Alfa Romeo: modelli e programmi futuri. discutiamone

Parlano tanto di investire bei prodotti ma non è solo quello: investono anche nelle persone e ogni ramp ha una testa autonoma e i progettisti piu o meno liberi almeno di proporre, mentre nel nostro gruppo fa tutto capo a una testa sola
 
Unghie su superfici stridenti....
Non si deve parlare di sesso degli angeli ma si passa da un "che me ne frega dove la fanno basta che sia una valida Alfa" al voler dire che la Giulia sarà italiana.
Ora io capisco che non tutti si debba esser informati, che una propria visione per qualcuno sia difficile da cambiare ma insomma. O si argomenta e ragiona per bene o possiamo pur vivere sereni senza farlo. Adesso il pianale GM per 159.... Che è stato mollato in embrione da GM e che la Fiat si è sviluppato e industrializzato (male) da sola. Che fiducia poi nel pensare progettare e costruire da parte di chi era fallito l'altro giorno. E da chi notoriamente non fa auto di prestigio vendute come tali nel mondo. Perché a me risulta che chi vuole e puó in usa prende prodotti non usa. In Europa le auto "così di qualità' americane" le han sempre comprate quei pochi "fuori dal coro" non certo per la loro qualità superiore (ma quando mai? E stateci attenti al famoso freemont che manco frena) ma perché "strane". Ma di che stiamo parlando?
 
Mi si perdoni ma non so usare il multiquote.... devo arrangiarmi con lo scrivere in corsivo quanto volevo quotare, e normale quanto è il mio intervento.

Fin dal famoso piano industriale di Marchionne, se ve lo andate a rivedere, c'è la bandierina americana vicino alla nuova Alfa di segmento D. Dove sta la sorpresa, e la novità? Lo si sa da anni che i piani prevedono che le piccole (segmenti A e B) le pensano e producono in Italia, le grandi (D ed E) in USA, e le medie (C) un po' di qua e un po' di là.

Solo le A e le B potranno avere titolo di essere (ad ora, poi domani non si sa, la Fiat è così) implementate in Europa. Comunque con me sfondi una porta aperta, lo so e lo dico da anni.......

Dove sta la sorpresa se un gruppo italo-americano ha nelle sue auto un po' di Italia e un po' di USA? Qual è l'interesse di questa disputa? Non è meglio parlare di tecnica? Magari in Messico le assemblano meglio che a Pomigliano, e se matita e foglio di carta stanno a Detroit invece che a Torino, chi se ne frega, dal momento che non stanno più da anni né ad Arese né al Portello?

Scusa eh ma questo non interesserà a te. A me interessa, perchè abbiamo ben notato che il DOVE fai ha anche incidenza sul COME lo fai. Ciò non vale per tutti, ma parliamo di Fiat, cioè un'azienda che non ha sicuramente chissà che capitolati. Ancora con Pomigliano.... Pomigliano non era nella condizione di poter continuare (cosa che cmq in certo periodo HA FATTO, e lo si dica e lo si dia per assodato una volta per tutte) a emettere qualità. Fiat non è stata in grado di continuare a gestire la costruzione di vetture "complesse". Per complesse si intende dire che una 156, per quanto di competenza specifica dell'assemblaggio (cioè quanto puoi addebitare allo stabilimento E NON ai fornitori eccetera) è più semplice di una 147. Potenzialmente quindi, dato che ogni azione di montaggio è passibile di errore e + pezzi ci sono più hai potenzialità di pezzi fasulli, una 147 può scricchiolare di più di una 156. Se poi non allinei le presse, non cambi gli stampi, ti usciranno delle lamiere storte, fuori sagoma, dei telai invendibili (succedeva spesso) e c'è poco da rompere le palle sullo stabilimento in se e per se. Forse ci si dovrebbe armare di chiavi, pazienza e provare a fare degli allineamenti che risulteranno impossibili. Forse allora ci si metterebbe a pensare che l'operaio non ti ha centrato il portellone perchè è impossibile centrarlo. Poi magari uno riuscirebbe anche a pensare al perchè, se è il portellone storto (a seconda delle serie di prodotti c'erano difetti tutti eguali negli stampi, basta farci caso) o il telaio fuori sagoma. Di tutto questo non è imputabile chi ci lavora al pezzo, ma semmai chi non chiede l'allineamento, chi non provvede all'allineamento o chi provvede male all'allineamento delle presse. Se le matite stanno a Detroit significa che dietro alle matite ci sono delle teste, che non mi pare abbiano prodotto chissà che gran roba nè con chissà che successo. Allora il quid si sposta a pensare che forse forse dalla padella si cade nella brace. E tutto questo sotto il "cappello" di un gruppo come Fiat per il quale la qualità e il "bel fare" non sono valori aggiunti ma spreco di risorse e inutile spreco di tempo. Anzi, se per caso o per necessità tu che ami il bel fare ti trovi a libro paga, prima ti levi dai coglioni meglio è. Queste non son seghe mentali ma esperienze vissute da coloro i quali son dovuti andare altrove, dove hanno espresso la loro professionalità e passione nel lavoro. Allora se poi le auto disegnate e costruite tanto al chilo vanno bene, mi sta benissimo, ma oltre non credo si possa e debba dire alcunchè.


