Finalmente ho provato la Macchina (con la M maiuscola)
Impressioni di guida Alfa Romeo GIULIA – la baby Ferrari
(post lunghetto, savvelo)
….e arrivò finalmente il giorno di guidare nuovamente un'Alfa a trazione posteriore: mai dire mai. Tralascio ogni commento sull'opportunità di richiudere in un cassetto un marchio glorioso come questo per trent'anni esatti perché ci sarebbe da scriverci un libro (e qualcuno l'ha anche fatto) e Marchionne, onestamente, ha già messo le mani avanti recitando un mea culpa francamente inatteso, quindi sorvoliamo... faccio notare però che nonostante decenni di oscurantismo a trazione anteriore il marchio è vivo e vegeto, alberga nel cuore di tantissimi appassionati e probabilmente, se lavoreranno bene, sarà quello che terrà in vita un gruppo per il resto inesistente, tolta la costola americana di FCA.
Ma veniamo alla Giulia ...ne ho provate diverse di automobili negli ultimi anni, e quindi non mi emoziono facilmente anche se le passioni ti coinvolgono sempre, ma per l'Alfa provo un sincero affetto anche se non ne ho mai posseduta una (o forse proprio per questo), e mi rendo conto di essere eccitato e smanioso di guidarla.
In prova c'è la “solita” 150 cv manuale in versione “boh” (nel senso che non lo so), con una livrea bianca molto modaiola, su cerchi da 18” (dettaglio non trascurabile in funzione della dinamica di guida, come sappiamo) bruniti: se non fosse che sono molto ben disposto nei confronti della macchina mi verrebbe da vomitare per i gusti della clientela (che evidentemente si riflettono in questo allestimento). Non avere un'Alfa rossa in prova è come, che ne so, Trump senza riporto, non esiste! Comunque la macchina per me è bellissima, anche in questo squallido bianco “ideal standard” ...ma non ci torno su (ne ho già scritto e riporto in coda).
Mi accomodo nell'abitacolo che confermo essere molto ben congegnato, disegnato e ben realizzato (salvo qualche dettaglio tirato via alla meno peggio ...cosa che capita peraltro anche in BMW): in due secondi trovo la posizione ideale ….regolo il sedile, gli specchietti, il volante, allaccio la cintura e metto finalmente in moto pigiando il tasto Ferrari-style (di Ferrari questa macchina ha veramente molto, a partire dal capo del progetto, come sappiamo).
Il JTD prende vita scuotendo classicamente l'auto per via della coppia di rovesciamento del motore longitudinale (molto più presente rispetto al mio 6L, per ovvie questioni di equilibri meccanici) ...figata. Faccio qualche sgasata da fermo solo per sentire la Giulia che si anima a questo modo (lo so, sono cose da malati). Metto mano anche al DNA settando subito in D (che sta per Dynamic ...mentre N sta per Normal e A per Audisti, ovvero per persone con ridotte facoltà di guida). Sullo schermo scorrono spaccati assonometrici in funzione del programma desiderato ...non ci capisco una mazza e non capisco perché siano necessari, ma chissenefrega, sono belli e tanto basta (a parte le battute, il sistema di infotainment – che sta per “informazione-spettacolo” - è proprio bello e spettacolare, appunto). Mi ripeto ma trovo orgasmico il cruscotto, veramente molto Alfa e molto moderno; non si poteva pretendere di più.
Ma partiamo ...la frizione è leggera e stacca bene, come ci si aspetta normalmente (nonostante la coppia tutt'altro che modesta da gestire) ...ingrano la prima marcia scoprendo innesti leggermente contrastati (giusto) e ruvidi (sbagliato, cosa questa che imputo al chilometraggio ridicolo della macchina) ma abbastanza corti, come la leva (le impressioni non muteranno durante tutta la prova). La Giulia si muove e noto purtroppo un rumore da 4 cilindri a nafta veramente poco attraente, che non si conviene a un'auto per il resto veramente piacevole (si spera arrivino presto altri propulsori). In compenso lo sterzo, che tutti hanno elogiato fin da subito, è qualcosa di veramente mai provato e più affine a ciò che si trova su auto veramente sportive (anzi, dubito che molte sportive abbiano uno sterzo come questo). Il comando è molto diretto, forse un po' leggero (ma la cosa non mi infastidisce visto che sono abituato a guidare in “punta di dita”), rapido e preciso come un bisturi ...con la mia BMW posso decidere quale centimetro di strada percorrere; con la Giulia si parla di millimetri! ….fantastico! ...l'avantreno a quadrilatero accoppiato a questo sterzo fanno veramente un mare di differenza. Anche ad andatura turistica si mette sempre la Giulia dove si vuole, conducendola con una naturalezza incredibile. E già solo questo, che è tanto in verità, basterebbe per preferirla alle “altre”, sempre che uno compri l'auto per guidarla. Ma è tutta la macchina che “gira bene”; anche il retro-treno (non meno raffinato con il suo multi-link a 4 bracci e mezzo ...ispirato non a caso, parlando nuovamente di Ferrari, a quello della 488) è molto composto (fin troppo) e segue come un'ombra le ruote anteriori. La sensazione è quella di guidare una macchina sportiva, ne più ne meno, con in più tutto il comfort che solo una berlina sa regalare. Praticamente impossibile metterla in difficoltà anche con manovre politicamente scorrette (ho già capito che bisogna scordarsi i controsterzi, sob). Un po' me l'aspettavo visto e considerato che il telaio è progettato per portare a spasso quel portento del V6 progettato a Maranello e quindi non è minimamente impensierito dal JTD, motore piacevole ed onesto di suo ma evidentemente sotto-potenziato (e che soffre un po' l'allungo). Anche i freni sono perfettamente in linea con lo spirito della Giulia: hanno un ottimo feeling, mordono alla grande ma sono anche progressivi; un risultato pregevole considerando la tecnologia by-wire dell'impianto che debutta in anteprima mondiale su questa macchina.
In pochissimi minuti trovo il feeling giusto con la Giulia, come mi capita sempre quando provo qualcosa di divertente da guidare: in men che non si dica mi ritrovo a fare lo slalom nel traffico con una naturalezza che solo un'auto veramente a punto ti consente di avere. I sorpassi vengono piuttosto facili nonostante la macchina non strabordi di cavalli (evidentemente il peso è relativamente basso, come dichiarato) ed è un gioco da ragazzi infilarsi in ogni dove. Bellissimo Tutto ciò accade peraltro in un'atmosfera ovattata, da auto di lusso come si conviene a un'Alfa, dettaglio per niente scontato sui modelli che l'hanno preceduta, considerando oltretutto cosa ci si aspetta normalmente da una macchina che, allestita come si deve, passa di slancio i 40 testoni.
Mentre provo tutte queste sensazioni mi accorgo che continuo ad allungare il giro e il venditore inizia ad innervosirsi (d'altronde mi sto divertendo!); meglio rientrare. Il tizio deve aver parlottato di quadrilateri, Marchionne, BMW ma francamente non sono stato molto a sentire le frasi fatte da markettari, ero troppo occupato a divertirmi (comunque BMW ha veramente pane per i suoi denti finalmente ...sempre che ci tenga ancora alla sua clientela storica).
Bellissima, fantastica la Giulia ...una vera piccola Ferrari. Diciamo che il debito di gratitudine del cavallino nei confronti dell'Alfa è ripagato. Peccato per quel motore che di Ferrari non ha proprio nulla. Quanto ci starebbe bene un 6 cilindri, anche a gasolio.
Ciao