Addio a De Meo

Lukor147":2pkvqb3z ha detto:
più leggo e meno capisco che cosa si vorrebbe da alfa, posto che ovviamente è da parecchio che non soddisfa ed anche io vorrei un netto miglioramento;
ognuno dice la sua, ci fossero due, dico due, pareri concordi sul forum, poi si sa che in italia come per il calcio siamo tutti commissari tecnici evidentemente per le auto siamo tutti a.d. :asd)

Gia......... :handclap) :handclap) :handclap) :handclap)
 
Lukor147":3pnwo0bz ha detto:
poi si sa che in italia come per il calcio siamo tutti commissari tecnici evidentemente per le auto siamo tutti a.d. :asd)

concordo sul fatto ke spesso si esagera :asd)
però va bene ke nessuno è AD o cose del genere, ma c'è un limite a tutto e soprattutto c'è un limite ke si chiama buon senso....
in fiat quel limite lo hanno superato da un bel pezzo e il buon senso o quanto meno il rispetto per Alfa lo hanno perso da ancora prima di superare il limite....stanno tirando troppo la corda insomma.....l'insoddisfazione e le lamentele da parte di chi è anni ke aspetta e si sente preso in giro vengono anke di conseguenza
 
Lukor147":1974gwi2 ha detto:
più leggo e meno capisco che cosa si vorrebbe da alfa, posto che ovviamente è da parecchio che non soddisfa ed anche io vorrei un netto miglioramento;
ognuno dice la sua, ci fossero due, dico due, pareri concordi sul forum, poi si sa che in italia come per il calcio siamo tutti commissari tecnici evidentemente per le auto siamo tutti a.d. :asd)

I pareri concordi sono molti:

nuovi motori e auto veramente guidabili e possibilmente belle. Non penso ci voglia un genio....
 
Mollan":39f025hb ha detto:
Lukor147":39f025hb ha detto:
più leggo e meno capisco che cosa si vorrebbe da alfa, posto che ovviamente è da parecchio che non soddisfa ed anche io vorrei un netto miglioramento;
ognuno dice la sua, ci fossero due, dico due, pareri concordi sul forum, poi si sa che in italia come per il calcio siamo tutti commissari tecnici evidentemente per le auto siamo tutti a.d. :asd)

I pareri concordi sono molti:

nuovi motori e auto veramente guidabili e possibilmente belle. Non penso ci voglia un genio....

Be fino ad ora penso che solo la Mito sia stata messa in discussione sull'estetica, e tra l'altro comunque c'è gente a cui piace. Mica è brutta per tutti nessuno escluso. Concordo poi che sarebbe stata piu gradita con un musio piu Alfa :OK)
 
Mollan":zvqarlhv ha detto:
Lukor147":zvqarlhv ha detto:
più leggo e meno capisco che cosa si vorrebbe da alfa, posto che ovviamente è da parecchio che non soddisfa ed anche io vorrei un netto miglioramento;
ognuno dice la sua, ci fossero due, dico due, pareri concordi sul forum, poi si sa che in italia come per il calcio siamo tutti commissari tecnici evidentemente per le auto siamo tutti a.d. :asd)

I pareri concordi sono molti:

nuovi motori e auto veramente guidabili e possibilmente belle. Non penso ci voglia un genio....

purtroppo io nn sono un genio e sebbene concordo con te con la mancanza di nuovi motori nn mi pare che la 147 non sia guidabile o che sia brutta, anzi;
semmai il discorso è che sta ancora in produzione e non abbiamo un nuovo modello :(
cmq se la 149 ricalcasse il successo della 147 nn sarebbe male
 
cuoresportivo86":1k09enbl ha detto:
Be fino ad ora penso che solo la Mito sia stata messa in discussione sull'estetica, e tra l'altro comunque c'è gente a cui piace. Mica è brutta per tutti nessuno escluso. Concordo poi che sarebbe stata piu gradita con un musio piu Alfa :OK)

tu vivi su marte :asd)
c'è un topic strapieno dove si discute sul fatto che la mito va peggio di quasi tutte le sue concorrenti, compresa la sua gemella siamese GPA :ka)
 
vexator":zhjeozmd ha detto:
cuoresportivo86":zhjeozmd ha detto:
Be fino ad ora penso che solo la Mito sia stata messa in discussione sull'estetica, e tra l'altro comunque c'è gente a cui piace. Mica è brutta per tutti nessuno escluso. Concordo poi che sarebbe stata piu gradita con un musio piu Alfa :OK)

tu vivi su marte :asd)
c'è un topic strapieno dove si discute sul fatto che la mito va peggio di quasi tutte le sue concorrenti, compresa la sua gemella siamese GPA :ka)