Alfa 159 è più americana o italiana, visto il pianale?
L'Opel Corsa con pianale Grande Punto è più americana, tedesca o italiana?
La Brera con l'Holden è australiana?
Se Alfa sarà comprata dai tedeschi, avremo Alfa più tedesche che italiane, o più italiane che tedesche?


Mi pare chiaro che 159 sia un prodotto implentato nella quasi totalità della sua vita (con ripensamenti inclusi) dalla Fiat. GM ha partecipato in modo molto blando solo nelle fasi iniziali di progetto. Quando GM si accorse che questo pianale, prima pensato per una E, poi adottato per una D inventatasi "premium" tanto per giustificare le dimensioni (la stessa balla del twinair: visto che consuma come una fogna, allora diciamo che è sportivo) era per i loro usi costoso e complesso, lo abbandonò. Fu la Fiat, anzi, la SOLA Alfa Romeo (ai tempi era AD Bandiera, e si era all'indomani delle BU di Boschetti, che funzionavano, poi resettate da Demel e chiaramente inaudite agli occhi di Marchionne) che se lo portò avanti, peraltro non potendolo fare come doveva e voleva essere fatto - impiego di leghe leggere per contenimento del peso -. Bandiera per questa macchina ci rimise il posto, basta avere un po' di memoria. Della Opel Corsa poco mi intendo e poco mi interesso, ma sarebbe come pretendere che un tedesco di Colonia rivendicasse la paternità "tedesca" della Ford Ka, che ha un pianale 500 (ergo Panda) semplicemente "venduto e pagato" a Ford e prodotta in Polonia dove, ma guardacaso, viene pure fatta la Ka (ancora per poco). La Brera è un ces.so allucinante, prima di essere italiana o australiana, ed è una vettura pensata a Torino, implementata a Torino, collaudata a Balocco, con un motore a benzina preso "per costi" paro paro da una divisione GM e che Fiat ha tentato di contrabbandare come "fortemente rivisto" in chiave Alfa e da tecnici italiani: peccato che si tratti solo di una revisione della testata, che ha il JTS, e che vale come un motore vecchio Alfa bialbero a carburatori che si pretende "rivisto ampiamente" se è nella versione a iniezione. Sta di fatto che tanto per il sottile non ci si deve andare, perchè se andiamo per il sottile (e difatti ci siamo anche andati) si riconferma nè + nè - quanto andiamo dicendo da sempre. In quanto ad Alfa tedesche, mezza "ex business unit" Alfa è oramai passata in VAG. E se devo preferire, comunque, un pianale tedesco con una vettura "made in Spain" o "made in Germany" sopra la preferisco, ma di gran lunga, a una made in USA o enginereed by Chrysler. Sia chiaro che non se ne fa un problema di mera paternità, ma di opportunità.

Chi grida allo scandalo per la Giulia americana, come se fosse una cosa negativa a prescindere, dovrebbe ricordarsi che da anni parla di Giulietta = Bravo, che è un assioma un po' diverso da Giulietta = Fiat.

