Ultime considerazioni sul video. Non so chi sia il regista, ma ha fatto un capolavoro. Che tocca tutte le corde più profonde dell'alfista e dell'amante dell'auto sportiva italiana.
La musica è volutamente malinconica, richiama al desiderio mai sopito del ritorno al sapore antico dell'Alfa, e per molti di noi tocca le corde dell'infanzia. Nella galleria, buia, si hanno solo scorci dell'alfa. Gli scorci fanno crescere il ricordo e il desiderio, insieme.
La storia dell'Alfa recente è una storia buia, faticosa, malinconica. Come questa galleria, di cui non si vede la fine.
Ma la fine arriva, bianca, come la luce. La luce in fondo al tunnel è la luce della nascita. La luce del parto, persino.
E come un bambino che nasce (o ri-nasce) questa Alfa URLA! (e che urlo ragazzi, che sound fantastico...)
Urla con tutto il potere che ha in corpo che lei esiste, che è rinata, che è di nuovo viva, bella, potente.
E si scatena sulla pista. E scoda.
Poi il rumore si placa, la potenza è sfogata. Abbiamo preso coscienza, questa è la nuova Alfa.
E allora l'inquadratura silenziosa ci mostra il nuovo marchio (anch'esso rinato - lasciamo perdere che a me non piace) e il nome che porta questa nuova nascita:
Giulia.
Poi immagini più calme e complete della vettura, che ce la mostrano nella sua interezza.
E poi il nuovo slogan, la meccanica delle emozioni.
Bello.
Ciao...