DevilBoss86":67sy9k53 ha detto:
alcune vicende e nozioni sulla gestione che va avanti da tempo
inoltre ci son persone che lavorano 2 giorni e mezzo alla settimana.
non conosco la realtà interna quella fabbrica, non avendoci lavorato
non conosco la realtà sindacale della fabbrica, non essendoci entrato in contatto
non conosco i dati (di investimento, produttivi, di bilancio ecc) di casa madre circa quella fabbrica, non potendoli avere a disposizione
ritengo che di quanto si legga, ci si ben poco da fidarsi, quantomeno qualora non venissere cercato il proprio partito già preso (es. se volessi leggere alcune cose, difficlmente le troverei su alcuni quotidiani...se volessi farmi una mezza (ma mezza) idea su una situazione dovrei leggere almeno 4 quotidiano diversi, di altrettanti schieramenti)
difficile esprimere una opionione, quindi, spannometricamente, ritengo che quanto hai osservato sia un risvolto della medesima medaglia
come immagino essere in certe realtà, ci sono lavoratori e lavoratori, sindacalisti e sindacalisti, imprenditori e imprenditori
posso capire il lavoratore che si sente preso in giro dal vicino che percepisce ugualmente senza fare nulla dal mattino alla sera
posso capire il cassaintegrato che retributio da anni a zero ore lavorate non intende ritornare a lavorare per 300,00€ in più
posso capire il sindacalista che sempre presente in luogo si impegna per i -reali- problemi dei lavoratori, senza cercare il solo rumore
posso capire il sindacalista che magari mai in luogo cerca il clamore del caso limite estremizzato a disfesa dell'indifendibile, tralasciando il resto
posso capire l'imprenditore che in certi contesti vorrebbe tornare all'epoca dei licenziamenti in tronco perchè "oggi ho le scatole girate"
posso capire l'imprenditore che cerca di portare a casa la pagnotta per se e per le famiglie dei suoi dipendenti
in generale, cercare di cambiare certe mentalità e meccanismi ormai consolidati è sempre molto difficile, in italia mi sembra sia ancora più difficile (appena pensi, non dico proponi, pensi di modificare qualcosa, ecco la manifestazione pronta e i contestatori sugli intenti)
forse la situazione di pomigliano è presa come spunto per un certo cambiamento del contesto di cui sopra, probabilmente (a torto o ragione) con forzature da una parte e dall'altra, e soprattutto con la consapevolezza di non avere -più- molti margini ed alternative e di dovere trovare una mediazione possibile che sia frutto non tanto delle contrapposte posizioni, ma dei reali interessi delle parti (alias mediazione)