Alfa Romeo: modelli e programmi futuri. discutiamone

a parte che il paragone non mi sembra carino.

Sono perfettamente d'accordo con te che un commercialista debba guadagnare più di un operaio per via degli studi fatti e delle responsabilità (si spera) maggiori ma pochi post fa avevi scritto questo:

Lo stipendio è basso? ragazzi parliamo di un operaio! un ingegnere, un commercialista, un avvocato medio non guadagna molto di più... nonostante il livello culturale/scolastico enormemente più altro. Per favore!

poi hai specificato che solo i giovanissimi commercialisti guadagnano come gli operai, e quindi? il tuo discorso non regge; resta il fatto che lo stipendio di un operaio medio sia molto basso e chi si trova in questa condizione sarà costretto ad accettare qualunque taglieggiamento da parte del padrone semplicemente perchè deve mangiare.

a questo punto mi pare che il mondo dorato degli operai da te descritto non esista nemmeno nei sogni eh...
 
a parte il fatto che quel documento (mi pare di capire di origine fiom) è oltremodo fuorviante rispetto al testo vero della proposta fiat (che era disponibile in integrale sul sito del sole24ore), nella quale non si parla per nulla di arbitrio della fiat di non pagare la malattia, ad esempio

è provato dai fatti storici che nello stabilimento di pomigliano si nasconda una grossa fetta (non tutti, sottolineo) di imboscati paraculi il cui solo scopo è ottenere stipendio con privilegi senza fornire in cambio nessun lavoro: a prescindere dai discorsi dietrologici su maglionne che vuol chiudere dando la colpa ai comunistacci, vero o falso che sia non mi interessa, la proposta fiat è il minimo che un covo di nullafacenti si veda recapitare per scardinare una situazione ridicola e indifendibile; gli operai che lavorano seriamente non hanno nulla da temere da quella proposta (ma fate il piacere di leggere il testo e non le minkiate di propaganda), a loro tocca cuccarsi solo dello straordinario extra (un po' di smarronamento) che comunque è pagato; gli altri, se per caso non riescono più ad assentarsi con le scuse più ridicole e fantasiose (tipo segnare malattia regolarmente a tutti gli scioperi), cazzi loro, e se finiscono col licenziarli perchè insistono tanto meglio, lasceranno posto ad un altro che ha più voglia di lavorare

a me personalmente però piacerebbe sapere quale dose di calci in culo maglionne ha ritenuto di somministrare alla dirigenza dello stabilimento, che ha in tutti questi anni dimostrato una inettitudine pressochè totale
 
ratatuia":1k2est08 ha detto:
a parte che il paragone non mi sembra carino.

Sono perfettamente d'accordo con te che un commercialista debba guadagnare più di un operaio per via degli studi fatti e delle responsabilità (si spera) maggiori ma pochi post fa avevi scritto questo:

Lo stipendio è basso? ragazzi parliamo di un operaio! un ingegnere, un commercialista, un avvocato medio non guadagna molto di più... nonostante il livello culturale/scolastico enormemente più altro. Per favore!

poi hai specificato che solo i giovanissimi commercialisti guadagnano come gli operai, e quindi? il tuo discorso non regge; resta il fatto che lo stipendio di un operaio medio sia molto basso e chi si trova in questa condizione sarà costretto ad accettare qualunque taglieggiamento da parte del padrone semplicemente perchè deve mangiare.

a questo punto mi pare che il mondo dorato degli operai da te descritto non esista nemmeno nei sogni eh...
la realtà dei fatti è che i giovani professionisti non guadagnano una mazza (zero) o se prendono qualcosa (3-500 euro al mese) la prendono in nero e senza contributi inps (parliamo ad esempio dei laureati in giurisprudenza che per fare la pratica obbligatoria prima dell'esame di avvocato lavorano 2 o più anni tra il gratis e la miseria, con trattamento simil schiavo?)
poi ci sono i professionisti con qualche anno, che riescono a farsi pagare (a fattura, mica da dipendenti) 1000-1500 + iva, su cui poi pagano contributi e tasse rimanendo con 8-900 euro netti in mano (senza ferie e senza malattie che non sono pagate)
poi, molto poi, ci sono alcuni fortunati o bravi che avviano uno studio professionale in proprio e riescono a guadagnare anche belle cifre, ma al giorno d'oggi sono diventati una minoranza
 