E tu misà che non sai leggere :sgrat) :sgrat)

Io sto parlando di estetica :ka)
 
riporto una intervista a De Meo e De Silva

Fonte: Panoramauto

Perché i tedeschi hanno bisogno proprio di noi
Il responsabile marketing VW e il capo del design raccontano strategie, invenzioni e obiettivi di Wolfsburg. Convinti che la creatività italiana e la loro organizzazione siano un mix esplosivo

Luca De Meo: 43 anni, è cresciuto in Renault e Toyota per poi "esplodere" nel Gruppo Fiat; è l'autore delle strategie di lancio di Ypsilon, Musa, 500, Bravo e MiTo e nel corso dell'estate scorsa passò al Gruppo VAG come responsabile del marketing del marchio VW.
Walter de'Silva: 59 anni, inizia a la sua carriera nel 1972 al Centro Stile Fiat; nel 1986 entra in Alfa Romeo per poi diventare capo del design nel 1994: sono sue la 156 e la 147. Nel 1999 passa in VW come responsabile dello stile Seat, poi Lamborghini ed Audi; dal 2007 è il responsabile del design del Gruppo VW.

Durante lo scorso Salone di Ginevra (vedi qui le foto esclusive del nostro "inviato"), Panoramauto ha intervistato i due italiani Luca De Meo e Walter De' Silva:
> Che differenze ci sono tra lavorare nel gruppo Fiat, nel quale siete cresciuti, e in Volkswagen?
De Meo: Quella principale è che, diversamente da Fiat, VW è impegnata in una vera sfida globale. Che significa da una parte saper integrare le competenze di professionisti che vengono da Paesi e aziende differenti, e dall'altra essere un nome a livello mondiale. Noi guardiamo a Toyota, a Ford e per questo siamo molto impegnati a studiare i mercati emergenti.
De' Silva: In tanti anni di Fiat ho conosciuto persone di grande qualità ma raramente le ho viste valorizzate. Non parlo solo per me, ovvio. Sono non pochi i casi di colleghi che hanno dovuto andare a lavorare all'estero per veder riconosciuta la loro passione per l'auto. In Italia era soffocata. Credo che il nostro paese prima o poi dovrà affrontare il problema della fuga di cervelli, in tutti i settori. Perché, sia ben chiaro, non ce ne siamo andati solo per il denaro. Prima di qualunque valutazione, ci sono i sogni.
> E dove vuole arrivare questa VW?
De Meo: Da me e dalla mia squadra, i vertici si attendono che si spinga sull'idea di internazionalizzazione del marchio. VW è un brand diversamente conosciuto, nelle varie parti del mondo. Dobbiamo lavorare per un opportuno posizionamento, cosa che, nella pratica, ci aiuterà alla scelta dei prodotti da esportare, dei prezzi da tenere ecc. Martin Winterkorn, presidente del consiglio di amministrazione VW, ha dichiarato che l'obiettivo è di essere l'azienda numero uno al mondo entro il 2018. Perciò dobbiamo fare di VW un global brand che sia universalmente conosciuto anche da chi non sa di auto.
> Quali sono le nuove direzioni del marketing automobilistico?
De Meo: Per sostenere le vendite, nel mondo dell'auto si tende a portare gli investimenti dove c'è un ritorno praticamente immediato. E questo, per noi del marketing, crea non poche difficoltà, perché diventa più difficile alzare la testa e guardare oltre i risultati immediati, per fare programmazione. Io credo che, invece, in VW ci sia ancora questa possibilità. Puoi lavorare su due piani: sulle azioni a ritorno immediato e, allo stesso tempo, investire sul futuro, costruendo una forte immagine di marca. Per esempio: l'impegno sulla qualità è vincente nel lungo periodo, perché giustifica i prezzi alti.
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> Il mix tra strategie di brand e azioni sulle vendite è scritto nei manuali. Nella pratica quotidiana è un po' più complicato. O no?
De Meo: Si, ma vediamo un esempio concreto, la nostra nuova campagna pubblicitaria "Think Blue", riedizione in chiave ecologista di un messaggio degli anni Sessanta che fece la fortuna del Maggiolino negli USA, il "Think Small". Il messaggio dice che VW è leader nel proporre una gamma di modelli ecologici senza richiedere né sovrapprezzo né compromessi nell'utilizzo della vettura. E poi si va sul concreto, ricordando che la Polo con 87 g/km di CO2 offre la miglior performance al mondo tra le compatte (vedi qui la lista completa delle vetture con emissioni inferiori ai 100 g/km di CO2, ndr).
> Quanto è centrale il contenuto ecologico oggi?
De meo: E' un tema interessante, per quanto il "green marketing" sia ancora all'inizio. Bisogna stare attenti a trasmettere un messaggio chiaro, credibile: il cliente non perdona. Non voglio dire che c'è chi manda messaggi poco credibili, ma serve innanzitutto un prodotto concreto, per poi comunicarlo. Altrimenti si crea la falsa aspettativa di avere una soluzione già pronta [sebbene dica di non avercela con nessuno, questa frase sembra riferirsi allo spot della Fiat Bravo con il nuovo motore 1.6 Multijet e alla polemica che scatenò il messaggio "Euro 5 ready" (quando in realtà rimaneva pur sempre omologato Euro 4) qualche anno fa..., ndr].
