Alfa Romeo: modelli e programmi futuri. discutiamone

maxchan147":2hxzf5yu ha detto:
Quindi se iltuo datore di lavoro è "il diavolo" tu sei autorizzato a lavorare demmerda?


di sicuro no, ma se le condizioni restano tali, o meglio peggiorano di tempo in tempo,credo che inevitabilmente subentri il fattore limite della pazienza, e successivamente le rivolte, casi entrambi già sorti.
 
yugs":2kbt6j2u ha detto:
Sul Portello: è una vita che non ci costruivano, non era logisticamente più accettabile come location industriale vista l'espansione cittadina. Esempio analogo il Lingotto, ove però tra Fiat che ha mantenuto i suoi uffici e vari investimenti ne han fatto un centro commerciale/fiera eventi, almeno l'edificio è rimasto. (poi già era sede del salone dell'auto di Torino fino al termine di quella manifestazione ultradecennale).

naturalmente era impensabile mantenerlo come produzione ma gli uffici, una rappresentanza... guarda mi sarei accontentato avessero mantenuto il portone di ingresso, non è che ci volesse poi molto.
 
ratatuia":8o8yp3mt ha detto:
yugs":8o8yp3mt ha detto:
Sul Portello: è una vita che non ci costruivano, non era logisticamente più accettabile come location industriale vista l'espansione cittadina. Esempio analogo il Lingotto, ove però tra Fiat che ha mantenuto i suoi uffici e vari investimenti ne han fatto un centro commerciale/fiera eventi, almeno l'edificio è rimasto. (poi già era sede del salone dell'auto di Torino fino al termine di quella manifestazione ultradecennale).

naturalmente era impensabile mantenerlo come produzione ma gli uffici, una rappresentanza... guarda mi sarei accontentato avessero mantenuto il portone di ingresso, non è che ci volesse poi molto.
Quoto.
E che lo avessero svuotato prima di demolirlo, visto che all'interno lessi che vi era di tutto (materiale ed inedito a livello di prototipi, motori, maquette e altro; interessantissimo per il museo Alfa, ma anche da vendere ai collezionisti e quindi farci dei soldi): invece fu demolito e buttato via tutto a quanto pare (anche se spero di aver letto male e di essermi sbagliato). :sic) :sic) :sic) :sic)
http://www.motorbox.com/Auto/Magazine/C ... /2785.html
 
ratatuia":2769kvy9 ha detto:
yugs":2769kvy9 ha detto:
Sul Portello: è una vita che non ci costruivano, non era logisticamente più accettabile come location industriale vista l'espansione cittadina. Esempio analogo il Lingotto, ove però tra Fiat che ha mantenuto i suoi uffici e vari investimenti ne han fatto un centro commerciale/fiera eventi, almeno l'edificio è rimasto. (poi già era sede del salone dell'auto di Torino fino al termine di quella manifestazione ultradecennale).

naturalmente era impensabile mantenerlo come produzione ma gli uffici, una rappresentanza... guarda mi sarei accontentato avessero mantenuto il portone di ingresso, non è che ci volesse poi molto.

Quotissimo. Avrebbe (a mio parere) valorizzato tutta l'area circostante.
 
già, chissà quanta roba interessante, mi son sempre chiesto se la leggenda delle stanze murate fosse vera, forse forse il fusi mi può correre in aiuto. :sgrat)
 
maxchan147":100f7qtt ha detto:
Quindi se iltuo datore di lavoro è "il diavolo" tu sei autorizzato a lavorare demmerda?