punire un lavoratore lavativo è possibile, non immediato nè semplice ma sicuramente fattibile con le leggi attuali e se a pomigliano fino ad oggi da quando esiste è stato tollerato un certo andazzo allora le colpe non sono solo degli operai ma dei loro capi e dei capi dei loro capi fino su alla dirigenza.

hai a portata di mano il passaggio circa la malattia della "proposta ufficiale" per favore?

la realtà dei fatti è che i giovani professionisti non guadagnano una mazza (zero) o se prendono qualcosa (3-500 euro al mese) la prendono in nero e senza contributi inps (parliamo ad esempio dei laureati in giurisprudenza che per fare la pratica obbligatoria prima dell'esame di avvocato lavorano 2 o più anni tra il gratis e la miseria, con trattamento simil schiavo?)
poi ci sono i professionisti con qualche anno, che riescono a farsi pagare (a fattura, mica da dipendenti) 1000-1500 + iva, su cui poi pagano contributi e tasse rimanendo con 8-900 euro netti in mano (senza ferie e senza malattie che non sono pagate)
poi, molto poi, ci sono alcuni fortunati o bravi che avviano uno studio professionale in proprio e riescono a guadagnare anche belle cifre, ma al giorno d'oggi sono diventati una minoranza

meglio, vuol dire che ci sono troppi commercialisti come troppi avvocati etc... la torta alla fine quella è.
 
link
http://www.corriere.it/economia/10_giug ... aabe.shtml

Assenteismo
Per contrastare forme anomale di assenteismo che si verifichino in occasione di particolari eventi non riconducibili a forme epidemiologiche, quali in via esemplificativa ma non esaustiva, astensioni collettive dal lavoro, manifestazioni esterne, messa in libertà per cause di forza maggiore o per mancanza di forniture, nel caso in cui la percentuale di assenteismo sia significativamente superiore alla media, viene individuata quale modalità efficace la non copertura retributiva a carico dell’azienda dei periodi di malattia correlati al periodo dell’evento. A tale proposito l’azienda è disponibile a costituire una commissione paritetica, formata da un componente della RSU per ciascuna delle organizzazioni sindacali interessate e da responsabili aziendali, per esaminare i casi di particolare criticità a cui non applicare quanto sopra previsto. Considerato l’elevato livello di assenteismo che si è in passato verificato nello stabilimento in concomitanza con le tornate elettorali politiche, amministrative e referendum, tale da compromettere la normale effettuazione dell’attività produttiva, lo stabilimento potrà essere chiuso per il tempo necessario e la copertura retributiva sarà effettuata con il ricorso a istituti retributivi collettivi (PAR residui e/o ferie) e l'eventuale recupero della produzione sarà effettuato senza oneri aggiuntivi a carico dell’azienda e secondo le modalità definite. Il riconoscimento dei riposi/pagamenti, di cui alla normativa vigente in materia elettorale, sarà effettuato, in tale fattispecie, esclusivamente nei confronti dei presidenti, dei segretari e degli scrutatori di seggio regolarmente nominati e dietro presentazione di regolare certificazione. Saranno altresì individuate, a livello di stabilimento, le modalità per un'equilibrata gestione dei permessi retribuiti di legge e/o contratto nell’arco della settimana lavorativa.
 
quindi se io operaio mi ammalo davvero nei giorni in cui tutti fanno la fuga portando certificati falsi l'azienda può decidere di non pagare e io ci rimetto.

ma scusa e mandare una buona flotta di medici a fare visite di controllo? così magari alla prima tornata elettorale ne becchi 100 su 1000 ma alla seconda magari qualcuno si spaventa un po' e resta sul posto di lavoro. no? non sarebbe più equo e civile?
 