Io intanto non grido a nessuno scandalo, perchè onestamente quando compero compero un prodotto fatto in un certo modo, pensato in un certo modo, e da un'azienda di un certo tipo. Un prodotto di Fiat oggi a me non interessa, ergo il problema non mi tange più di tanto. Esiste però la voglia di una certa correttezza e verità sostanziale. La vettura Giulia "americana" significa una progettazione da parte di chi, notoriamente, ha prodotto automobili ANNI LUCE diverse da quelle che sono i canoni di: qualità, classe e sportività. Punto secondo: una produzione americana significa una produzione di non eccelsa qualità. Le auto americane fan tanta scena, ma stringi stringi la sostanza è quella che è. Chi più chi meno i costruttori americani sono TUTTI così. E la Chrysler di tutti è quella che ha minor tecnologia (non a caso tempo addietro ho detto che non è che mettendo due zoppi a braccetto hai un uomo solo con ambo le gambe sane). Allora se permetti non è lo scandalo in quanto americana e basta (ce ne sarebbero pure lì) ma è il pensare a come la si vuol declinare, a come la si considera, anche stanto cosa è l'industria dell'auto americana. Non capisco poi la differenza che debba esistere fra Giulietta, Bravo, Fiat. Sempre monnezza Fiat è. La "reductio ad unum" di medievale memoria, che vedo molto necessaria per certuni che devono sentenziare una macchina con UNA parola e magari sbagliando, poco mi appartiene perchè come si vede contestualizzo e tengo conto dei vari fattori. Così come li vuoi mettere gli addendi, il risultato non cambia: la Giulietta deriva da Bravo (che è peraltro un rifacimento di Stilo neppure made in Fiat ma made Magna Steyr) e Giulietta è comunque una Fiat nella declinazione più attuale e moderna del termine fiat che significa no classe, economicità a prodursi, sinergia spiccata e non convincente, mille parole per convincere gli invorniti di una cosa che chiunque sia dotato di senno potrebbe capire da se se il prodotto lo fosse: cioè una macchina di categoria superiore. Anche se ora, come sempre, han corretto il tiro, e fra gas e "prezzo ribassato", "prezzo lancio" e via dicendo si sta appalesando la vera entità di macchina da tassinari.

Non è più interessante parlare di qualità reale delle cose invece che mettere etichette e bandierine?
Alfa 147 viene da Fiat Tipo e la sospensione anteriore che noi tutti oggi guardiamo con nostalgia fu un vero accrocchio., eppure ciò non ha impedito che 147 fosse un'auto molto ben fatta. Non è mica da dove si parte che importa, ma cosa si fa e come lo si fa.
Per la Giulietta sono partiti da una Bravo, e da cosa dovevano partire?
Per la Dart sono partiti dalla Giulietta, e da cosa dovevano partire?
Per la Giulia partiranno da Giulietta (e ci aggiungeranno la coda) o dalla Dart (e ci cambieranno la carrozzeria), e da cosa dovranno mai partire? Sarà più italiana se partiranno dalla Giulietta o più americana se partiranno dalla Dart, sarà più italiana se la disegneranno di qua o più americana se la produrranno di là, ma che ve ne frega?


