Università: da voi che aria tira?

robymar85

Nuovo Alfista
18 Maggio 2007
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6
Roma
Ciao ragazzi! Mi rivolgo a tutti gli studenti universitari io sono alla facoltà di Biologia di Roma3 e da noi dopo l'uscita della legge Gelmini si pensa di chiudere l'anno accademico! nelle vostre università qual'è la situazione?
 
Io frequento Ingegneria alla SUN di Napoli tutto tranquillissimo..corsi regolari e prima finestra d'esami gia' in vista a meno di 2 settimane...di sta legge nn se ne e' saputo proprio niente da me... :shrug03) :shrug03)
 
robymar85":2giwsdv6 ha detto:
Ciao ragazzi! Mi rivolgo a tutti gli studenti universitari io sono alla facoltà di Biologia di Roma3 e da noi dopo l'uscita della legge Gelmini si pensa di chiudere l'anno accademico! nelle vostre università qual'è la situazione?

chiudere l'anno accademico?
:crepap) :crepap) :crepap) :crepap)

pensate a studiare va
 
Io ci lavoro in una università e ti posso dire che questo anno accademico è uguale allo scorso anno accademico che a sua volta è uguale al passato anno accademico ect.ect.ect.
L'unica cosa che posso dire è che c'è qualche fondo in meno rispetto ad anni scorsi ma nulla di importante.

Come suggeriva qualcuno mi preoccuperei di più di altro. :)
 
Sandro":27f7mb6s ha detto:
robymar85":27f7mb6s ha detto:
Ciao ragazzi! Mi rivolgo a tutti gli studenti universitari io sono alla facoltà di Biologia di Roma3 e da noi dopo l'uscita della legge Gelmini si pensa di chiudere l'anno accademico! nelle vostre università qual'è la situazione?

chiudere l'anno accademico?
:crepap) :crepap) :crepap) :crepap)

pensate a studiare va

io invece mi preoccupo proprio di questo... mi sa che non mi sono spiegato bene ma a voler chiudere l'anno accademico non siamo noi studenti bensì i docenti, sopratutto quelli non ordinari che sono la maggioranza! se lo fanno davvero stiamo nella merda più totale visto che abbiamo un botto di esami e non ce li farebbero dare!! Hanno anche sottolineato che è una cosa illegale ma che non gliene frega nulla!

quindi noi ci pensiamo a studiare, se ce ne danno la possibilità! vabbè staremo a vedere! io so che a pisa, bologna e milano stanno scoppiando grossi casini... però in effetti anche io fino a ieri non ne sapevo nulla finchè un docente non se ne è uscito co sta storia!
 
Solite menate all'italiana...

Ci sarebbe da aprire un discorso lunghissimo sull'associazione degli studenti ecc ecc ecc...
Poi cadrei nel politico quindi evito.

Sta di fatto che ogni riforma ha visto delle proteste più o meno forti in nome di non si sa quali diritti.
Attualmente il sistema universitario varato 5-6 anni fa è decisamente carente su quasi la totalità dei punti di vista.
Io mi arrabbierei per l'inutilità di mille corsi di laurea, sul fatto che la divisione tra laurea triennale e specialistica sia totalmente inutile.

In sintesi...le solite inutili minacce :ka)
 
ciao roby. da noi la situazione sembra tranquilla, anche se leggevo proprio ieri alcune cose in merito. pare che questa legge punti a ridurre del tutto i fondi destinati all'università pubblica. questo mi preoccupa non poco.

Codice:
CONOSCERE LA LEGGE 133/2008
PER DIFENDERE L’UNIVERSITA’ PUBBLICA
"La storia umana diventa sempre di più una gara tra la cultura e la catastrofe"
H.G. Wells