E come faresti solo con le metodologie tipo la visita fiscale a instaurare un pò di terrorismo psicologico di quello vero? Guardate che non si può prescindere da quanto è assodato e noto ancorché non ufficializzato per ovvi motivi di sputtanamento e cioè:

1. Di teste dirigenziali valide il maglione ne ha segate dalla sera alla mattina. Potete anche non crederci, fatti vostri, ma voglio vedere voi a trovarvi a spasso per non aver ottenuto risultati e a causa d qualcun altro della stessa azienda ma di un altra branca. O essere colleghi di questo trombato vorrei proprio sapere come lavorereste. Non sarà un caso se la fuga di gente valida da fiat avviene e per valida intendo che sa fare il suo mestiere e non è specializzata a inculare altri rami d'azienda x mantenere gli obiettivi realistici o fantasiosi della dirigenza suprema a prescindere da tutto e tutti. Un'azienda così a me pare in disfacimento poi ognuno può pensarla come vuole.

2. Quello stabilimento è dato per spacciato da anni. Ora, premesso che nessuno ha mai negato il fancazzismo di Pomigliano che appare abbastanza esteso io mi fido di chi mi posso fidare e non delle ciancie che su quello stabilimento ci sono da 40 anni e molte critiche erano volute e interessate. Che poi dopo anni in cui potevano e dovevano raddrizzare lo stabilimento (che ricordiamolo dieci anni fa veniva celebrato e pontificato perché pieno di gente orgogliosa di produrre Alfa e bla bla bla) sia diventato improvvisamente non solo fonte di qualità scarsissima ma anche un covo di assenteisti modello alfasud degli anni settanta beh mi da da pensare e manco poco conoscendo i miei polli.

Una certa etica ci dovrebbe sempre essere ma andrebbe anche valutata in sede di assunzione. Se tiri dentro la merda perché paghi una cippa e assumi a settimane ma che ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso! vuoi pretendere? Se pretendi mi sa che sei un po troppo convinto che il far lavorare sia chissà che concessione....
 
che quello stabilimento sia gestito quantomeno da incapaci è evidente. tu dici che la visita fiscale non spaventa abbastanza, inizia a mandare fuori la visita e segnati chi spesso è "malato" in concomitanza con eventi esterni all'azienda e martellalo di controlli, alla lunga qualche sanzione sarai pure legittimato ad elevarla. in un'azienda normale non si dovrebbe arrivare ad aver bisogno di instaurare terrirismo psicologico.
 
ratatuia":2rohgute ha detto:
quindi se io operaio mi ammalo davvero nei giorni in cui tutti fanno la fuga portando certificati falsi l'azienda può decidere di non pagare e io ci rimetto.
no, c'è la commissione paritetica apposta per questi casi


ratatuia":2rohgute ha detto:
ma scusa e mandare una buona flotta di medici a fare visite di controllo? così magari alla prima tornata elettorale ne becchi 100 su 1000 ma alla seconda magari qualcuno si spaventa un po' e resta sul posto di lavoro. no? non sarebbe più equo e civile?
ratatuia":2rohgute ha detto:
che quello stabilimento sia gestito quantomeno da incapaci è evidente. tu dici che la visita fiscale non spaventa abbastanza, inizia a mandare fuori la visita e segnati chi spesso è "malato" in concomitanza con eventi esterni all'azienda e martellalo di controlli, alla lunga qualche sanzione sarai pure legittimato ad elevarla. in un'azienda normale non si dovrebbe arrivare ad aver bisogno di instaurare terrirismo psicologico.
due considerazioni:
- la "flotta" di medici fiscali non è una cosa realizzabile nella pratica
- in certe situazioni la connivenza è talmente estesa che "i ben informati" sanno quando arriva la visita fiscale e non si fanno beccare fuori posto
 
Diabolik":1vh0efcf ha detto:
ratatuia":1vh0efcf ha detto:
quindi se io operaio mi ammalo davvero nei giorni in cui tutti fanno la fuga portando certificati falsi l'azienda può decidere di non pagare e io ci rimetto.
no, c'è la commissione paritetica apposta per questi casi

che valuta caso per caso i 1500 assenti?

