overboost20v":jdl0gibs ha detto:vorrei fare una domanda a Fusi,niente di polemico...solo una domanda.
dici che la 500 o Panda non sono italiane,sebbene Fiat perchè prodotte in Polonia....quindi la mia domanda è: di che nazione reputi ad esempio la Yaris o la Civic vendute in europa?
Guarda che quel "500 e Panda" non sono italiane non lo devi prendere pari pari e parola per parola.... si parlava di una "italianità" della Fiat (almeno io l'ho capita così) nel senso della ricaduta "socio-economico" italiana che Fiat poteva avere o che secondo certuni sicuramente ha.
Allora ho detto "bene, ma la azienda che era con sede in Italia - Fiat Auto - produce altrove, per cui tutta sta ricaduta "italiana" di quei prodotti non ce la vedo, non certo come se gli stessi fossero prodotti in Italia per davvero".
Daltronde non fu forse aprendo uno stabilimento in Inghilterra che Nissan, dopo averci provato con l'Alfa e l'Arna, aggirò il contingentamento? La Bluebird era considerata "inglese".... così come la Micra, per la legislazione. Che poi la casa fosse giapponese e che "mentalmente" la si considerasse giapponese non lo nego mica. Che gli introiti andassero ad una casa giapponese nessuno lo nega..... ma di sicuro non andavano solo in Giappone. O no?
La C5 e via discorrendo.... la Citroen sta dimostrando che facendo delle buone (e anche belle) vetture si affranca da un'immagine che si era persa per la strada a partire dagli anni '80. Che una ammiraglia Citroen fosse qualcosa di "pregio", magari una scelta sempre originale ma mai da farsi ridere dietro, non succedeva dai tempi della CX.... hanno lavorato.
E hanno lavorato bene. Ma hanno fatto IL PRODOTTO non l'aria fritta.
Pochi discorsi: soprattutto quando c'è contrazione e crisi, il cliente che spende forte (e la stessa cifra può essere forte oggi, e meno forte domani se prendo il doppio di stipendio) va su un bene che lo "tranquillizza di aver fatto una ottima scelta". O comunque una scelta intelligente. Quando le vacche sono grasse allora magari uno "prova", compra il bene "nuovo e strano".... questo non accade quando si deve stare molto attenti a quel che si spende. "Centrare" un'automobile non è mica facile eh..... hai voglia di far una bella bagagliera, è UN aspetto. Ce ne sono millemila altri, a partire dalla coerenza con il nome che ti porti, con la richiesta economica che chiedi e via dicendo.
Il fatto che viene citato manco fosse da insegnare all'Università, e cioè la Exeo, è stato già spiegato, e ripeterlo ogni qual volta pare non aver altre frecce all'arco. Seat non rappresenta nulla sul segmento della Exeo. Non si aspetta, il cliente Seat o chi si orienta a Seat, una macchina di quel genere, soprattutto in Italia. Anche perchè Seat è stata gestita con vision troppo diverse, il cliente è disorientato. E Seat vende comunque 400.000 vetture l'anno, non proprio noccioline.... Per cui l'orientamento a Seat non verte sul segmento D, ma altrove. Il prodotto ad ogni modo non è per nulla da buttare nel cesso. Quando era marchiata Audi evidentemente soddisfaceva la richiesta di Audi, ma uno che comprava un'Audi A4 non è che da domani va in Seat e si compera la Exeo. Il ragionamento che non vedo come non si possa capire è che c'è gente la quale spende serenamente dai 30k in su per un'Audi di categoria della A4 se l'auto è valida. Se non è valida, la lascia lì. L'immagine conta, questo lo sanno tutti. Ma la devi alimentare con coerenza, con prodotti coerenti e validi alla bisogna, ed è quà che sta il fallimento della gestione Fiat sui marchi di prestigio.
Che poi chiaramente stiamo parlando di vetture di prestigio, premium, chiamatele come volete. Il resto è un gradino sotto, Exeo compresa, e non fa "scuola".
E da che mondo è mondo sarà sempre + appetibile, in questa nazione, la GPunto full optional che non la Bravo base a parità di prezzo.
Ma se ti orienti in quell'olimpo di coloro i quali "ci tengono, e possono spendere", ci devi entrare avendo le carte in regola. La Fiat queste carte non le ha, lo dimostra da decenni col suo modo da gambero di fare un passo avanti, due indietro, due avanti, uno indietro.
Se vogliamo analizzare poi la logica, quella giusta e quella sbagliata, che sta dietro a successi ed errori la possiamo riassumere così: vi è chi cerca di imporre un prodotto pensando alle proprie esigenze di costruttore o fisime mentali e poi vuol convincere il cliente che esso sia valido per lui, e quelli che fanno un prodotto orientato verso le richieste del cliente, trasmettendogli evoluzione e quindi imponendo la presenza del modello stesso, della serie di modelli via via succedutisi, andando a costituire quasi una "istituzione" del modello.
Nel primo gruppo, ed AL NETTO di quanto un prodotto fosse comunque valido di suo come automobile che funziona, è sicura, etc. etc., possiamo mettere parecchi prodotti Fiat (la Stilo, la 155, la Marea, la 159, la Thesis, e via via scemando verso la fine del gruppo anche Mito, Giulietta, Croma - + che altro per come è stata gestita- e Delta) ed anche se volete la già citata Exeo, la Audi A2, vetture che guardacaso non han avuto successi planetari).
Nel secondo gruppo ci mettiamo le BMW berline (tutte, perchè son tutte una istituzione oramai), le Audi di segmento C, D, E, qualche Mercedes, la Golf - che ha incassato anche degli errori giganteschi fatti su questo modello -, parecchie Citroen, parecchie coreane, le Fiat Punto, Panda, 500, per molti versi pure la Bravo, per molti aspetti la 156, 147 e GT dell'Alfa - quest'ultima è andata scemando per una gestione fallimentare del prodotto), la Mini.
E stiamo parlando solo di modelli. Se poi apriamo anche la questione "rete/casa/assistenza" non finiamo +.