InterNik":1njglv9n ha detto:tanto per cominciareFonzie444":1njglv9n ha detto:Tralasciando queste seghe mentali tra astro fisici.. chi mi spiega un pò come funzionano questi buchi neri? mettiamo che la terra va a finire in uno talmente grande da risucchiarla, perché dovremmo scomparire? non si tratterebbe solo di un passaggio da una dimensione ad un'altra? e cmq non riesco proprio ad immaginarli sti buchi.. cioè se buco il muro della mia camera e ci passo la mano esce dall'altra parte sì, ma sempre dentro casa mia, mentre se la passo in un buco nero sparisce.. ma perché? ciò che sta al di là del buco non è un'ulteriore parte dell'universo?? considerate che le mie conoscenze in merito si limitano ad un paio d'anni di astronomia fatta al liceo :asd)
1) non si sa neppure se esistono, questi buchi neri. per ora sono speculazioni, e con meri dati "induttivi"
2) non si sa neppure dei minibuchi neri - come sopra -
3) quando leggete che sembra tutto assodato, tutto chiaro, in realtà sono solo supposizioni
bene, detto questo, il concetto di buco nero riguarda il funzionamento dell'universo, o meglio dello stretto rapporto tra massa e spazio-tempo.
La massa determina una curvatura dello spazio-tempo (quadridimensionale), un po' (si fa sempre questo esempio, anche se non è corretto) come una boccia (che rappresenta la massa) messa su un telo (che rappresenta lo spazio-tempo) crea un "bozzo".
Questo "bozzo" fa sì che il telo si incurvi.
Se noi poniamo una sferetta dentro il bozzo, e le diamo una spintarella con un dito ( :lol: ) questa inizierà a "salire" lungo le pareti, per poi "saltar fuori" o no, a seconda della velocità che aveva.
Se la spintarella è piccola, e le pareti ripide, la sfera può anche non riuscire a "fuggire", torna indietro.
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Bene, nell'universo c'è (o meglio "dovrebbe esserci", la fisica è locale per definizione, questo ci ha insegnato Einstein) una costante universale, ossia la velocità della luce.
In altri termini non è possibile dare una "spinta" forte a piacere alla sferetta, al massimo la si può far arrivare ad una velocità limite (quella della luce, appunto, circa 300.000 km/s).
Se le pareti sono così ripide che sarebbe necessario, per fuggire, poniamo 400.000 km/s allora, visto che ciò non si può fare, quello che è dentro il buco nero (neppure la luce) può fuggire, e rimane confinato lì dentro.
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Dal momento che si pensa che la curvatura dello spazio può facilmente essere così grande da superare questo valore-limite (anche qui sono tutte congetture basate tipicamente su qualche decina di masse-solari, pulsar, quasar, stelle di neutroni etc.etc) ecco che si immagina che - a livello cosmico - una stella più massiccia del sole, dopo miliardi o milioni di anni a seconda di quanto è grande e di come è formata, possa "rimpicciolirsi" (qui vado sul brutale... :asd) ) così tanto da diventare così densa da curvare così tanto lo spazio da superare il limite di prima
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Il buco nero (ammesso che esista...) quindi è una c.d. singolarità, ossia qualcosa entro il quale la fisica che conosciamo non è più valida.
Caratteristica interessante del buco nero è che, essendo un oggetto denso, curva lo spazio, ma non solo in prossimità dell'orizzonte degli eventi, ma anche nelle vicinanze (come fanno i pianeti, ad esempio).
In pratica se uno passa vicino ad un buco nero viene attirato verso di esso (come capita ad es. con la terra, la luna etc).
Se si muove ad una velocità sufficiente (ed è abbastanza distante) può sfuggire (tipo uno shuttle che passa vicino alla terra, senza schiantarsi), altrimenti finisce dentro.
Una volta dentro (si suppone) non può più uscire.
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Ci sono aspetti assai interessanti, ossia l'entropia del buco nero, il discorso del raggio r etc.etc, ma lasciamo stare.
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Bene, uno si aspetterebbe che un buco nero sia una sorta di divoratore cosmico, che quindi "ingrassi" sempre, o nel caso peggiore rimanga uguale (se non ha nulla da mangiare)
In realtà anche qui si pensa (... ribadisco "si pensa"... non "si è verificato direttamente") che il buco nero, in realtà, non sia così nero.