Ma come vedi dietro alle bandierine ci sono delle considerazioni. Premesso che non mi pare così furbo o intelligente far progettare una macchina da un gruppo che era fallito e vendeva due macchine ogni morte di papa..... anche quà questione diciamo di "opportunità"... ma poi è l'essenza stessa dell'auto americana che è avulsa dal prodotto di classe. Pur avendo un mercato enorme, e una pluralità di modelli, e non potendo tacciare come si è fatto a vanvera di esterofilia il popolo americano, come cavolo è che quando un americano "realizzato" vuol prendere una macchina coi controcazzi, di classe etc. etc. va a comperare un prodotto che quando va male è Lexus, quando va meglio è europeo? E come è che tutta questa gran varietà di auto americane non ha sfondato nel vecchio continente? Viene mica in mente a nessuno che forse la vettura di classe (perchè di Alfa si parla, e i prezzi e il marchio vanno verso il su, mica verso il giù) non la sanno manco pensare, fare e brigare? E l'americano Marchionne ha mai pensato nessuno che proprio perchè "americano in testa" ha palesemente impoverito le qualità dei veicoli di cui delibera progetti e produzioni? La via americana al costruire automobili è qualcosa che NON VA daccordo con il costruire belle e valide automobili di classe. E non mi si citi per cortesia le supercar. Non sarà un caso che delle big three quella che è andata realmente a carte 48, lasciata marcire da tutti, che non si filava nessuno manco coi soldi della dote di Obama, è Chrysler che GUARDACASO rispetto a GM e FORD non ha nulla di "europeo"? Erano deficienti quelli di Daimler che se la sono presa, travasando loro tecnologia (che è sideralmente superiore a quella di Fiat) e poi manca poco che collassano e non han visto l'ora di restituirla al mittente? Sarà un caso che Chrysler negli anni '80 (era Iacocca) ha avuto i suoi bravi e brutti quarti d'ora quando il mercato dell'auto mondiale cominciava a tirare di nuovo dopo la crisi energetica? E da un'azienda siffatta mi si viene a dire "progetta una vettura medio alta Alfa e la produce pure" e devo pensare che la faranno come Iddio comanda?
Si cita 147. Bene, l'accrocchio intanto non a tutti era chiaro, e così come prima per 155 gli invorniti c'erano, ci son stati per la 147 e ci sono per le produzioni attuali e future. Ergo, non fanno testo. 147 era una macchina pensata da un'azienda che aveva deciso di sfruttare il marchio Alfa, che veniva da una banalizzazione allucinante (155, 145, 146) che ha reso un kaiser come venduto. E quindi ci si è mossi in una direzione non certo "eccellente" ma sicuramente in crescita. Prendendo a paragone come benchmark le vetture VAG, molto rifinite (Golf 4 valeva un'Audi) si è voluta una macchina di miglior prestanza (e rispetto a Golf 4 ci voleva poco) e con una finizione e disegno di vettura di prestigio e di classe. Tutte cose che OGGI non sono volute, pensate e ricercate come prioritarie da Fiat. Nel target identification di 147 non si trova scritto che si voleva strizzare l'occhio a chi comprava la Ford o la Opel e si vergognava di aver una macchina di marchio non prestigioso. Nel target identification di Giulia c'è scritto proprio così, ergo, ti do la Mondeo o la Insignia, ma tanto il marchio non è banale, e tu me la paghi perchè sei un cialtrone che non vuole passare per cialtrone.
Per Giulietta si è partiti da Bravo...... a me sta bene che parti pure da un carretto, ma sempre un carretto era e rimane, e non realizzerai altro che una evoluzione di un carretto. Allora poi tutte le strapalle che mi racconti del telaio nuovo (come no!), del fatto che con UN CUSCINETTO tu sostituisci il MacPherson (come no!), che il quadrilatero è inutile (e quando lanci Giulietta a Balocco fai sparire le 147 hai visto mai che i giornalisti volessero far un confronto), che vai anche a scrivere nella guida al lancio ai dealer di puntualizzare che Porsche ha il MacPherson (peccato che la trazione non sia lì dove sta il macPherson iso 128) se permetti mi fanno pure un po':
1. incazzare, perchè tiri a prendermi per il culo.
2. nella migliore delle ipotesi penso che dici fregnacce perchè sei un incompetente.
Quando poi so che per 150 euro a vettura non hai fatto le sospensioni migliori che ti devo dire, bravo? Che sei un ganzo, un grande? Uno che persegue l'implementazione, il miglioramento? L'evoluzione? Il ben fatto?
Comunque la giri si è detto, e nulla lo smentisce, che la vettura Giulia sarà una macchina che viene concettualizzata e implementata da persone NON europee, di base NON in europa, da persone che magari va a finire che fanno come la 500 Abarth messicana.... che lì lì da essere al lancio, son venuti a Torino a canossa perchè non ci sapevano tirar fuori una sega!

Sarà un'auto di un gruppo italo-americano che fa economie di scala e produce automobili, al di qua e al di là dall'oceano, con il marchio Alfa Romeo.

E infatti come si suol dire la storia si ripete. C'era anche la Horizon, così, fatta proprio dalla Chrysler (che all'epoca possedeva la Simca, che aveva un buon mercato e che è riuscita a dover regalare alla Peugeot). C'erano le Ford, la Escort a trazione anteriore era una world car. Così come world car era la Palio. Tutte robe di gran classe, come no!
 
Piccola digressione, ieri sera mentre mi recavo alla stazione per tornarmene a casa, passando davanti alla vetrina di un concessionario Alfa in primissima fila una Montreal (di una particolare tonalità di rosso) in vendita tra le varie Giulietta, Mito e le ulime 159.
Forse vista la penuria dei nuovi modelli...si riscoprono le vecchie glorie. :love)
 
Volendo fare il polemico le stesse teste "pensanti" che hanno partorito la PT Cruiser porteranno alla luce la "Giulia"...
...un pò come far uscire una bella fiorentina da un MCDonald's. Una cosa alquanto improbabile :asd)
 
Il FUSI":y7ucgw65 ha detto:
Mi si perdoni ma non so usare il multiquote.... devo arrangiarmi con lo scrivere in corsivo quanto volevo quotare, e normale quanto è il mio intervento.

Evito anche io il quote, anche perché sono passati un po' di giorni e l'argomento è forse meno "caldo".

Riassumo, e concludo per quanto mi riguarda, il concetto: tutto può essere criticabile, le ultime produzioni Fiat/Alfa soprattutto, e io sono il primo a farlo. Ma dobbiamo essere coerenti, altrimenti perdiamo in credibilità. Risalire alla genesi, nel caso di Giulietta, e criticarla definendola "Bravetta", può essere giusto o sbagliato, ma è un punto di vista. Per Giulia invece, che peraltro nemmeno ancora conosciamo, nella critica si ribalta il punto di vista e si sostiene che sarà di sicuro pessima perché "americana". Si usano così metri opposti: per Giulietta non contano gli sviluppi, buoni o cattivi che siano: conta il peccato originale della sua genesi per definirla "Bravetta". Per Giulia, invece, il contrario: non conta la genesi italiana, contano solo gli sviluppi "americani" (buoni o cattivi che siano, e in questo caso nemmeno li conosciamo, anzi nemmeno sono stati fatti) per definirla "americana".

