secci":k21tl40n ha detto:
in generale, ritengo che le auto e le vetture (tutte) siano care, troppo care, stop ... in tal senso, speravo che la crisi potesse ridimensionare questa anomalia che ha eguali sul mercato solo per certi e particolarissimi prodotti (es. vestiti di marca ecc.) ... per tutti gli altri prodotto o servizi, se non hai un buon rapporto qualità prezzo, non c'è storia, non vendi e stop .. peccato, ritengo sia stata una occasione persa per tutti (produttori, venditori e consumatori)
non ho idea di quale sia l'ideale del compratore alfa per gli attuali dirigenti o per quelli che verranno
non saprei neanche se possa essere raggiungibile il traguardo dei pochi clienti di nicchia (pochi ma buoni e sicuri), fedeli e disposti (anche a prescindere dal prodotto) a sborsare cifre da auto tedesche per avere un'alfa
idem, non avrei idea se io potrei essere il non cliente ideale o il cliente ideale (che paga in contanti, che permette di farsi prendere in tutti modi, che sia fatto di tutto sulla propria vettura, che tollera fermi in marcia, 150 giorni di fermo auto, 8.000€ di interventi in garanzia e quasi 7.000 euro di spese da rifondere al concessionario)
in ogni caso, io personalmente, non avrei alcun problema a ritornare su alfa, soprattuto qualora quest'ultima comprenda anche un secondo la situazione vissuta
Sono daccordo sul fatto che le auto costino troppo, ma ricordo che mio padre ancora lucido mi diceva, a proposito della benzina, "non è che le auto consumino, è che la benzina costa troppo" e io replicavo con un "certo se invece di un milione e mezzo di stipendio ne prendi tre la benzina ti pare costare di meno" (credo si sia capito il senso della storiella).
In realtà vedi.... da quello che è la mia percezione di chi è stato vicino, o a volte anche "dentro", l'azienda, è che si sia oramai istituzionalizzata l'idea che tanto chi compra la concorrenza blasonata è un ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso!, che strapaga roba giusto per l'immagine, immagine che "cade da Marte" e non ha alcun fondamento oggettivo su prodotto e servizio. Questo credo è stato molto percepibile a metà della prima decade del 2000 (ed è stato uno dei motivi dell'insuccesso commerciale iniziale, per via del posizionamento prezzo, della 159 e ancora prima della 147 restyling prima degli arricchimenti e posizionamenti del 2005).
Non solo: maggiore è il prezzo "relativo" (alla media del segmento, ai competitor più blasonati), più (secondo loro) la gente crede che "costa d+ quindi vale d+".
Tutto questo non ha un radicamento reale sostanzioso. Perchè se è vero che quando hai tanti soldi in tasca ti viene da essere meno "pignolo" e meno "valutatore del value for money", è anche vero che la clientela non è così sprovveduta, sa benissimo (e lo sa meglio che alla Fiat) cosa sia di moda cosa no, come si crei la moda, ed anche cosa "valga la pena di comprare e a quanto". Nei periodi di "magra", la cosa si acquisce.
Il concetto che in Fiat han come credo, e che difatti han realizzato oggettivamente (Giulietta è, e i project manager in sincerità lo dicono, una macchina realizzata al risparmio ma che quando guardi i listini tanto tirata dietro non è), non ha quindi un fondamento reale che gli da la patente di "è vero". Ma diventa "vero" perchè a loro SERVE.
Ecco il quid..... a Fiat serve dare delle macchine di scarso valore oggettivo "puro" a un prezzo elevato, convinti che la concorrenza faccia solo che questo, ovvero che per far un esempio forte giusto per capire BMW vende le sue serie 1 a 35k euro pur essendo vetture "inferiori" (sic) alla loro Bravetta.
Con questo, secondo loro, tornano competitivi. Per far ciò, in passato, si è utilizzato fin troppo (al limite dell'esaurimento e del "ma che palle") tutto un bagaglio storico o di immagine (leggasi 8c, messa in ogni dove). L'esperienza insegna che in realtà quel che PAGA come "immagine solida di azienda" e quindi anche quel che pretende di fare Fiat, è una continuità di azioni e di "senso di miglioramento" del prodotto, che non deve venir decantato dalle loro cartelle stampa o da compiacenti (o inesperti) giornalisti, bensì dal cliente che analizza il prodotto e usa il servizio.
Se quindi io non corro + da un lato sfrutto il fatto che "correvo" (ma io devo vendere auto di oggi, ok che correvo va bene, ma se non corro + e dico che non me ne frega + questo fatto che correvo risulta essere un imbarazzante paragone che rende evidente il mio abbassamento di livello odierno).
Per certi punti di vista, la tattica Wester non è sbagliata, chiaramente se la pensiamo relativa a un costruttore generalista che non deve vantare un palmares passato, filosofico e di successi, come Alfa.
Applicato ad Alfa, pare una squallida e infantile ricerca di quadratura del cerchio.
Alfa si è potuta già permettere in passato dei bruschi cali di qualità e di prodotto, dei quali comunque via via ha risentito. Perchè? Perchè a suon di cali, ti perdi l'immagine e ti collochi + in basso.
Adesso quel "basso" viene istituzionalizzato, diventa il target di riferimento di fatto "tradendo" quello che l'immaginario collettivo si aspetta da Alfa. E senza dare il "minimo sindacale" in modo convincente. In questa ottica certo che è comodo e conveniente dire "basta stronzate come Nuvolari" e "mi son rotto il c.... di questi quattro alfisti nostalgici"..... tuttavia l'Alfa senza l'essenza di quel Nuvolari e senza l'essere convincente per quei quattro ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso! di alfisti nostalgici (quattro, poi....) RENDE?
Il divario fra "abbassare" e "distruggere" è molto labile..... sentendo le parole di Wester a proposito di Abarth etc mi faccio l'idea di uno che le spara grosse e in modo sereno, risultando convincente per coloro i quali non son così smaliziati e si fidano delle cose che cmq dice uno "per la posizione che ha".
Ma questa gente è quella che OGGI paga un plusvalore di un certo tipo? Questa gente oggi è tanta? Se è così tanta, come è che Fiat ha sempre cercato di fare sto giochino di quadrare un cerchio per me eticamente rivoltante e aziendalmente impossibile e sbagliato, senza riuscirsi, mentre i concorrenti "percepiti" di Alfa han agito in modo diverso e loro stan a galla mentre Fiat con Alfa è sempre un sentiero di guerra?
Se certe strategie già avvenute in passato (l'impoverimento intrinseco del prodotto mica lo inventa Wester, prima di lui parecchi altri ci han provato) non han risultato per Alfa oggi perchè dovrebbero risultare? Forse perchè si pensa di raccattare i "divenuti poveri" che non potendo acquistare BMW si buttano su un marchio che volutamente si sta rendendo generalista? Ma cioè ma dico.....
Non confondiamo la ricerca dell'economia su un prodotto di prestigio con la voglia di dare una parvenza di prestigio a una roba economica.....
P.S.: che poi "fanculo Nuvolari"......... e poi si mettono a fare i ganzi sulle vetture storiche. Facendo dei danni.
O Wester, ma divertiti coi cinquini dei marmittari, vah, e rimanici.........