Cercherò di essere il più breve e comprensivo possibile, ben sapendo che in ogni caso vi saranno
molte cose di cui scrivere, sperando che tutti abbiano il tempo e la pazienza di leggere quanto
riportato sotto, e trovino la spinta per informarsi ed informare quanta più gente possibile intorno a
se, perché si tratta di salvare l’università, una cultura di qualità per tutti coloro che desiderano
riceverla.
Più che una legge, è un enorme calderone all’interno del quale è stato gettato di tutto, ogni
argomento con una qualche valenza di tipo economico.
Il testo della legge potete trovarla a questo indirizzo [http://web.camera.it/parlam/leggi/08133l.htm],
pubblicata sul sito web della Camera dei Deputati del Parlamento Italiano.
Basti pensare che questa legge ha chiamato in causa le seguenti commissioni:
- Commissione V BILANCIO E TESORO e VI FINANZE
- COMITATO PER LA LEGISLAZIONE
- Commissione I AFFARI COSTITUZIONALI
- Commissione II GIUSTIZIA
- Commissione III AFFARI ESTERI
- Commissione IV DIFESA
- Commissione VII CULTURA
- Commissione VIII AMBIENTE
- Commissione IX TRASPORTI
- Commissione X ATTIVITA’ PRODUTTIVE
- Commissione XI LAVORO
- Commissione XII AFFARI SOCIALI
- Commissione XIIIAGRICOLTURA
- Commissione XIV POLITICHE UNIONE EUROPEA
- COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LE QUESTIONI REGIONALI
L’iter parlamentare di questa maxi legge ha avuto inizio con la prima lettura alla Camera dei
Deputati il 2 LUGLIO, per concludersi con l’approvazione il 6 AGOSTO 2008, e passare al Senato.
Un mese di discussione, due o tre giorni per settimana, nel completo silenzio dei media nel periodo
di minima attenzione dell’opinione pubblica, in vacanza, ferie…
Arriviamo a discutere cosa questa legge decreta al riguardo dell’università pubblica.

TAGLIO DELLE RISORSE ECONOMICHE
DESTINATE ALL’UNIVERSITA’PUBBLICA
E’ stata decisa da questa legge il taglio dei fondi destinati all’università pubblica (FFO - fondo per il
finanziamento ordinario delle università) nella seguente maniera.
Riduzione di:
- 63.5 milioni di euro per l’anno 2009
- 190 milioni di euro per l’anno 2010
- 316 milioni di euro per l’anno 2011
- 417 milioni di euro per l’anno 2012
- 455 milioni di euro a decorrere dell’anno 2013
per un totale di 1441.5 milioni di euro almeno fino al 2013.

TRASFORMAZIONE DELLE UNIVERSITA’ PUBBLICHE
IN “FONDAZIONI DI DIRITTO PRIVATO”
Per sopperire all’improvviso ammanco dei finanziamenti pubblici, lo stato consente alle università
di trasformarsi in fondazioni di diritto privato..
Questo passo sancirebbe la morte di un’istruzione pubblica per tutti, consentendo alle fondazioni
universitarie di decidere l’entità delle tasse per gli studenti, ed andando a ledere il fondamentale
diritto allo studio univesitario, tutelato dalla Costituzione Italiana attraverso l’articolo 33, che recita:
Art. 33.
L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.
La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e
gradi.
Attualmente la legge difatti sancisce che nell’anno solare, il gettito delle tasse degli studenti non
deve superare il 20% dell’importo del finanziamento ordinario dello Stato (FFO), cosa che di fatto
pone un tetto massimo alle tasse che si possono far pagare ad uno studente.
Con il passaggio a fondazione l’università potrà (e vista la mancanza di fondi, dovrà) chiedere
qualunque cifra agli studenti, senza dover rispondere a nessun tetto prefissato.
Una retta universitaria da 10000 euro potrebbe essere uno standard per il prossimo anno
accademico.
Raggiungeremmo uno standard tipo college americano, dove o si vince una borsa di studio per
meriti sportivi, o si è abbastanza ricchi da poter far fronte ad una richiesta economica di tale portata.
Con l'entrata in vigore della legge 133/2008 si è andati a ledere questo principio costituzionali,
garantendo il diritto allo studio ed ad una formazione di qualità solamente a chi può far
affidamento su una grande capacità economica, andando a ledere il principio costituzionale di
eguaglianza e pari dignità tra i cittadini decretata dall’articolo 3
Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di
sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di
fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e
l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del
Paese.
Al contempo assisteremo alla definitiva violazione dell’articolo 9, che recita
Art. 9.
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica […]
vista la sostanziale impossibilità delle università di mantenere una gestione pubblica a seguito dei
tagli economici e di personale docente, di ricerca e tecnico – amministrativo subiti.
Oltre a questo vi sono implicazioni riguardanti i poteri economici.
Le università potranno “trovarsi uno sponsor” che li finanzi. Inutile dire gli effetti devastanti che
avrebbe un controllo economico di questo tipo sulla ricerca in tutti i vari settori universitari.
La ricerca verrebbe condotta secondo le direttive impartite dalle società finanziatrici, in base alla
redditività a livello economico!