Trovo criticabili entrambe le automobili, ma trovo schizofreniche le tue argomentazioni. Magari sbaglio io... :matto) ma la logica è importante. Altrimenti non è un forum tecnico, è bar dello sport ;) :tippen)
 
Vacci piano a parlare di schizofrenia che é una patologia seria. Qua si fan discorsi diversi e se non sei in grado di notare i punti di vista altrui e la loro fondatezza temo tu non possa permetterti di parlare in termini del genere. Mi pare che non sia la prima volta che semini epiteti, la qual cosa oramai a me scorre abbastanza addosso. Preferirei peró esser schizofrenico che cog.lione.
In merito alle vetture e all'azienda vale quanto già ampiamente detto: appare chiaro che non solo non condividi il "colore" dell'azienda che ti viene (con onestà) descritto ma ne sei fondamentalmente ignorante. Cioè non ne sai. Poi parli di schizofrenia te che vai a negare che auto:
- pensate principalmente negli usa
- pensate principalmente per il mercato usa
- pensate da gente usa
- studiate in usa
- collaudata in usa
- prodotte in America (usa o canada che sia)

Possano essere "americane". Se io son schizofrenico te soffri di dissociazione dalla realtà. Ciao nì ;)
 
anche io trovo parecchio irritante "presentare" certi termini in una discussione che dovrebbe essere portata avanti da persone mature e intelligenti. La schizofrenia è un disturbo mentale devastante, sia per chi lo subisce, sia per le persone che sono accanto.
Questa è una, ce ne sono tante altre uscite infelici.
 
Ho notato in alcuni post precedenti toni provocatori e polemici di alcuni utenti nei cntronti di altri utenti. Toni che in qualche modo possono essere anche offensivi.
Chiedo per cortesia di rimanere nel confronto con toni pacati e rispettosi gli uni degli altri, primo perchè non è consentito dal Regolamento del Virtual utilizzare toni polemici o provocatori, secondo perchè queste situazioni rischiano di creare off topic e inutili e sterili flame all'interno della discussione.
Quindi chiedo cortesemente a tutti di far rientrare il tono della discussione in limiti meno borderline. Grazie.
 
Non posso che appoggiare totalmente il pensiero di 'isauricus' :) che poi è quello che ho espresso io qualche messaggio prima. Il concetto che state esprimendo e che veramente è insostenibile, è questo: Giulietta, pur con un pianale nuovo e con passo diverso, pur con sospensioni diverse, ecc... ecc... pur con accorgimenti diversi allo sterzo, ecc... è una Bravo (poi, sono auto dello stesso gruppo è NORMALE che abbiano qualcosa in comune). Giulia o Dart (sempre che Giulia utilizzerà Dart come base) invece è una macchina totalmente americana.

Il discorso non torna. Non si possono sostenere e poi negare i concetti a piacimento, unicamente per denigrare in modo perentorio, insistente, senza critica costruttiva, da fondamentalista, qualsiasi operato di Fiat.

La cosa poi si potrebbe allargare al discorso dell'acquisto da parte di VAG. Anche qua... il pianale della Leon e la costruzione in Spagna di una futura Alfa-Romeo andrebbero bene, mentre la parentela americana (che poi vedete voi che la Dart è palesemente una Giulietta al 90% ! ) , no. È incomprensibile.

La realtà è che per Dart si può parlare di Giulietta ricarrozzata ! Il C-EVO di Giulietta è pensato fin dall'inizio per essere modulare (non così il C della Bravo). Quindi c'è più lavoro da Bravo a Giulietta che da Giulietta a Dart !

Poi si può essere d'accordo che Giulietta non sia il massimo, che poteva (con poco di più) arrivare a equiparare almeno 147/156/GT come dinamismo su strada... è anche vero che in altri particolari Giulietta è superiore a 147 e ad altre vetture sul mercato.

Però come ho scritto già diverse volte, mi farebbe piacere tornare a leggere un forum, più credibile... con critiche costruttive e meno fanatismi a senso unico, quasi vi fosse del 'personale'... :) con questo e quel dirigente di turno che puntualmente, rappresentano SEMPRE il peggiore dei mondi possibili.
 