ratatuia":1vh0efcf ha detto:
ma scusa e mandare una buona flotta di medici a fare visite di controllo? così magari alla prima tornata elettorale ne becchi 100 su 1000 ma alla seconda magari qualcuno si spaventa un po' e resta sul posto di lavoro. no? non sarebbe più equo e civile?
ratatuia":1vh0efcf ha detto:
che quello stabilimento sia gestito quantomeno da incapaci è evidente. tu dici che la visita fiscale non spaventa abbastanza, inizia a mandare fuori la visita e segnati chi spesso è "malato" in concomitanza con eventi esterni all'azienda e martellalo di controlli, alla lunga qualche sanzione sarai pure legittimato ad elevarla. in un'azienda normale non si dovrebbe arrivare ad aver bisogno di instaurare terrirismo psicologico.
due considerazioni:
- la "flotta" di medici fiscali non è una cosa realizzabile nella pratica
- in certe situazioni la connivenza è talmente estesa che "i ben informati" sanno quando arriva la visita fiscale e non si fanno beccare fuori posto

flotta... ne bastano 10, se poi mi dici che non si può fare perchè è un microcosmo dove tutti si conoscono e hanno l'arte dell'arrangiarsi partenopea e il medico fiscale è cugino del cognato del controllato... beh allora è un cancro e che lo stabilimento chiuda! qualunque soluzione ma non il creare un precedente di accordi in deroga al cnl.
 
vexator":2z6w34c3 ha detto:
L'operaio medio italiano, assunto regolarmente ovviamente, sta molto meglio rispetto ad un professionista. Stipendio fisso garantito, ottima retribuzione (un operaio con un normale straordinario riesce a prendere anche 1500 euro al mese!), ferie, permessi, malattia, scioperi tutti garantiti.
Lo stipendio è basso? ragazzi parliamo di un operaio! un ingegnere, un commercialista, un avvocato medio non guadagna molto di più... nonostante il livello culturale/scolastico enormemente più altro. Per favore!
Oddio, dimenticavo, ora metteremo fuori la storia della crisi, la cassa integrazione... beh, i suoi bei 1000 euro/mese senza un fare una cippa sono garanti. Provate a chiedere magari ad un ragazzo appena laureato, che gli anni obbligatori di tirocinio, sfruttato per meno di 800 euro...
Io, laureato, con dottorato mi tocca fare il riscatto di laurea per 5 fottuti anni di contributi, quando un operaio ne ha almeno il doppio dei miei.
Vogliamo parlare delle responsabilità? La responsabilità di un operaio è pari a zero, se non fosse così pomigliano non rischierebbe la chiusura. Un operaio fa le sue belle otto ore, con pause caffè, pause cazzeggi, pause varie e se ne va a casa, staccando completamente. A me le 8 ore sono un'utopia, quando la notte dormo mi sogno i lavori che sto svolgendo, se scazzo un lavoro non ho il capo che mi dice "non lo fare più" (e me ne frego visto che lo stipendio lo prendo lo stesso), probabilmente ci sarà un cliente che non mi paga. Se c'è crisi di mercato, non ci sono i sindacalisti che difendono il mio lavoro e fanno in modo che lo stipendio lo debba avere lo stesso, semplicemente non guadagno nulla.
Dai ragazzi, pomigliano non mi sembra una fabbrica modello con ottimi operai, mi sembra solo un branco di scazzati a morte che hanno vissuto alle spalle della fiat.

Concludo con aneddoto accaduto al sottoscritto: c'era un operaio che guidava il muletto, tutto il giorno (anzi 8 ore) andava avanti e indietro con sto cazz d muletto. Beh, io pensai, poveraccio, che vita di melma che deve essere, alzarsi ogni mattina e pensare che il giorno avrebbe fatto solo e sempre quello... Quindi decisi di cambiare le mansioni un po' di tutti, cercai di rendere la giornata dinamica, diversa sempre dalla precedente........
...... cosa è successo? bene sono stato "cazziato" dal sindacalista! A quanto pare fare un lavoro ripetitivo per tutta la vita era il più grande traguardo che un operaio aspirava!
e chi sta meglio di loro?????

