Re: Re:
presta":18k7g7hi ha detto:
mi riferisco al fatto che ora come ora passo le giornate all'università, dalle 9,30 di mattina alle 19 di sera. personalmente non ce la faccio a lavorare in questo momento.
hmmm... scusa ma cosa centra? a 27 anni pensi d'esser ancora all'universita' o ambisci ad essere gia' "sistemato"? (e mi spiace dirti che, vista la tua assoluta fiducia nelle istituzioni scolastiche italiane, molto probabilmente avrai grandi delusioni da cio', fermo restando che assolutamente non te lo auguro...)
presta":18k7g7hi ha detto:
infatti si dà il caso che la stragrande maggioranza dei muratori siano degli acculturati record :lol: senza nulla togliere ai muratori, sia chiaro, rispetto qualsiasi tipo di lavoro.
perche' pensi che io faccia il muratore o che mio figlio fara' il muratore? :asd) forse... anzi, niente forse... NON ti e' ben chiaro il concetto di gavetta mi sa...
presta":18k7g7hi ha detto:
secondo te non far studiare un figlio e mandarlo in mezzo ai marocchini a essere trattato peggio di loro è insegnargli a vivere? mi fa piacere. ti rispondo allo stesso modo tuo: scusami, ma hai delle opinioni al quanto opinabili :asd)
resta il fatto che personalmente, fin quando ho potuto, i soldi me li sono guadagnati andando tutte le sere a consegnare le pizze. quindi rifletti prima di parlare
ecco appunto... io ti consiglierei vivamente, prima di parlare, di frequentare un corso di recupero di "comprensione del testo", essendo che nonostante anni di scuola in piu' di me non hai capito un emerito di cio' che ho scritto
chi ha mai sostenuto la volonta' dell'abbandono della scuola scusa? guarda, non e' il mio modo di fare, non son professore di niente e di nessuno, ma due cose te le insegno, perche' e' meglio cosi':
1) se i figli di manager di grandi aziende facessero delle "sonore" gavette prima di subentrare ai propri genitori, tante aziende non fallirebbero, e la gavetta non e' il "master in economia applicata" alla boston university.
2) nessuno aspira a diventare un manovale, ma saper come, perche' e dove si maneggia una vanga, una mazzetta o una cazzuola puo' insegnare piu' che leggere tanti libri (e questo e' da allargare ad ogni possibile tipologia di lavoro, a partire dal piu' umile), per evitare di trovarsi in futuro in situazioni dove si debba realizzare l'impossibile a causa di esperienza e cognizione al di fuori del proprio piccolo posto di lavoro pari a 0 (discorso molto generale che necessiterebbe di spiegazioni molto piu' approfondite, ma vien lunga, dove comincerei a parlare di ingegneri che non vivono senza autocad e sul cantiere letteralmente "si perdono", architetti che realizzano al computer soluzioni che nella realta' sono impossibili da realizzare, designer che vogliono utilizzare materiali che nemmeno su marte si trovano, ecc ecc ecc, tutti studiosi, acculturati, laureati, presi a sonori calci nel culo morali da chi il mestiere del manovale l'ha vissuto o lo vive con o anche senza la quinta elementare)
presta":18k7g7hi ha detto:
per esempio non penso che qualcuno aspiri a fare il muratore, lo spazzino o il benzinaio, a meno di un'innato piacere nel sentire l'odore della benzina
ripeto un'altra volta, senza nulla togliere ai suddetti lavori.
sai, quel che i giovani d'oggi (come mentalita' in questi ambiti mi considero un cinquantenne) aspirano a fare e' il calciatore, il tronista, la velina, ecc ecc... ci fosse un cristo che sento dire "voglio fare l'idraulico", e invece niente... eppure l'idraulico, come l'elettricista, come il piastrellista, il losista, ecc ecc, potrebbero guadagnare anche 700 euro al giorno o piu', a seconda di quanta voglia hanno di lavorare, pero' lavorare costa fatica, e allora tutti che studiano per aver pezzi di carta che ormai hanno il valore dei francobolli con cui inviano curriculum aspettando invano di finire la precarieta'... tutto per non doversi rovinare le manine con cose che (furbi loro) solo gli extracomunitari ormai cominciano a fare... e purtroppo nessuno si rende conto che LORO COSI' IL FUTURO SE LO CREANO...
nessuno aspira a fare il muratore, lo spazzino o il benzinaio, tutti sognano di far fortuna, pero' la fortuna non la si fa aspettando che piova dal cielo, ma sudando per "arrivare", e non c'e' universita' in italia che insegni cio'.