Non credo che chiunque di noi lavori si trovi nel "bengodi" dove tutto è straorganizzato e dove tutto funziona al meglio.
Non parlo solo di "clima" ma anche proprio di gestione del lavoro.
Se in un ambiente di lavoro già il mio direttore o chi altro NON ha a cuore la qualità del bene o del servizio da me prodotto/erogato è chiaro che solo il mio amor proprio mi spinge a farlo bene. Fino a che comunque mi viene permesso di farlo, e non è così scontato o sottinteso.
Perchè sovente ci son critiche sul "ma sei fin troppo preciso" oppure "spieghi anche troppo alla gente"...... cioè non crediamoci che sia tutto rose e fiori, come "da manuale" o che nei posti di lavoro la qualità e la dedizione vengano, nel caso, solo che lodati e messi a termine di paragone.
Ho un collega con una maggiore anzianità di servizio della mia, che lavora in modo molto diverso.... state pur certi che i cazziatoni arrivano a me che NON mi faccio intere mattinate a seguire la mia carriera politica, che NON sto mezzora a parlare con amici che arrivano.....
In compenso mi arrivano quelli relativi a "stai su internet" in tempi morti come è ad esempio adesso. Hai voglia tu di aver dentro di te l'amor proprio di lavorare bene, di non apparire uno che si fa i fatti suoi parlando dei cazzi propri al telefono o con gente quà dentro modello "sala biliardi"...
A quel punto ti viene per forza di cose da pensare che tanto, ai piani alti, va bene anche così, che intendono il servizio erogato bene o male come "fa lo stesso".....
C'è chi si regola di conseguenza, c'è chi mantiene per amor proprio e sua etica un certo comportamento.
Ma di sicuro non si può dire che la dirigenza imposti il lavoro secondo una certa ottica. E lo vediamo dal prodotto e suo trattamento. Certe vetture andrebbero SCARTATE. Se non le scarto, e le metto in vendita, e poi cmq tiro a non accomodarle perchè "son tutte così" oppure "ma lei è pignolo" c'è poco da girarci intorno: significa che ti sta bene avere una filiera di un certo genere.
Non dimentichiamoci che Pomigliano non viene CANCELLATA per scarsa qualità a favore di un nuovo plesso o via discorrendo. Il discorso qualità non c'entra una miseria. Le Panda eventualmente là costruite potranno essere fatte più o meno bene a seconda di una moltitudine di fattori anche avulsi dalla maestranza. Non mi pare, poi, che i prodotti espressi da altri stabilimenti siano esenti totalmente da difetti. Le Mito rosse che si sverniciano non le fanno a Pomigliano, sì come le Gpunto eventualmente con disallineamenti escono da altrove. Pomigliano ha sofferto, negli ultimi tempi, di un abbassamento di qualità sensibile e forte, nessuno lo mette in dubbio, ma gli è stato anche permesso o no?
 
ratatuia":2lbam6qj ha detto:
già, chissà quanta roba interessante, mi son sempre chiesto se la leggenda delle stanze murate fosse vera, forse forse il fusi mi può correre in aiuto. :sgrat)
La leggenda delle stanze murate? :sgrat) :sgrat) :sgrat) :sgrat)
Questa cosa non la conosco.
 
ratatuia":32m9zuv8 ha detto:
già, chissà quanta roba interessante, mi son sempre chiesto se la leggenda delle stanze murate fosse vera, forse forse il fusi mi può correre in aiuto. :sgrat)

Siamo un po' OT ......
Comunque, di Portello purtroppo so poco, perchè come scrissi nelle pagine del mio sito a suo tempo (oramai abbandonato come il Portello), son arrivato tardi, quando ero "grande" io e potevo muovermi il Portello era già che mezzo andato.
Di sicuro c'è molta leggenda. Altrettanto di sicuro le cose c'erano ancora, eccome. Ma già nei primi anni '90 alcuni appassionati andarono a "far pulizia".
C'è un bel libro, di cui conosco l'autore, che reca molte fotografie di come era Portello quando entrò lui. Peraltro, a quanto ne so, la nuova proprietà faceva entrare sovente e credo abbia ceduto un po' di (notare le virgolette) "rumenta" non so se a pagamento o a titolo gratuito.
Quando entrai io, facendo istanza alla proprietà, in piedi c'era poco e di cose interessanti praticamente niente.
Presi un cartello metallico sicuramente posto nei padiglioni, che purtroppo non ho + avendolo lasciato nel box di un ex amico con cui non ho + contatti.
E' comunque chiaro che quando uscì l'articolo di Motorbox la situazione non era quella intuibile dal corredo fotografico...... i motori Alfasud o sei cilindri sui banchi eran belli che spariti, sì come le varie maquette anche di 164. Gli ultimi padiglioni che io vidi in piedi, e che visitai (confesso che con amici una mattina alle cinque ci introducemmo nel sito, successivamente poi io entrai "dal cancello principale" avendo fatto richiesta alla Nuova Portello), erano la fonderia e il palazzo delle esperienze, compresa la mensa che dava su Via Traiano.
I padiglioni erano comunque vuoti.
 
Ah quindi tutto quel materiale si è salvato, da quello che ho capito dalle tue parole? Meno male. :)

Dall'articolo di Motorbox avevo inteso male e intuito che fosse andato tutto perduto.
 
