giangirm":1l4r09cg ha detto:
Teclis":1l4r09cg ha detto:
ma si sono mai chiesti perchè proprio fare un taglio dei costi alle scuole? perchè per anni i professori sono stati la orvina dell'italia... mi spiego meglio... chi non trovava un lavoro, cosa andava a fare? il professore, era la via più semplice, e proprio per questo ci siamo trovati miliardi di professori,
Perchè fare il professore è semplice? Sai quanti precari esistono? Quanti fanno solo supplenze saltuarie per anni ?
Non è che tutti i laureati in facoltà umanistiche siano diventati professori, molti sono e rimangono disoccupati.
Non sono certo loro la rovina dell' Italia.
Facciamo poi un bel distinguo, ma con un bel muro divisorio, fra le scuole e le università. Nelle università veramente regnano gli sprechi, con baroni superpagati che fanno altri lavori.
concordo in parte con quanto scritto da teclis, e con quanto da te quotato, per una ragione:
fare l'insegnante non e' solo un lavoro, dev'essere una vocazione, uno ci dev'essere portato a insegnare, e deve metterci tutta la passione di questo mondo per far accettare il suo ruolo, farsi apprezzare da chi deve imparare, e far soprattutto apprezzare cio' che si vuole insegnare a chi deve recepire gli insegnamenti. La scuola deve essere un momento di formazione TOTALE, non si studia catullo, catone, dante, manzoni, omero, kant, freud, baudelaire, byron, coleridge, shakespear, ungaretti, montale, leopardi, ecc ecc ecc... solo per il gusto di saper a memoria o saper cosa dicono i loro scritti, ma per imparare a capirne i significati, imparare un metodo, formare una Cultura, formare una giovane vita che non sa NIENTE e ha il mondo che non l'aspetta. Un maestro nella formazione di uno studente e' un modello, un'icona, un punto fermo a cui appoggiarsi e da cui trarre esempio,
soprattutto in quest'epoca dove i genitori non hanno la possibilita' di star dietro ai figli, dove la famiglia di un tempo e' stata stravolta dai doppi lavori, dai turni obbligati, dall'assenza di una figura autoritaria per buona parte della vita di bambino/adolescente/ragazzo... il maestro e' secondo solo ai genitori come importanza nella crescita, ma non per questo e' un mestiere difficile...
il difficile non e' insegnare, ovvero inculcare nozioni (anche una capra puo' farlo, anche un computer volendo), e' essere davvero un insegnante, e poca, pochissima gente puo' davvero essere considerata tale, la "esplosione demografica" subita a causa di cio' che diceva teclis non ha fatto altro che distruggere il loro vero ruolo, e i risultati si vedono, si leggono e si guardano su youtube.