> De' Silva, in quale misura il design è condizionato dal marketing?
De' Silva: Sono inevitabilmente legati. Oggi il designer deve sapere un po' di tutto: di mercato, del prodotto. La nostra è una disciplina baricentrica, lavoriamo confrontandoci con altri reparti dell'azienda, marketing per primo. L'idea non nasce solo dai designer, siamo i sarti che la trasformano in qualcosa di visibile: l'intuizione di una forma. E' un lavoro complesso, perché bisogna rispettare l'identità dei marchi (Audi, VW, Seat e Skoda), evitando le sovrapposizioni.
> Quante volte vi capita di avere idee diverse? E, nel caso, chi ha l'ultima parola?
De Meo: Il design è marketing, basti pensare che fra le ragioni di acquisto l'estetica è sempre far le prime... Poi io sono sempre stato un fan di de'Silva e lavorare con lui è splendido. Non per creare un clan di italiani, ma perché a Wolfsburg abbiamo una missione da compiere.
De' Silva: Winterkorn non l'ha mai nascosto: unire la creatività italiana alle capacità organizzative tedesche per una miscela esplosiva. Non si è mai verificato il caso che si arrivasse al braccio di ferro... Non c'erano e non ci sono le condizioni, se si lavora in team.
> La nuova Audi A1 è un esempio di creatività italiana?
De' Silva: L'operazione A1 era un passo difficile dopo l'insuccesso della A2. E c'era una concorrente come la Mini. Quindi dovevamo essere un po' furbetti, realizzare un'automobile che non fosse seria come una piccola A8. Ma dimostrare che il lusso, tipico di Audi si può riprodurre anche su prodotti di piccole dimensioni. La A1 ha tutto il DNA del marchio, dettagli raffinati come la plancia, e particolari personalizzabili.
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> Non temete che, prima le Audi poi le VW, si assomiglino troppo fra loro?
De' Silva: No. Non vedo la necessità di differenziarle di più. Faccio un esempio extrasettore: i prodotti Apple sono tutti molto simili, dall'iPod al computer per la casa, dall'iPad ai portatili. Hanno un design assolutamente identico, ma permettono di riconoscersi fortemente in un prodotto, in modo di essere. Per me sapere se è una A3 o una A6 è ininfluente. Uno quando parla dice «ho un'Audi». Fine. Al contrario, c'è chi non sa nemmeno che marchio ha sul cofano della sua auto!
> De Meo, è d'accordo con quello che sta dicendo de'Silva?
De Meo: Certamente sì, lavoriamo insieme proprio per costruire l'identità del marchio che lo renda ben riconoscibile. Concentriamo i nostri sforzi per fare di VW il marchio più importante al mondo. Lo scopo è per far sì che in qualsiasi parte del pianeta chi deve comperare un'auto, dalla citycar alla SUV, pensi prima di tutto a una Volkswagen. E per me giocare su una piattaforma globale è un'altra partita rispetto a quello che facevo prima. Ben più stimolante.
> Però, quello che è stimolante per un manager, non è detto che lo sia altrettanto per l'automobilista. Che può respingere il "family feeling"perché lo vive come una minor originalità dei modelli.
No, una volta che hai deciso di diventare il punto di riferimento nella testa dei consumatori devi lavorare per quell'obiettivo. Quindi bisogna sfruttare la "ricchezza" che hanno i marchi e farli conoscere. E non è un lavoro facile: in Europa VW è un brand diffusissimo e di immagine elevata; in Cina stiamo lavorando per essere il punto di riferimento dopo esser stati per trent'anni l'immagine stessa dell'auto. E, addirittura, in Brasile VW è un brand popolare che compete con Fiat per i grandi numeri mentre negli Stati Uniti è un produttore di nicchia di auto "piccole" rispetto alle loro abitudini. E in Russia e in India è quasi sconosciuto...
> Ultima domanda di ritorno: come pensate di aver affascinato i vertici del Gruppo VW?
De' Silva: Mah, sono stato fortunato, mi ha telefonato da Salisburgo Ferdinand Piech, correva il 1999, il boss di Volkswagen. Mi ha chiesto: è lei che ha disegnato l'Alfa 156? Affermativo! Mi piacerebbe che venisse da noi...
De Meo: Per me non è stato diverso. Mi ha chiamato però Martin Winterkorn, ad del Gruppo VW. Immagino che avesse apprezzato il lavoro che avevo fatto su Ypsilon, Musa, Bravo, 500 e MiTo.
De' Silva: Si, ma attenzione. Non si pensi che siamo arrivati in Germania con l'alloro in testa. Hai la loro stima. Ma devi sudarti la poltrona. Io mi sono fatto le ossa in Seat a Barcellona e piano piano sono cresciuto. Ma ogni anno è un esame. Altro che trionfatori. I tedeschi te li devi conquistare.
 