TURN OVER (articolo 66)
La stessa legge ha imposto una drastica riduzione del personale universitario alle facoltà stesse, che
si trovano costrette improvvisamente a mandare obbligatoriamente in pensione chi ha maturato i
requisiti necessari, o altrimenti licenziare parte del proprio organico.
Logica vorrebbe una sostituzione nelle posizioni didattiche per mantenere l’offerta d’insegnamento.
La legge 133 impone invece un turn over bloccato al 20%, ovvero un nuovo assunto ogni
cinque pensionamenti o licenziamenti.
Come pensiamo di mantenere una didattica di buon livello in questa maniera?
Riassumendo:
- Le facoltà devono ridurre gli organici entro i termini imposti dalla legge, licenziando o
pensionando forzatamente
- Si può procedere all’assunzione ogni 5 pensionamenti e/o licenziamenti
Matematicamente qualcosa non torna. Si rinuncia a personale docente, chiedendo ai ricercatori di
mantenere il ruolo di insegnanti, mantenendo la stessa retribuzione e lavorando fuori dai compiti
stabiliti dal loro contratto (che prevede 60 ore di ricerca, e nessun obbligo all’insegnamento).
Con questa situazione, l’unica soluzione sarebbe sopprimere corsi d’insegnamento, fino a giungere
addirittura alla cancellazione dei corsi di laurea meno frequentati o considerati di minor interesse.
In questo rapido excursus informativo sono stati citati solamente i problemi più grossi a cui questa
legge condurrebbe, ma basta leggere con attenzione il testo della legge, o informarsi con chi già lo
ha fatto prima di noi perché vi si dischiudano gli abissi entro cui verrà gettata l’università se tutto
questo viene approvato in parlamento.
L’università da pubblica diventerebbe un privilegio per i pochi che potrebbero permettersi
rette universitarie altissime, mentre il livello qualitativo dell’insegnamento pubblico
crollerebbe a picco per la mancanza di docenti e la soppressione di esami, nonché
probabilmente anche di corsi di laurea meno frequentati o considerati “di minore rilievo”.
Si sta cercando di distruggere la nostra cultura ed obbligando le università a svendersi a
privati per sopravvivere, senza poi garantire un livello di istruzione accettabile.

DIFENDIAMO L’UNIVERSITA’
PUBBLICA
DALLA LEGGE 133/2008
 
A Milano stan scoppiando dei casini??? Non mi risulta. La mia è un'università privata e il discorso credo sia differente ma anche amici che vanno in Statale non mi hanno riferito nulla.... :shrug03)
 
fratz147":2b0xyr38 ha detto:
A Milano stan scoppiando dei casini??? Non mi risulta. La mia è un'università privata e il discorso credo sia differente ma anche amici che vanno in Statale non mi hanno riferito nulla.... :shrug03)

ma infatti da noi la situazione è tranquilla a quanto pare. io sto a roma3, ingegneria informatica.
 
Scusate, ma tutti si lamentano del debito italiano, e che bisogna ridurre le tasse riducendo le spese.

Tutte le spese vanno ridotte... tranne le proprie? :lol:

Tutte sono prioritarie, incomprimibili?

Scuola, Sanità, Difesa, FdO, pensioni, lavoratori dipendenti, straordinari, aiuti umanitari, asili blablabla...
---
ERA ORA

Indipendentemente da tutto (non voglio entrare nel merito) che si inizi a RIDURRE la spesa è cosa buona e giusta.

Anche con lacrime e sangue.

Visto che poi il debito qualcuno lo dovrà pagare, ossia noi, non certo chi è oggi in pensione.
:OK)
 
InterNik":23q80ycf ha detto:
Scusate, ma tutti si lamentano del debito italiano, e che bisogna ridurre le tasse riducendo le spese.

Tutte le spese vanno ridotte... tranne le proprie? :lol:

Tutte sono prioritarie, incomprimibili?

Scuola, Sanità, Difesa, FdO, pensioni, lavoratori dipendenti, straordinari, aiuti umanitari, asili blablabla...
---
ERA ORA

Indipendentemente da tutto (non voglio entrare nel merito) che si inizi a RIDURRE la spesa è cosa buona e giusta.

Anche con lacrime e sangue.

Visto che poi il debito qualcuno lo dovrà pagare, ossia noi, non certo chi è oggi in pensione.
:OK)

attualmente pago 1800 euro l'anno per studiare in un'università pubblica, e mi sembra già tanto. ti sembra giusto che debbano alzare ulteriormente le tasse?

tra l'altro parliamo di un governo che è andato al potere con la prerogativa di abbassarle. vergogna, buffoni!
 
presta":8rjlhyu1 ha detto:
attualmente pago 1800 euro l'anno per studiare in un'università pubblica

Vuol dire che puoi permetterteli.
Chi non ha la possibilità può chiedere le borse di studio o l'esenzione dal pagamento delle tasse, vengono dati alloggi ecc ecc ecc.
Insomma le possibilità ci sono per chi effettivamente ne fa richiesta.
Almeno da me era così, essendomi laureato in una università pubblica credo che il discorso valga per tutte le altre, no?
 
