Non sarei (purtroppo) così ottimista, almeno nel breve periodo.
I programmi sono fumosi fino a un certo punto: quelle che son le linee guida si sanno, andrà visto come sarà o meno approvato, ma data l'entità dei progetti non mi stupirei se ne venissimo a conoscenza solo "verso la fine" e senza neppure la dovizia di particolari usuale su progetti realizzati quà.
Perchè comunque si parla di vetture dal 2013 in avanti, che o saranno rebadge, o condivideranno pianali "adattati" Chrysler già esistenti, o saranno pianali nuovi ma "pro america" (cioè per far esempio, una segmento D da 4.80 mt.).
Son cose che, gestite come si può ben immaginare, è vero che non richiedono chissà che rilevanza del marchio Alfa(= se c'è o non c'è cambia poco), ma è anche vero che non richiedono chissà che impegno.
Temo che quindi da parte Fiat si stia cercando di galleggiare, produrre qualcosa di poco impegnativo (e ce ne rendiamo già conto) pur mantenendo il marchio Alfa e sfruttarne il residuo magnetismo spendendo due lire, ma soprattutto evitare di lasciare un marchio come questo "per la strada". Non mi stupirei inoltre, dato che il denaro (avulso dal contesto) è quanto interessa ai vertici, SE in periodo pre scadenza stock options il mercato azionario si mettesse in testa che la Fiat sta meglio senza Alfa (e quindi una cessione del marchio facesse bene al titolo), ecco in quel caso per riscuotere il massimo possibile dalle stock il marchio venisse ceduto incassando liquidi (l'azienda) e liquidi i detentori di stock options (leggasi Marchionne).
VAG dal canto suo si sta approviggionando di persone valide (le scarse rimangono dove sono), sia quelle note sia quelle meno note, peraltro offrendo il minimo sindacale (cosa che in Fiat non succedeva) a persone dotate di una certa professionalità. A sfilare via da Fiat oggi una persona valida non ci vuole proprio niente: basta offrirgli uno stipendio buono (diciamo tre volte quello della Fiat), delle vetture aziendali (senza che se le comperino), ma soprattutto la certezza di apprezzare il loro lavoro e la loro testa, peraltro dando seguito alle idee anche se non dovessero raggiungere la produzione.
In una sola parola, UN LAVORO NORMALE in un ambiente di lavoro non meschino e normale.
E questo approvvigionamento non è che serva solo in ottica Alfa, intanto le persone sono valide a prescindere. In ottica Alfa di sicuro si sta facendo una manovra "a tenaglia" prendendo la gente, prendendo un marchio come Giugiaro, e senza oramai far segreto di volere Alfa nel gruppo VAG.
Più si va avanti, più la Fiat fa l'ennesima figura da cioccolataio incaponendosi a tenere un marchio che non ha saputo, non sa e non saprà gestire manco lontanamente. Possono quanto vogliono sminuire e impoverire il prodotto, con Mito, Giuliette e similmondeo da dare a chi "vuol farsi + grosso di quel che è ma sarebbe cliente da Insignia" (la filosofiat di giulia è quella), ma non potranno mai fare nulla di buono......