vexator":3f85of31 ha detto:
tempo fa, diabolik pubblicò i dati "storici" di vendita delle alfa IRI... secondo me sarebbe interessante anche fare questo confronto "storico"
Interessante fino a un certo punto perchè son giusto risultati un po' "avulsi".
Nel senso che il top di produzione di 200k vetture del 1980, mai più raggiunto, fu fatto in una situazione di mercati "aperti o chiusi" ben diversi dall'attuale. Così come di mercati che tiravano, o meno.
Troppo facile sarebbe trovare il primo che ti viene fuori dicendo "ma ora c'è la crisi". E avrebbe sì ragione, ma poi che facciamo? Aprimo una discussione senza fine sul fatto che nel 1980 di sicuro non erano "motorizzati o motorizzabili" dei Paesi che oggi lo sono? Dicendo che sicuramente c'era meno concorrenza, ma che vi era anche minor mercato potenziale?
Le centomila auto l'anno sono una ciancia che vale meno dei singoli numeri che compongono la cifra (0 e 1).... molto più realisticamente Marchionne parla di 100k pezzi di Lancia Ypsilon. Non si avranno, se non forse sui comunicati stampa di Fiat, mai 100k vetture Giulietta.
Potremmo poi dire che i dati di IRI, quelli buoni e quelli non buoni, erano fatti con una gamma globale e sicuramente di percezione e qualità (di gamma e di marchio, di prodotto e di assistenza) decisamente superiori.
Rimane il fatto che nel 1980 la "semiartigianale" e ITALIANA Alfa Romeo produsse 200k pezzi di auto su due stabilimenti, pur avendo la nomea di auto complicate, arrugginite e via discorrendo.
Adesso ne fa la metà con mercati globali aperti, costruita da un gruppo multinazionale che si amplia ancora di più, e disponendo di "n" stabilimenti.
Le Alfa IRI venivano assemblate anche in Brasile e in Sud Africa. Che mi ricordi, solo 156 veniva assemblata in Thailandia.
