bt":3ogeelc1 ha detto:Dal punto di vista italiano e del lavoro, che i lavoratori di FCA in Italia non abbiano più gli stessi diritti di prima lo devono in parte alle sue scelte in parte ad un nuovo ordine mondiale, che mette tutti contro tutti e che vede la politica di sinistra sempre più debole e frammentata.
quando un dipendente FCA per due anni consecutivi (a fronte di ricavi netti aumentati) riceve di bonus 1000 € lordi e il corrispondente in germania in altra azienda analoga ne prende 4mila, non penso sia un problema di "ordine mondiale". E tale bonus nel 2018 viene assorbito con la cassa integrazione estesa (in media di 4 giorni al mese) anche ai reparti non produttivi. Ricerca non se ne fa più, gli stabilimenti sono al palo da 6-7 anni (Mirafiori). Il tutto dopo aver pontificato a gennaio che si parte con l'ibrido e l'elettrico, che entro 3 anni si dismette il diesel (unico punto di forza attuale) ed entro il 2022 si occuperà pienamente la forza lavoro italiana (storia già promessa e sentita per il 2014 e 2018). Inoltre a fine anno scade il contratto collettivo che andrà ridiscusso, e chissà cosa han già pensato di proporre a scatola chiusa ai sindacati (che ormai firmano solo documenti se ne hanno intenzione altrimenti si attua tutto lo stesso). Si è azzerato il debito tagliando ai dipendenti, di investimenti si vede ben poco.