Porto il discorso su un focus un tantinello + elevato delle luci diurne.
Ad Arese rimane il call center e qualche rimasuglio di funzioni commerciali. Tutti allocati al centro tecnico che è di proprietà "altrui". I movimenti riguardo l'entità Museo fanno anche presupporre un eventuale "abbandono" del direzionale (colà distaccati ancora un manipolo di dipendenti "reduci" di una filosofia che fu). Una filosofia che Fiat ha sempre scartato ma comunque non ha volutamente cercato di reprimere (peraltro riuscendo ad annacquarla fino a percentuali di diluzione prossime al 100 per cento) ma che a sto giro appare chiaro che, per poca intelligenza o per "sbadataggine avendo in mente l'America", vedranno un sicuro dirigersi verso la cancellazione di certe cose.
L'Italia si sta svegliando, dopo che alcuni (anche noi quà) si son attaccati al cavo delle campane prima di trovarsi dianzi il fatto compiuto. Una volta tanto, ma sempre troppo tardi e soprattutto avendo delle frecce spuntate per scelte sbagliate recenti e passate.
L'Italia si sta accorgendo che dopo aver dovuto sottostare ad accordi (o specie di ricatti, a seconda dei punti di vista) del tipo "o mi sovvenzioni o mando a spasso la gente", questo giochino non funziona più. L'Italia, e questo governo perchè è lui che ha la patata bollente fra le mani, si stanno ora accorgendo che il "marziano" Marchionne, che rispetto ad altri si è impastato molto meno col ceto politico, è un manager di quelli che le trattative le fa, a modo suo, e per andare diritto al suo target.
In questo lui è moderno, tanto di cappello, ma soprattutto coerente al di la del target condivisibile o meno. "Noi" povere cassandre, di norma anche dotati di intelligenza ma considerati "marziani" perchè non abbiamo fama (altrimenti saremmo considerati geni, ed incensati come il grand visir all'epoca della fusione con Chrysler, tutti furono lieti, felici, l'italia bla bla bla), l'avevamo pensato che nel 2010 prima o poi, con poche palanche e quindi dovendo pensare al "concreto", si sarebbe giunti al punto in cui non si poteva + fare la diplomazia "alla democristiana". La Fiat paventa, il governo fa finta di non cedere, la fiat tratta, il governo cede, e la pace scoppia fino alla prossima volta.
Non è forse stato così? Credo che chi lavora lo sappia, negli ambienti lavorativi è sovente così ed anche in famiglia quando ci si incazza ma poi....
Bene. Nel 2010 si paga (perchè sempre si paga) il conto degli anni '80, di privatizzazioni (anche quella volta, i meno giovani ricordano) annunciate con grancassa, come fulgido esempio di modernità, e bla bla bla. Risultato: lì veramente gli stranieri o i privati hanno fatto i comodi loro, prendendo quello che dovevano e dopo, semmai, prendendo armi e bagagli, marchi inclusi, e via.
Si è tanto cianciato di dover privatizzare tutta e subito l'Alfa Romeo. La ford, che offriva una roba all'americana ovvero compro volta per volta (e lo stato azionista magari poteva anche vedere che l'azienda si risanava) non andava bene perchè:
1. alla Fiat non andava di avere i concorrenti stranieri come Ford (di cui temevano la guerra dei prezzi) in casa quindi non si doveva fare.
2. "la ford chiude, ridimensiona, produce altrove e chiude gli stabilimenti"..... quà ad anni di distanza, in periodi molto + di merda, si sta paventando la stessa soluzione perpetrata dalla tricolore Fiat (ah dimenticavo...... Arese è stata distrutta... per cui......). La Ford intanto è vero che si è svenata con Jaguar, è vero che non avrà rifatto le E type con gli strumenti Smiths, però quando c'è stato da non riuscire a gestirla a modo l'ha venduta, ha deciso di venderla, ha trovato il compratore, ed aveva anche stabilimenti.
Allora? Dobbiamo ringraziari i soliti soloni che invece di una gallina domani, pur non morendo di fame, preferiscono l'uovo oggi così possono spartirselo entro stasera? CHE GRAN SCHIFO.
Poi mi tocca vedere che di fronte a tale situazione, ovvero ad un rischioso disimpegno di Fiat in Italia (Termini è l'ultimo degli esempi da fare, purtuttavia è emblematico di come si voglia portare la verità dove pare: Montezemolo dichiara che dallo Stato la Fiat non ha ricevuto nulla..... e ciancia di quello stabilimento, omettendo di dire che era in compartecipazione con la Regione Sicilia e poi, solo POI, se lo sono ricomprato, la stessa Fiat che rompeva tanto le palle e le ha rotte per anni su Pomigliano e l'Alfasud).
Adesso la colpa è della crisi. La crisi non c'era quando si congelò già nel 2005 la sperimentazione in Alfa Romeo, e 159 bisognosa di tanti affinamenti giunse nei saloni come era nella pedana di Ginevra mesi prima. Ma a chi lo van raccontando, a quelli che guardano solo il GF?
Ma per cortesia......