Vediamo se a qualcuno piace il mio punto di vista:

- Giulietta è una semplice evoluzione di Bravo. Semplice perchè (al contrario di quello che era stato a suo tempo 147) non ha soluzioni tecniche degne di una premium (o semi premium) come quadrilateri, parti di telaio dedicate ecc ecc. Ossia Giulietta si concilia poco con lo spirito Alfa.

- Giulia sarà una macchina sviluppata dagli americani a partire da Giulietta, così come lo è stata la Dart. Sviluppata dagli americani secondo gusti americani, che poco si conciliano con lo spirito Alfa.


Credo che entrambe le affermazioni possano essere ritenute vere e credo che non siano in contrasto l'una con l'altra.
 
Mi chiedo da cosa venga tutto questo nervosismo.

Io ho provato a impostare la discussione su argomenti logici. La risposta sono insulti.

Eppure non mi sembrava di aver scritto chissà che.

Ci sono due affermazioni:

1) "La Giulietta è una Bravo ricarrozzata."
2) "La Giulia è un'auto totalmente americana."

Per me, sono entrambe false. Ma queste sono opinioni: uno può legittimamente ritenere vera la prima, o la seconda. Quello che secondo me è impossibile fare, è ritenerle entrambe vere. Ho provato a spiegare come mai, senza entrare nel merito ma usando esclusivamente la logica, trovo schizofrenico ritenerle entrambe vere (la parola offende? leggere al suo posto: assurdo, illogico). Ho concluso: "forse mi sbaglio".

Mi aspettavo risposte di questo tipo: "Sì, secondo me ti sbagli. Possono essere entrambe vere, per quesi motivi: ...".
Invece la risposta è stata: "sei un cog.lione".

Deduco che non ci siano argomenti migliori, ma osservo anche che la faccenda è entrata nel personale di qualcuno. E me ne chiedo i motivi.
 
Signori, pare che l'intervento di denny sia passato inosservato e la cosa non è positiva. Desidero che si torni a parlare di auto e come regolamento e buonsenso impongono, se avete dei chiarimenti da fare che essi avvengano tassativamente in privato. Si sta sviluppando un muro contro muro poco consono. Mi auguro che non si rendano necessari ulteriori interventi da parte nostra. :grazie)
 
Ti ho detto che sei ignorante peraltro spiegando (casomai ce ne fosse stato bisogno) in che senso lo intendevo. Non ti ho dato del co.glione. Se la tua logica è quella che ti porta a certe affermazioni capisco molto bene come arrivi a certe conclusioni nonostante l'argomentare esteso fatto da me da altri. E mi sgomento di come tu possa parlare di logica che chiaramente non applichi. Detto questa a me sta bene di sale. Volete rivendicare una paternità di italianità perché la volete derivata da Bravo? Accomodatevi ma è solo un punto di vista che trovo miope come trovo miope parlare di Fiat italiana, di Marchionne uber alles e tutto un pó. Dover poi leggere altre amenità come dire "la base leon in Spagna andrebbe bene" quando si è ampiamente dibattuto del "male minore" (Madonna ma i vocabolari in casa li avete?) ha dell'incredibile ed a me che la "logica" di norma viene riconosciuta fa veramente capire chi è a un semaforo e chi è qualche semaforo avanti. È il solito vecchio discorso dell'interruttore o del reostato: c'è chi "on off" o chi ha molti gradi dal tutto spento al tutto acceso. Nè più nè meno. Ah tanto per gradire sul "personale" ci si va con termini schizofrenia e adducendo scarsa logica e innocenti "ma non capisco" all'indirizzo di chi capisce (anche il punto in cui è chi non capisce) e cerca di dare elementi in più vedendoseli sputati e pisciati.
 
Per favore, spero che questo sia l'ultimo invito alla calma che ci tocca fare in questa discussione. Grazie.
 
bt":3mjtvftn ha detto:
Vediamo se a qualcuno piace il mio punto di vista:

- Giulietta è una semplice evoluzione di Bravo. Semplice perchè (al contrario di quello che era stato a suo tempo 147) non ha soluzioni tecniche degne di una premium (o semi premium) come quadrilateri, parti di telaio dedicate ecc ecc. Ossia Giulietta si concilia poco con lo spirito Alfa.

- Giulia sarà una macchina sviluppata dagli americani a partire da Giulietta, così come lo è stata la Dart. Sviluppata dagli americani secondo gusti americani, che poco si conciliano con lo spirito Alfa.


Credo che entrambe le affermazioni possano essere ritenute vere e credo che non siano in contrasto l'una con l'altra.