Nel senso che la creazione di coppie di particelle virtuali, entro un tempo minuscolo (scala di planck), possa determinare una radiazione di buco nero. :?:
In altri termini: è ormai assodato che c'è un certo livello di indeterminazione nell'universo (heisenberg, etc), ossia su scale subatomiche e per periodi brevissimi non possiamo dire cosa accada.
Facciamo un'analogia: supponiamo (per semplicità) che questo tempo sia 1 secondo.
Ossia che noi possiamo osservare un evento (chessò una partita di calcio) come tanti fotogrammi ad 1 secondo l'uno dall'altro.
Supponiamo di vedere un gol-non-gol, ossia la palla che si avvicina alla linea di porta, ma non riusciamo a capire se è passata del tutto (ricordo che vediamo fotogrammi ogni secondo, quindi "distanti").
La palla è entrata, oppure no? Boh
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Passo in avanti: supponiamo che la palla, tra i due fotogrammi che possiamo vedere, si divida in due (!!!!), in pratica da una palla a scacchi bianchi e neri diventino due palle, una a scacchi bianchi, una a scacchi neri (!!!!).
Supponiamo che le due palle si "ricongiungano" PRIMA dello scadere del secondo.
Noi non potremmo accorgercene: quello che succede tra i due intervalli... può essere qualsiasi cosa...
(sì... lo so... è strano... ma è così :lol: )
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bene, coi buchi neri si fa questa congettura: supponiamo che in questi intervallini di tempi "minimi" in prossimità del bordo del buco nero si creino spontaneamente due particelle (una normale ed un'antiparticella).
Queste due particelle, in generale, si "rifonderebbero" entro il tempo minimo (come la palla di calcio), e tutto sarebbe "normale" (come fare un prelievo ed un versamento dal conto corrente della stessa cifra).
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Nel caso del buco nero (si pensa) se una di queste particelle è sfigata e si trova troppo vicino al buco nero viene "succhiata"; ma se l'altra ha culo ed è un po' più lontana può salvarsi e non ricadere dentro il buco nero.
Ossia, in pratica, qualche particella virtuale può (in teoria!) sfuggire al buco nero.
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Questa cosa è molto interessante, in quanto il buco nero ha perso un po' di massa (... sta radiando verso l'esterno).
Se prima "in banca" aveva una massa, poniamo, di 1.000.000, e le due particelle erano +1 e -1, se una "sfugge" la massa sarà 999.999.
Chiaramente portando all'estremo il ragionamento si pensa che il buco nero possa "dimagrire"... fino scomparire! (chiaramente in stramiliardi di anni)
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Poi c'è il discorso dei minibuchineri, che è un po' diverso, ma si basa sempre sui limiti di tempi e spazi che possiamo investigare.
Ossia, facendo collidere due particelle a velocità altissima, per un brevissimo tempo (alcune, si pensa) possono trasformarsi in qualcosa di "strano" di massa elevatissima (sappiamo che massa=energia*costante)
Questa massa elevatissima (per brevissimi istanti) potrebbe (sempre in teoria...) essere così densa da curvare lo spazio così tanto... da fare un minibuconero.
Questo minibuconero (secondo le leggende metropolitane cui si riferisce il testo) dovrebbe iniziare a "mangiare" le varie particelle che trova in giro, gas, aria etc, iniziando a crescere (in massa)
man mano dovrebbe sempre più "ingrassare", iniziando ad "inghiottire" sempre più materiale, fino all'intera Terra
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In realtà ciò non può accadere, per quanto ne sappiamo, in quanto il tempo a disposizione per questo teorico "buco nello spazio tempo", non è sufficiente per innescare il procedimento.
In pratica è come se per "duplicarsi" le palle dovessero impiegare 2 secondi: noi le vedremmo (con la risoluzione di 1 secondo). Eppure non le vediamo in concreto, da cui si può concludere che le palle non si bilocano.
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Vabbè, è quantomeno impreciso e brutale... ma che volete da me... sono un 15 anni che studio RG ed ancora sono :baby)
mi fai un riassunto? :rotolo)