ciao presta, ho letto la legge anche io e devo dire che sono molto preoccupato in merito... sinceramente non vorrei ritrovarmi a dover fare una rapina per pagarmi l'università. Cmq per ora allora sono solo voci di corridoio i casini che si dice che sono scoppiati! da noi i docenti ci stanno minacciando di chiudere tutto e proprio oggi ci sarà una assemblea alle 15.30 per vedere cosa hanno deciso! bene che ci vada ci tolgono i laboratori e per una facoltà scientifica non è proprio il massimo... cmq staremo a vedere! e direi di evitare di mettere in ballo la politica sennò scoppia un casino nel topic... :asd)
 
Friendevil":23yqzvjp ha detto:
Solite menate all'italiana...

quoto

Friendevil":23yqzvjp ha detto:
Sta di fatto che ogni riforma ha visto delle proteste più o meno forti in nome di non si sa quali diritti.

quoto

Friendevil":23yqzvjp ha detto:
Attualmente il sistema universitario varato 5-6 anni fa è decisamente carente su quasi la totalità dei punti di vista.
Io mi arrabbierei per l'inutilità di mille corsi di laurea, sul fatto che la divisione tra laurea triennale e specialistica sia totalmente inutile.

quotissimo.

friendevil":23yqzvjp ha detto:
Vuol dire che puoi permetterteli.
Chi non ha la possibilità può chiedere le borse di studio o l'esenzione dal pagamento delle tasse, vengono dati alloggi ecc ecc ecc.
Insomma le possibilità ci sono per chi effettivamente ne fa richiesta.
Almeno da me era così, essendomi laureato in una università pubblica credo che il discorso valga per tutte le altre, no?

quotone. C'è sempre stata la possibilità delle riduzioni sulla tassa scolastica per i meno abbienti..

internik":23yqzvjp ha detto:
Scusate, ma tutti si lamentano del debito italiano, e che bisogna ridurre le tasse riducendo le spese.

Tutte le spese vanno ridotte... tranne le proprie?

Tutte sono prioritarie, incomprimibili?

Scuola, Sanità, Difesa, FdO, pensioni, lavoratori dipendenti, straordinari, aiuti umanitari, asili blablabla...

quoto. Anzi precisiamo meglio che van ridotti/eliminati gli sprechi (ovvero la aprte di spesa pubblica che finisce per non essere sfruttata rispetto allo scopo iniziale previsto).

robymar85":23yqzvjp ha detto:
a voler chiudere l'anno accademico non siamo noi studenti bensì i docenti, sopratutto quelli non ordinari che sono la maggioranza

facciamo un piccolo ragionamento.

I docenti fermano l'anno scolastico (a che pro? Chi ci guadagna?), quindi si rifiutano di lavorare.. Licenziati in tronco.

Con la nuova legge si vorrebbe stringere le cattedre, se l'anno accademico è impostato deve andare avanti a prescindere, quindi i precari che hanno la cattedra se la vedranno confermare, mica interrompono una materia del piano di studi perchè "dobbiamo far fuori l'insegnante che la detiene perchè precario".. A meno che quella materia col piano di studi in oggetto non centri nulla ed è stata inserita solo per dare un posto di lavoro in più. (ma in un caso simile la toglieresti a partire dal prossimo anno per le nuove leve di studenti che si iscriveranno a quel corso).
La teoria dovrebbe esser grosso modo così... :scratch)
 
Friendevil":2r27jwct ha detto:
presta":2r27jwct ha detto:
attualmente pago 1800 euro l'anno per studiare in un'università pubblica

Vuol dire che puoi permetterteli.
Chi non ha la possibilità può chiedere le borse di studio o l'esenzione dal pagamento delle tasse, vengono dati alloggi ecc ecc ecc.
Insomma le possibilità ci sono per chi effettivamente ne fa richiesta.
Almeno da me era così, essendomi laureato in una università pubblica credo che il discorso valga per tutte le altre, no?

peccato che c'è gente che risulta a carico del nonno pensionato e paga 600 euro l'anno.
io sono l'onesto fesso di turno, e ovviamente lo prendo sempre al :culo) .

detto questo penso proprio che se alzassero le tasse non potrei più permettermelo. come la mettiamo?
 
e poi in italia ci si lamenta del fatto che 'le teste buone' se ne vanno all'estero. e ti credo! se passa questa legge poi...
andremmo a pagare fior fior di tasse per studiare, cosa che da quanto recita la costituzione dovrebbe essere un diritto. ripeto, dovrebbe. che vergogna!
 
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