1. è vero, al netto della valutazione dello spirito Alfa che (volendo essere puri) non esiste da anni. Diciamo che Giulietta si discosta ancora di più, ecco, perchè la valutazione fattibile su prodotti sinergici fatti da un costruttore di gran serie (e economico) temo vada fatta su quanto "odore residuo del marchio" c'è su un prodotto. Se quindi 145 c'azzeccava poco, 156 c'azzeccava un po' di più, 147 ancora di più, mentre con Giulietta siamo tornati alle 145. La complessità di un'auto (c'è dell'hardware ma pure del software, c'è un qualcosa di oggettivo come dire "il ferro" ma anche l'interpretazione) creano un mix. I vari fattori (come la pensi, come la vuoi, cosa fai per averla così o cosà) si fondono in un prodotto solo che è l'automobile ma da appassionati e da persone che ci pensano dobbiamo essere in grado di scindere queste cose, ed anche di vedere come siano e quanto incidono. Una 147 indulgente al confort è sicuramente sempre una 147 ma diversa da quella primitiva meno indulgente. Una Giulietta pensata per essere fortemente sinergica e con poche derivazioni da un modello ammortizzato (ricordo per i fautori dell'italianità che cmq Bravo non è una macchina sviluppata da Fiat, certo la consideriamo tutti italiana ma è pur sempre un progetto di rivisitazione di Stilo commissionato all'estero) è una "entità" di un certo tipo che si può "pesare" SIA con il contrappeso di "alfità" che con il contrappeso di vettura "in quanto vettura".

2. è vero, e lo sarà ancora più distante da quanto potesse essere Giulietta. La vettura Giulietta ha dei canoni e dei valori che derivano direttamente (essendo appassionati e competenti, conoscenti delle cose lo possiamo vedere) da chi vi ha messo le mani. Non è che qualcosa nasce "per caso", e il modus operandi di chi lavora su un prodotto, la sua filosofia, i diktat che riceve, si ribaltano sul prodotto. Abbiamo notato come la linea dell'auto, per esempio, sia molto contrastata e slegata in varie parti, daltronde è partita in un modo, è andata alla Pininfarina tornandone in un altro, i designer hanno avuto delle imposizioni di stilemi, e il centro stile alla fine ha dovuto metterci una pezza per renderla un po' coerente. E' chiaro che esce una vettura disarmonica se ci lavorano tre mani diverse a tre strati diversi. Ammesso che ogni mano lavori "al meglio". Pensare una vettura alla Chrysler per me non è garanzia non solo di sportività (su questi segmenti cosa han mai espresso di sportivo?) ma neppure di auto ben fatta (gli americani la qualità europea e giapponese, che son due qualità diverse, non la conoscono). Questo si diceva. L'esperienza (chiaro se uno non ci vuol credere amen, ma sarà uno che manca di dati su cui razionalmente ragionare) ci insegna che su declinazioni sportive di prodotti o su prodotti divergenti il loro modo standard di intendere l'auto (che non è quello europeo e men che meno è quello tipico di alfa romeo) è infelice. Lo han dimostrato con Abarth. Lo dimostrano con vetture come il restyling di 300c, che è una macchina vecchia, intesa in una certa maniera (non credo che nessuno dotato di senno la definisca una vettura comparabile o superiore all'Audi A6 o alla BMW 5). Il tutto poi sotto l'egida di un gruppo che fa della "non differenziazione" una bandiera di economicità.
Credo che si capisca molto bene che il concetto è il seguente: fosse anche la stessa identica, medesima, uguale vettura, una macchina fatta da gente che era di quà, collaudata quà e con la filosofia che c'era quà porta a un certo tipo di macchina.
La stessa base implementata, pensata, sviluppata di là porta una diversa macchina. Non si tratta di "federalizzare" una vettura esistente ed europea, si tratta di progettare una vettura partendo da una certa base con canoni che gli americani hanno e che saranno magari adatti al loro mercato (dato il pregresso di Chrysler dubito che siano così adatti). Basti pensare all'Arna. Nessuno si è mai sognato di dire che fosse una vettura "tutta Alfa Romeo" anche perchè era un pianale Nissan con un ponte Nissan, una carrozzeria e un interno Nissan col volante dell'Alfasud, l'avantreno della 33 e il motore dell'Alfasud. Ma ci crediamo che quella macchina messa a punto dall'Alfa Romeo andasse come la omologa Nissan? Non ci andava per niente al mondo, così come le Dauphine costruite dall'Alfa si ribaltavano meno (per via di piccole modifiche) della omologa della Renault. Ecco dove sta l'accusa di "americanità" della prossima vettura di segmento D a marchio Alfa Romeo.
Se mi dite cose c'è di non logico ve ne sarei grato.
 
bt":375u41fc ha detto:
Vediamo se a qualcuno piace il mio punto di vista:

- Giulietta è una semplice evoluzione di Bravo. Semplice perchè (al contrario di quello che era stato a suo tempo 147) non ha soluzioni tecniche degne di una premium (o semi premium) come quadrilateri, parti di telaio dedicate ecc ecc. Ossia Giulietta si concilia poco con lo spirito Alfa.