2 cose noto:

- è l'ennesima conferma che in VW ti lasciano carta bianca sempre, e un professionista si sente libero di esprimersi, dal designer al motorista

- la 156 è piaciuta tanto anche ai tedeschi e ancora ci rosicano :asd) :asd) :asd)
 
cuoresportivo86":7ojfqvgx ha detto:
2 cose noto:

- è l'ennesima conferma che in VW ti lasciano carta bianca sempre, e un professionista si sente libero di esprimersi, dal designer al motorista

- la 156 è piaciuta tanto anche ai tedeschi e ancora ci rosicano :asd) :asd) :asd)

Io noto piuttosto:

abbiamo perso un sacco di persone in gamba... :(
 
C.C. Roth":1ykm4z1f ha detto:
cuoresportivo86":1ykm4z1f ha detto:
2 cose noto:

- è l'ennesima conferma che in VW ti lasciano carta bianca sempre, e un professionista si sente libero di esprimersi, dal designer al motorista

- la 156 è piaciuta tanto anche ai tedeschi e ancora ci rosicano :asd) :asd) :asd)

Io noto piuttosto:

abbiamo perso un sacco di persone in gamba... :(

Anche certo certo..........che tristezza :sic) :sic) :sic)
 
Poco da commentare su queste parole che potevano essere solo che così....... altri ex Alfa lavorano in VAG, e tutti descrivono un modo di lavorare diverso.
Diciamo pure quello giusto, quello che qualcuno di noi non addentro o non volendo ascoltare quanto si va dicendo, crede che ci sia anche in Fiat.
Dove, però, non c'è.
Notevole il fatto che si dica senza mezzi termini "insuccesso della A2", sapendo che è l'auto dell'attuale AD Alfa.......
Comunque mi pare chiaro che ci sono, e non è che lo scopriamo ora, gruppi industriali ben gestiti, che vanno verso alte sfere (e non puntano alla sopravvivenza ricorrendo più o meno al sogno americano), dove la valenza di un tecnico viene non sono tollerata, ma financo pungolata.
Dati i tempi e le possibilità, la cosa migliore che poteva capitare (o la meno peggio) ad Alfa era di essere venduta a VAG.
 
Il FUSI":d36ldw0e ha detto:
Poco da commentare su queste parole che potevano essere solo che così....... altri ex Alfa lavorano in VAG, e tutti descrivono un modo di lavorare diverso...

...Comunque mi pare chiaro che ci sono, e non è che lo scopriamo ora, gruppi industriali ben gestiti, che vanno verso alte sfere (e non puntano alla sopravvivenza ricorrendo più o meno al sogno americano), dove la valenza di un tecnico viene non sono tollerata, ma financo pungolata.
Dati i tempi e le possibilità, la cosa migliore che poteva capitare (o la meno peggio) ad Alfa era di essere venduta a VAG.
Sono d'accordo con te.
 