Il FUSI":3f8ynixh ha detto:
maxchan147":3f8ynixh ha detto:
Quindi se iltuo datore di lavoro è "il diavolo" tu sei autorizzato a lavorare demmerda?

cut

Ammettiamo i limiti della dirigenza e compagnia cantante. Cosa che io davo per scontata, stante come ho posto la domanda.

Quindi la tua risposta è si?

Nota bene: "sei autorizzato" non implica che tu (tu generico, non tu L.O.) poi lo faccia, eh.
 
DevilBoss86":67sy9k53 ha detto:
alcune vicende e nozioni sulla gestione che va avanti da tempo
inoltre ci son persone che lavorano 2 giorni e mezzo alla settimana.

non conosco la realtà interna quella fabbrica, non avendoci lavorato
non conosco la realtà sindacale della fabbrica, non essendoci entrato in contatto
non conosco i dati (di investimento, produttivi, di bilancio ecc) di casa madre circa quella fabbrica, non potendoli avere a disposizione
ritengo che di quanto si legga, ci si ben poco da fidarsi, quantomeno qualora non venissere cercato il proprio partito già preso (es. se volessi leggere alcune cose, difficlmente le troverei su alcuni quotidiani...se volessi farmi una mezza (ma mezza) idea su una situazione dovrei leggere almeno 4 quotidiano diversi, di altrettanti schieramenti)

difficile esprimere una opionione, quindi, spannometricamente, ritengo che quanto hai osservato sia un risvolto della medesima medaglia
come immagino essere in certe realtà, ci sono lavoratori e lavoratori, sindacalisti e sindacalisti, imprenditori e imprenditori

posso capire il lavoratore che si sente preso in giro dal vicino che percepisce ugualmente senza fare nulla dal mattino alla sera
posso capire il cassaintegrato che retributio da anni a zero ore lavorate non intende ritornare a lavorare per 300,00€ in più
posso capire il sindacalista che sempre presente in luogo si impegna per i -reali- problemi dei lavoratori, senza cercare il solo rumore
posso capire il sindacalista che magari mai in luogo cerca il clamore del caso limite estremizzato a disfesa dell'indifendibile, tralasciando il resto
posso capire l'imprenditore che in certi contesti vorrebbe tornare all'epoca dei licenziamenti in tronco perchè "oggi ho le scatole girate"
posso capire l'imprenditore che cerca di portare a casa la pagnotta per se e per le famiglie dei suoi dipendenti

in generale, cercare di cambiare certe mentalità e meccanismi ormai consolidati è sempre molto difficile, in italia mi sembra sia ancora più difficile (appena pensi, non dico proponi, pensi di modificare qualcosa, ecco la manifestazione pronta e i contestatori sugli intenti)

forse la situazione di pomigliano è presa come spunto per un certo cambiamento del contesto di cui sopra, probabilmente (a torto o ragione) con forzature da una parte e dall'altra, e soprattutto con la consapevolezza di non avere -più- molti margini ed alternative e di dovere trovare una mediazione possibile che sia frutto non tanto delle contrapposte posizioni, ma dei reali interessi delle parti (alias mediazione)
 
denny1977":2euxppxp ha detto:
Ah quindi tutto quel materiale si è salvato, da quello che ho capito dalle tue parole? Meno male. :)

Dall'articolo di Motorbox avevo inteso male e intuito che fosse andato tutto perduto.

Da quel che ricordo, alcune cose vennero donate a istituti professionali di Milano. Altre cose invece non le volle nessuno, esempio credo che alcune maquette di polistirolo siano andate macinate insieme ai palazzi. I cui residui han formato le collinette ora visibili nella zona.
Altre cose invece, a pagamento o in modo meno "lindo", son comunque state portate via. Ti posso dire che quando andai io, subito prima dell'effettiva "finale" demolizione, dentro di roba interessante non ce ne era, anche perchè altrimenti me la sarei spolverata via.
 
maxchan147":1z9smaus ha detto:
Nota bene: "sei autorizzato" non implica che tu (tu generico, non tu L.O.) poi lo faccia, eh.

PER ME autorizzato ha un significato preciso: ovvero IO + alto in grado ti AUTORIZZO.
Parlerei, anche per evitare della teoria troppo avulsa dal reale, di PERMISSIVISMO.