- Giulia sarà una macchina sviluppata dagli americani a partire da Giulietta, così come lo è stata la Dart. Sviluppata dagli americani secondo gusti americani, che poco si conciliano con lo spirito Alfa.

Credo che entrambe le affermazioni possano essere ritenute vere e credo che non siano in contrasto l'una con l'altra.

Su Giulietta si è già discusso molto: che si concili poco con lo spirito Alfa è abbastanza condiviso da tutti, che lo "spirito Alfa" possa esistere nel 2012 come nel 1960, e come possa essere declinato oggi, è un argomento molto più dibattuto. Di sicuro Bravo è una Stilo ricarrozzata, di sicuro Giulietta ha un pianale diverso, per la cui progettazione sono partiti da quello di Stilo/Bravo come per 147 sono partiti da quello di Tipo. Se per 147 nessuno ha mai parlato di "Tipetta", e per Giulietta alcuni (soprattutto su questo forum) hanno parlato di "Bravetta", è perché le differenziazioni sono state più limitate, e questo è innegabile. Se in termini assoluti il prodotto non è eccelso, e sia particolarmente deludente in un forum nato con 147, è da valutare, relativamente alla concorrenza, se il prodotto sia comunque concorrenziale. Per chi non si vuole omologare a Golf, ed escludendo le premium con cui Giulietta non ambisce a confrontarsi neanche per fascia di prezzo da cui è lontanissima, mi pare sia altrettanto innegabile che oggi Giulietta sia la segmento C "meno peggio" del mercato, ed è per questo che alla fine molti Alfisti, e soprattutto non, la premiano nei dati di vendita, magari turandosi il naso. E' chiaro che gli "Alfisti duri e puri" la dipingeranno sempre come una schifezza immonda, ma il mercato è un tantino più complicato e per ora li smentisce, se in Italia Giulietta vende il triplo di Bravo pur essendo secondo molti qui dentro la stessa macchina e costando il 50% in più.

Su Giulia penso che la cosa più razionale da fare sia sospendere il giudizio. Gli americani sono capacissimi di fare cose buone e cattive, cose anche europee nell'accezione positiva che noi diamo a questo termine, che poi sempre positivo non è. Al di là della produzione in America (non necessariamente USA) che è assodata sin dal piano industriale di un paio di anni fa, e che dopo lustri di Pomigliano potrebbe addirittura essere un salto di qualità almeno negli assemblaggi (mi si dirà che Pomigliano c'entra poco e c'entrava molto Fiat: bene, Chrysler ha sempre assemblato meglio di Fiat).

Non credo che OGGI possiamo essere in grado di giudicare Giulia, di cui neanche sappiamo se sarà una Giulietta con la coda - quindi, con pochissimo di americano - o una Dart ricarrozzata; né, a maggior ragione e per questi motivi, trovo sensato usare l'argomento "americano" per arrivare a conclusioni tranchant.

Ringrazio bt per aver riportato la discussione in tema :celebrate)
 
i bei ragionamenti del Fusi (non me ne volere) lasciano il tempo che trovano perche' il mercato non e' fatto di "Fusi"..... ne di appassionati tanto competenti da argomentare di pianali sospensioni motori, e tutto il resto...
Forse tutto e' piu' semplice= macchina bella , consuma poco, prestazioni brillanti.... basta poco che c'e' vo'!

15.000 l' eulo complale Alfa Lomeo..... Julia ! :ubriachi)


la ragione e' di chi vende/vendera' .... pure fumo... basta che venda....

adesso c'e' molto fumo su tutto.... magari andra' via bene sto fumo.... altrimenti sara' la rovina per Sfiat.
 
Il FUSI":1oyrhzn0 ha detto:
La Brera è un ces.so allucinante

Mi sembra un'affermazione un po' forte... Ho una 1750tbi nel box e la trovo molto valida sia da ferma sia quand'è in moto.

Nonostante questa ed altre cadute di stile nei vari post, rispetto le opinioni di un appassionato Alfista.

Considerata la competenza tecnica dell'automobilista medio nel 2012, tutti questi bei discorsi di pianali, gruppi sospensivi...

I numeri di vendita di MiTo e Giulietta danno senz'altro ragione a Marchionne.

Oggi fare il processo alla Giulia che verrà (e nessuno sa come veramente sarà) mi sembra prematuro e inutile.
 
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