Il FUSI":3mn88ik9 ha detto:
Poco da commentare su queste parole che potevano essere solo che così....... altri ex Alfa lavorano in VAG, e tutti descrivono un modo di lavorare diverso.
Diciamo pure quello giusto, quello che qualcuno di noi non addentro o non volendo ascoltare quanto si va dicendo, crede che ci sia anche in Fiat.
Dove, però, non c'è.
Notevole il fatto che si dica senza mezzi termini "insuccesso della A2", sapendo che è l'auto dell'attuale AD Alfa.......
Comunque mi pare chiaro che ci sono, e non è che lo scopriamo ora, gruppi industriali ben gestiti, che vanno verso alte sfere (e non puntano alla sopravvivenza ricorrendo più o meno al sogno americano), dove la valenza di un tecnico viene non sono tollerata, ma financo pungolata.
Dati i tempi e le possibilità, la cosa migliore che poteva capitare (o la meno peggio) ad Alfa era di essere venduta a VAG.

Quoto.
 
Si può notare solo un fattore distintivo:

.In VW sanno cosa vuol dire lavorare e applicano alla lettera tutta la teoria che ti tocca studiare all'università (che per inciso,è una palla ma se si studia e la si segue non alla lettera ma comunque la si segue,i risultati arrivano).

.In Fiat invece non c'è 1 e dico 1 solo fattore della teoria applicata alla pratica!Robe da pazzi!

Prendiamo per esempio il TQM: total quality management -> sviluppato da Toyota,la qualità prima di tutto,mentalità zero difetti e bla bla bla (lasciamo stare che adesso toyota si è sputtanata,ma comunque lo applica costantemente e ha fatto mea culpa per quello che è successo e adesso ne paga le conseguenze perchè non ha rispettato la loro stessa teoria!)In Fiat invece?ricordiamo Pomigliano?no comment

Vogliamo parlare di CS?Si inizia dalla segmentazione di mkt,capire i gusti dei clienti,fare indagini,capire che tipo di macchina vogliono e poi,qualora sia possibile,accontentarli!In VW vogliono auto tutte uguali?gliele fanno!Fortuna anche di VW che non si deve sbattere più di tanto,ma comunque un cliente VW non cerca un'auto emozionale quindi poco male!In Fiat?o per essere più maligni...in Alfa?Ascoltano le richieste della clientela?Le assecondano?da quant'è che chiediamo alcune cose?in fondo ad un'alfista piacerebbe una TP ben fatta con una linea sportiva!E' chidere molto?costa?e vabbè...invece di fare 5 prodotti mediocri fanne 1 che soddisfi appieno le richieste della gente!Spesa = ma resa nettamente superiore.

Vogliamo parlare di Customer Ritention?Come Fiat si sbatte per mantenere i propri clienti?la clientela non è stupida,ha ragione De Meo,se li prendi per il culo una volta poi al prossimo riacquisto ti fanno ciao ciao!Quanti qui sul forum sono passati da 147 a 1er?E non è che la 1er sia tutto questo gran prodotto!Però l'alfista o il presunto tale voleva solo una cosa,la TP!La BMW la da,la Fiat no!Punto.Del servizio assistenza e post vendita?ti prendono sempre per il culo pensando di essere furbi,quando hai un problema fanno orecchie da mercante,per avere un ispettore bisogna aspettare mesi per poi farti prendere per il culo pure da lui!Per avere delle riparazioni o un'assistenza decente devi andarti a cercare col lanternino l'amico del cugggino ultracentenario appassionato di Alfa da una vita che fa ancora le cose a modo!Perchè?perchè la rete assistenza ufficiale è a dir poco scandalosa!
In famiglia abbiamo altre auto,tutte tedesche che spaziano dalla VW alla Mercedes (quindi fascia di mkt e di prezzo ben differente), tutti tranne il sottoscritto che ha deciso di comprare italiano!Peccato che tutti in famiglia abbiano ricevuto e...ricevono ogni anno offerte su pneumatici invernali/estivi,promozioni su tagliandi a prezzi ridotti e test drive per conoscere le nuove auto.L'alfa?nulla!Nulla di nulla!Nemmeno quella cagata pazzesca del winter check up che praticamente a costo zero ti fanno 2 controlli in croce e se c'è qualcosa che non va te lo devi pagare...In VW ti fanno il buono del 50% off sul tagliando dei 30k a momenti!mah

Potrei continuare ad libitum con tanti altri casi aziendali,ma tanto cambia poco o nulla...poi ovviamente ci saranno sempre le eccezioni per l'amor del cielo ma le vendite (che sono l'unica cosa che non si possono contraffare) sono li a testimoniare la differenza tra il chiacchierare ed il saper lavorare!
 
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