeni, e a Roma la polizia municipale esegue 50 arresti nel campo nomadi di via Salone, una vasta operazione di polizia contro l'immigrazione clandestina si è appena conclusa in molte regioni d'Italia. Almeno 400 persone tra cittadini italiani e stranieri sono state arrestate per reati di criminalità comune. Nove le regioni interessate: Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna,Toscana, Marche, Lazio e Campania. L'operazione, condotta in collaborazione con la polizia romena, è stata finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, dell'immigrazione clandestina e dello sfruttamento della prostituzione.
Blitz nel campo nomadi di Roma: 50 arresti - Un blitz eseguito nella notte dai vigili capitolini all'interno del più grande campo nomadi di via Salone, il più grande della città, dove risiedono stabilmente 700 persone, ha portato al fermo di 50 tra uomini e donne, trovati sprovvisti di documenti di identità. Nel corso del controllo nel campo in via Salone sono stati anche sequestrati autocarri e autovetture senza assicurazione. I controlli nei campi nomadi sono stati incrementati negli ultimi giorni per verificare presenze non autorizzate e contrastare il fenomeno della prostituzione minorile.
Milano: molotov contro due rumeni - Intanto non cessano le manifestazioni di intolleranza nei confronti di rom e rumeni. Una molotov è stata lanciata questa notte contro un negozio in disuso occupato da due romeni in via Morosini 21 a Milano. L'episodio è avvenuto all'una di questa notte: gli occupanti, un romeno di 21 anni e un altro di 23 hanno sentito il rumore della bottiglia che si infrangeva contro la saracinesca. La molotov non ha provocato particolari danni tranne l'annerimento della cler. L'incendio e' stato spento in poco tempo dai due giovani che hanno raccontato alla polizia di passare lì le notti da circa due mesi.
Roghi nei campi Rom: l'imprinting della camorra? - Continuano intanto gli attacchi ai campi nomadi a Napoli, dove ieri sono state date alle fiamme diverse baracche. A Ponticelli, nel Napoletano - dove si affaccia l'ipotesi che dietro gli atti xenofobi ci sia la camorra -, la gente è scesa di nuovo in strada inferocita. Secondo la Polizia, gli incendi farebbero parte di una strategia per evitare il ritorno dei rom nei siti abbandonati. Per l'assessore Riccio, l'episodio di intolleranza di ieri ha forti connessioni con la criminalità organizzata.
La protesta di estende - Da Napoli la protesta anti-rom si è estesa a Genova. In mattinata, un gruppo di cittadini residenti nel quartiere di Teglia, in Valpolcevera, hanno dato vita ad una manifestazione spontanea per protestare contro il campo nomadi sorto nell'area ex Mira Lanza della zona. Il traffico è stato bloccato. Sul posto è intervenuta la polizia. Lo scopo della manifestazione era denunciare le difficili condizioni di convivenza con la comunità che vive in condizioni igienico-sanitarie definite inaccettabili.
Governo al lavoro sul decreto sicurezza - Proprio in queste ore il Governo sta mettendo a punto il cosiddetto "decreto sicurezza": Dopo gli ultimi ritocchi, il provvedimento sarà presentato venerdì in Consiglio dei ministri. Tra le misure previste un vero e proprio giro di vite contro l'immigrazione clandestina, che diventa reato, e la nomina di un supercommissario per i rom nelle grandi città. Il ministro dell'Interno Maroni martedì ha incontrato il sindaco di Milano, Letizia Moratti, a cui ha annunciato: “Entro un paio di giorni firmerò il decreto che conferisce poteri straordinari al prefetto di Milano nella gestione dell’emergenza Rom”.