Alfa Romeo Giulia e Stelvio: il 6 e il 9 luglio produzione ferma a Cassino
La produzione di Alfa Romeo Giulia e Stelvio si fermerà assieme a quella della berlina compatta Giulietta nello stabilimento Fiat Chrysler Automobiles di Cassino il 6 e 9 luglio 2018. La notizia è stata confermata nelle scorse ore dai sindacati informati dai rappresentanti del gruppo italo americano. Tra l’altro il fermo produttivo di Giulietta sarà ancora più lungo.
Infatti la produzione della vettura oltre al 6 e al 9 luglio sarà interrotto definitivamente a partire dal 23 luglio fino al periodo di chiusura dello stabilimento per le ferie estive, che avverrà il prossimo 6 agosto. La FIOM, come sempre accade in questi casi, ha commentato negativamente la notizia affermando di avere già previsto una simile eventualità per lo stabilimento laziale di FCA.
La produzione di Alfa Romeo Giulia e Stelvio si fermerà a Cassino il 6 e il 9 luglio
La produzione di Alfa Romeo Giulia e Stelvio dunque si fermerà per qualche giorno prima delle vacanze estive. Quello che però a Cassino spaventa veramente è la situazione legata ai dazi minacciati da Donald Trump. Se davvero il Presidente americano decidesse di aumentare i dazi sulle auto importate dall’Europa fino al 20%, per lo stabilimento ciociaro di FCA ci potrebbero essere serie conseguenze.
Da qui infatti partono le Alfa Romeo Giulia e Stelvio che vengono poi vendute negli Stati Uniti. Al momento circa il 16 per cento della auto prodotte a Cassino sono destinate agli USA. Dunque in futuro i dazi potrebbero provocare una riduzione della produzione nello stabilimento di Fiat Chrysler se davvero questi finissero per incidere sulle vendite, così come temono analisti e case automobilistiche nel prevedere gli effetti di un simile provvedimento.
Preoccupano molto i dazi che Donald Trump vorrebbe applicare alle auto provenienti dall’Europa
Secondo gli analisti di Evercore Isi i dazi sulle importazioni ridurrebbero i profitti di Fca fino a 743 milioni di euro. Molti di questi soldi sarebbero persi proprio dalla riduzione delle vendite di Alfa Romeo e Maserati.Sergio Marchionne dice che i dazi non sono la fine del mondo. Il numero di Fiat Chrysler per il momento non sembra preoccupato della situazione. Presto sapremo come si evolverà la situazione che per il momento non fa dormire sonni tranquilli ai sindacati italiani.
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Saluti Max.
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