Poi mi fai conoscere qualche operaio che in cassa integrazione riesce a prendere 1000€ al mese eh, perchè tutti quelli che "ho visto" io, se arrivano a 800/850€ sono gia fortunati, e hanno una famiglia da mandare avanti + mutuo :KO) :KO) :KO)
 
http://www.repubblica.it/economia/2010/06/18/news/statera_pomigliano-4937700/?ref=HREC1-2
Nacque male Pomigliano e crebbe peggio, con il più basso tasso di produttività, il più alto di assenteismo, soprattutto in coincidenza con le partite del Napoli Calcio (fino al 24 per cento), il venerdì, o sotto elezioni, quando c'è l'occasione di fare i rappresentanti di lista. (...)
E poi il record nazionale di invalidi, i doppi lavori, i furti e i difetti nelle auto prodotte, che per decenni hanno fatto impazzire i concessionari. Il tutto con episodi di luddismo e di sabotaggio sul prodotto, alcuni dei quali degni dell'impareggiabile genio napoletano. Come quello che ricorre nella leggenda metropolitana dell'Alfa 159 uscita con due sedili diversi. (...)

:dead)
 
io so di auto della polizia graffiate alla fine della produzione, di gente che (anche ad arese) pisciava sulle scocche, di gente che (a pomigliano) a casa aveva il divano fatto con i sedili delle sud, dell'orologio digitale di giulietta che si voleva eliminare dalla dotazione perchè non bastavano mai (e so di gente che anni addietro l'aveva a casa funzionante poggiato sulla tv, e l'ho visto di persona)
 
ratatuia":1mm7fyk7 ha detto:
io so di auto della polizia graffiate alla fine della produzione, di gente che (anche ad arese) pisciava sulle scocche, di gente che (a pomigliano) a casa aveva il divano fatto con i sedili delle sud, dell'orologio digitale di giulietta che si voleva eliminare dalla dotazione perchè non bastavano mai (e so di gente che anni addietro l'aveva a casa funzionante poggiato sulla tv, e l'ho visto di persona)

Beh però non facciamo che diventi SOLO un problema di Alfa.
Anche da Fiat è uscita roba, anche con la gestione Fiat la roba si trovava. Gli orologi? Le telecamere che sorvegliavano il perimetro dello stabilimento di Arese lato canale Villoresi furono messe NON per controllare che nessuno entrasse, ma per identificare chi lanciava la roba oltre la staccionata (compreso il suddetto orologio digitale della Giulietta).
Sì, il divano se lo son fatto col tessuto dei sedili, sì come a volte alcuni andavano a lavorare con le Alfasud di amici e conoscenti con gomme seminuove (ma usate) e ne uscivano con gomme nuove.
Ma questo della fuga di pezzi generalizzata è un problema eliminato già da metà anni '90.
A proposito di boicottaggi, possiamo ricordare le pisciate nei pianali della 131 (non fatta a Pomigliano, ma nella tanto "beloved Mirafiori"), o le lattine di bibite saldate nell'ossatura interna degli sportelli della suddetta 131........
Sai cosa c'è? Che così come negli anni '60 e '70 la Fiat ci ha dato dentro sponsorizzando un movimento "di cultura" contro l'insediamento al Sud, e poi ben gradendo "Alfasud l'auto che marcisce in salone" e successivamente "l'Arna ma che cesso", si fa presto a far passare UN solo messaggio......
Ad esempio, che le 131 fossero dei cessi in merito a ruggine, che ogni anno dovevi rifare lòa parte alta dei parafanghi (dove marcivano pure le Alfasud) forse lo sai?
Che le Fiat son state spesso, e per anni, messe sotto accusa dall'Ente Federale americano per la sicurezza per carenze gravi in materia di corrosione scocca fino al punto che invece di risolvere le cose la Fiat ha preferito ritirarsi dal mercato non lo si legge così tanto come "Alfasud la macchina che marciva nei saloni fin da nuova" vero?
NESSUNO si è mai chiesto perchè?
 
mel":3ljr4sr0 ha detto:
è già cmq un passo avanti che se ne parli su un mezzo di larga diffusione quale repubblica, giusto per rendere agli occhi della gente l'idea di ciò che accade/va lì dentro!

