04 febbraio 2010 - E' ormai da qualche settimana che con sempre più insistenza si parla di un interessamento del gruppo Volkswagen all'acquisto dell'Alfa Romeo. Le voci si sono rincorse con una certa frequenza tanto che a metà gennaio il quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung sosteneva che la chiusura della trattativa con Fiat sarebbe stata solo questione di settimane. Il 21 febbraio poi, un gruppo di giornalisti della rivista automobilistica tedesca Auto Bild ha visitato la fabbrica di Arese per realizzare un reportage sullo stabilimento dell'Alfa. E fino a qui sono tutti fatti noti e già scritti da molti giornali. Quello che però non è molto noto è che gli stessi giornalisti hanno anche avuto un incontro con il sindaco, come lo stesso Fornaro ha raccontato lo scorso 2 febbraio nel corso dell'incontro con i cittadini "A tu per tu - Incontri con il Sindaco".
E nel corso dell'incontro sarebbero emersi alcuni fatti interessanti. "Da quanto ho appreso dai giornalisti di Auto Bild - dice Fornaro - dell'interessamento da parte di Volkswagen all'acquisto dell'Alfa Romeo si parla molto di più in Germania piuttosto che in Italia. Volkswagen giudica l'operazione di importanza strategica, perchè l'integrazione di Alfa Romeo le permetterebbe di coprire il segmento delle auto sportive che a oggi, a differenza di altre case tedesche, le manca". Secondo quanto riferito da Fornaro i vertici Volkswagen sarebbero interessati sia al marchio che al sito produttivo: "Secondo quanto noto ai giornalisti di Auto Bild, Volkswagen porterebbe ad Arese il proprio Centro Stile, il che vorrebbe dire garantire occupazione a 400/600 persone".
"E' molto più difficile invece che il sito di Arese possa rinascere anche dal punto di vista della produzione di automobili. Ci potrebbe forse essere qualche piccola speranza per il top di gamma ma l'operazione al momento sembra poco probabile". La ragione per la quale difficilmente Volkswagen potrebbe pensare ad Arese per la produzione è legata al fatto che la casa tedesca ha appena effettuato importanti investimenti per la realizzazione di linee produttive eco-compatibili in Spagna. "La Spagna - dice Fornaro - quando si parla di investimenti è decisamente più appetibile dell'Italia. A parità di opere realizzate infatti, i costi che una società deve sostenere quando decide di investire in Italia sono più alti del 30 per cento rispetto alla Spagna. Su questo dato incide soprattutto la pressione fiscale, responsabile per il 22 per cento della differenza".
Quello dell'Alfa Romeo è un argomento che sta molto a cuore a Fornaro, che quando si tratta di commentare l'operato di Fiat al riguardo non usa certo tanti giri di parole: "Fiat ha avuto l'Alfa Romeo, intesa come contenuto e contenitore, in regalo e poi l'ha venduta. Hanno anche cercato di portarci via il museo ma hanno fallito perchè siamo riusciti a farlo dichiarare di interesse storico (leggi qui). E quindi, contro il volere di Fiat, da Arese non si muoverà né il museo ne tantomeno le auto e i cimeli in esso contenuti".