Non sei "autorizzato" a tavolino. Ma ti viene PERMESSO. Laddove, come sappiamo, le comunità "socialI" (a partire dalla scuola per arrivare all'azienda) si dotano di REGOLE che si fanno rispettare.
Credo che a un operaio si richieda un lavoro. Non si richieda che sia anche impiegato di concetto, imprenditore di se stesso ed altro. Perchè? Perchè se vuoi uno del genere lo SELEZIONI, ma magari ti costa d+ che non prendere il precario in mobilità o disoccupato di lunga durata.
E' mica tanto diverso da un oggetto, purtroppo: se vuoi qualcosa di meglio, lo selezioni (il meglio) e di norma te lo paghi pure caro.
Stesso discorso delle pastiglie freno etc. Poi guarda, io sarò anche antico non lo nego, avrò una visione paternalista e di "reductio ad unum" in cui l'unum o comunque il "superiore" è responsabile e la sente visceralmente la sua responsabilità..... ma se chi ho sotto "loccia nel manico" è mio compito, non suo che può anche non essere stato educato al lavoro o al rispetto, instradarlo al meglio. A cosa esistono a fare altrimenti i livelli? Tanto per creare un bell'organigramma in power point da illustrare agli investitori?
Se io son smidollato, "lascio fare", "me ne frego", poi non posso lamentarmi + di tanto eh...... ok avrò un lassista, avrò uno che non ci arriva, ma me ne son anche altamente fregato!
 
Ok, grazie.

Se ho capito (chiedo scusa, ma stamattina le mie facoltà mentali, già esigue, sono messe peggio del solito) tu sostieni che se io datore di lavoro non me ne curo, non posso poi lamentarmi dei risultati.

Il post originario che io ho quotato, tuttavia, mi sembrava di tenore diverso rispetto alla mancanza di cure del datore di lavoro. Non tanto del tipo "lavoro alla meno peggio perchè tanto se ne catafottono tutti", quanto piuttosto "lavoro deliberatamente male perchè il mio capo è <<attivamente>> uno stronso".

Per me sono scenari diversi, con gradi di biasimabilità diversi.
 
giusto per riprendere il mio discorso di qualche pagina fa... dato che l'operaio (medio) non se fotte (scusate il francesismo) del lavoro, ma gli interessa solo lo stipendio, se ha necessità di fare un "dispetto" lo fa su quello su cui sta lavorando! Questo è scontato e soprattutto ovvio!
Ovunque è così, magari lì a pomigliano hanno dato il meglio di se.
Per l'operaio la fabbrica non è altro che uno stipendificio, quindi pensa a tutelare la fornitura, la produzione che crede che sia, ovvero lo stipendio. Quello che davvero viene prodotto è solo una rottura di palle.
 
maxchan147":2ymroqxa ha detto:
Ok, grazie.



Il post originario che io ho quotato, tuttavia, mi sembrava di tenore diverso rispetto alla mancanza di cure del datore di lavoro. Non tanto del tipo "lavoro alla meno peggio perchè tanto se ne catafottono tutti", quanto piuttosto "lavoro deliberatamente male perchè il mio capo è <<attivamente>> uno stronso".

E quando il capo è uno che se ne strafotte?
Perchè ragazzi oramai dovrebbe essere chiaro che di questo si tratta, SOPRATTUTTO.
 
vexator":2nq7tm1u ha detto:
gli interessa solo lo stipendio ... Per l'operaio la fabbrica non è altro che uno stipendificio

per me equivale al "se ne fotte"

penso che sia uno dei muri da infrangere per il bene dei lavoratori e degli imprenditori

non sempre è fattibile e forse non sempre utile, ma dove è stata fatta la prova (io l'ho provato per soli tre giorni), i risultati positivi si sono visti: l'imprenditore per una settimana a fare l'operaio o l'impiegato e l'operaio o l'impiegato per una settimana a fare imprenditore ... si comprendono aspetti che prima non si potevano considerare e si valorizzano esponenzialmente i reciproci impegni e valori (a margine uno dei risultati interessanti è anche quello di vedere molto ridimensionato il fattore "invidia" dei due soggetti, cioè per l'imprenditore: ah il dipendende ha tutto pronto, a disposizione, mille tutele e lo stipendi fisso in goni caso e per l'operaio o l'impiegato: ah il padrone non fa una mazza, non investe, non compra, non paga le tasse, se la spassa, ci utilizza ecc.)= salvo casi eccezionali e di bisogno (oggi come oggi molti dipendenti sper salvarsi si buttano nell'impresa) l'imprenditore torna ad essere imprenditore ed il dipendente il dipendente)
 
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