Dio bono Mel! Ma è quarantanni che ste robe si possono leggere sui quotidiani daiiiiiiiii non fare anche tu la figura di quello che nasce oggi per favore!
 
Il FUSI":a53nmziq ha detto:
Se si limitano a parlare di auto con sedili diversi ritenendolo "chissà che cosa" alla faccia...... son proprio degli ignoranti che san giusto l'ABC:
AHAHAHAHAH

Mi ha detto mio cuggino che una volta uno sull'Alfa si è trovato molle e ammortizzatori diversi davanti e dietro.... :asd) :asd)
 
Il FUSI":2mizrmfk ha detto:
ratatuia":2mizrmfk ha detto:
io so di auto della polizia graffiate alla fine della produzione, di gente che (anche ad arese) pisciava sulle scocche, di gente che (a pomigliano) a casa aveva il divano fatto con i sedili delle sud, dell'orologio digitale di giulietta che si voleva eliminare dalla dotazione perchè non bastavano mai (e so di gente che anni addietro l'aveva a casa funzionante poggiato sulla tv, e l'ho visto di persona)

Beh però non facciamo che diventi SOLO un problema di Alfa.
Anche da Fiat è uscita roba, anche con la gestione Fiat la roba si trovava. Gli orologi? Le telecamere che sorvegliavano il perimetro dello stabilimento di Arese lato canale Villoresi furono messe NON per controllare che nessuno entrasse, ma per identificare chi lanciava la roba oltre la staccionata (compreso il suddetto orologio digitale della Giulietta).
Sì, il divano se lo son fatto col tessuto dei sedili, sì come a volte alcuni andavano a lavorare con le Alfasud di amici e conoscenti con gomme seminuove (ma usate) e ne uscivano con gomme nuove.
Ma questo della fuga di pezzi generalizzata è un problema eliminato già da metà anni '90.
A proposito di boicottaggi, possiamo ricordare le pisciate nei pianali della 131 (non fatta a Pomigliano, ma nella tanto "beloved Mirafiori"), o le lattine di bibite saldate nell'ossatura interna degli sportelli della suddetta 131........
Sai cosa c'è? Che così come negli anni '60 e '70 la Fiat ci ha dato dentro sponsorizzando un movimento "di cultura" contro l'insediamento al Sud, e poi ben gradendo "Alfasud l'auto che marcisce in salone" e successivamente "l'Arna ma che cesso", si fa presto a far passare UN solo messaggio......
Ad esempio, che le 131 fossero dei cessi in merito a ruggine, che ogni anno dovevi rifare lòa parte alta dei parafanghi (dove marcivano pure le Alfasud) forse lo sai?
Che le Fiat son state spesso, e per anni, messe sotto accusa dall'Ente Federale americano per la sicurezza per carenze gravi in materia di corrosione scocca fino al punto che invece di risolvere le cose la Fiat ha preferito ritirarsi dal mercato non lo si legge così tanto come "Alfasud la macchina che marciva nei saloni fin da nuova" vero?
NESSUNO si è mai chiesto perchè?

no no per carità, non è stato solo un problema di alfa ma di quest'ultima si parlava.

L'acciaio russo che poi arrugginiva non era esclusivo per alfa, moltissime auto marcivano in quel periodo ma quelle made in pomigliano arrivavano in germania già con i buchi un po' perchè chi le montava era poco più che uno zappatore, un po' per menefreghismo, per sabotaggi contro "il padrone" e in ultimo per materiali scadenti.
alla 131 di mio padre venne fatto un trattamento agli scatolati per cui è durata un'eternità ma ero piccolo e non ti so dire come si chiamasse il prodotto, forse era una specie di schiuma che riempiva... alle sud misero una specie di spugna che finì per assorbire e trattenere l'acqua!
 
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