luca_one76":2fndp2eg ha detto:
Bel proggettino però 10 anni.....
L'unica cosa che non riesco a capire perchè ancora oggi ci ostiniamo a cercare di migliorare un motore che è una stufa e che non avra mai rendimenti elevati......ci stenno ficcando dentro tanta elettronica e servosistemi che presto dovremo andare a fare i tagliandi alla NASA.....
Forse visto i tempi che sarebbe ora che ci si svegliasse un pochino e si intraprendessero progetti più seri e consoni al nostro secolo, molti storceranno il naso alle fuel-cell e motori elettrici ma saranno sicuramente più performanti sia dal punto di vista delle prestazioni che nei consumi.
Speriamo che le cose cambino e che comincino a proporre progetti seri visto che fare il pieno alle nostre auto costa sempre di più.
Ciauuuuu
In realtà tutti stanno studiando i motori elettrici e le fuel cell ma per ora i risultati non sono incoraggianti e le proiezioni dicono che non si diffonderanno in maniera significativa prima di 25 anni.
Spiego subito il perchè:
- esistono sperimentalmente motori elettrici ad elavate prestazioni, anche in grado di spostare una grande berlina, o un'auto sportiva, ma il grosso problema sono le loro richieste energetiche: per ottenere le prestazioni di un buon benzina aspirato su una berlina media bisognerebbe riempirla di batteria, con aggravio del peso e riduzione enorme dello spazio per passeggeri e bagagli. I grossi problemi risiedono nella densità di carica delle batterie che per ora ha raggiunto livelli lontani dalla miniaturizzazione necessaria per un agevole uso veicolare. Unitamente questo c'è il costo, che se sommato a quello dell'elettronica incide profondamente sul prezzo finale.
- le fuel cell sono ancora ad uno stato primitivo: ingombranti, complesse, inaffidabili e con un'elettronica di gestione enormemente complicata e lungi dall'essere a punto. Conta che i modelli ora in sperimentazione occupano (cella + elettronica) l'intero posto del bagagliaio e dei posti posteriori di una Classe A. I costi poi sono alle stelle.
- veniamo ora all'inquinamento: per ricaricare le batterie tradizionali, in un veicolo interamente elettrico (non ibrido) oltre ad utilizzare il recupero dell'energia in frenata, bisogna utilizzare la rete elettrica nazionale. In un paese come il nostro in cui la maggior parte dell'energia si produce pruciando il petrolio (o importandola da paesi che la producono attraverso il nucleare) si è calcolato che l'inquinamento totale del globo non ne trarrebbe un grosso beneficio: si sposterebbe solo l'inquinamento atmosferico dalle strade ai siti di produzione dell'energia ed il bilancio totale non sarebbe poi così positivo (per non dire nullo o negativo).
Le fuel cell producono energia a bordo, ma come lo fanno: o sfruttano l'idrogeno contenuto in un serbatoio oppure ricavano direttamente l'idrogeno da un carburante (di soli etanolo) o anche dall'acqua. In entrambi i casi l'estrazione del H avviene per elettrolisi, che è un processo tutt'altro che effiente. Inoltre se lo si ricava da un combustibile si hanno comunque fumi allo scarico (in particolare CO2) anche se in misura minore rispetto ad un motore a combustione interna, mentre se lo ricavi in raffinerie viene utilizzata energia elettrica che ancora una volta proviene dalle centrali e quindi dal petrolio
- i motori elettrici sono adatti solo alle city car o ai mezzi di trasporto pubblici per due motivi: per funzionare in maniera veramente efficiente devono girare a regimi costanti (sono meno efficienti nei transitori) ed ad una elevata percentuale della potenza massima. In pratica non hanno il cambio ma un meccanismo di riduzione che li fa assomigliare nel funzionamento ai cambi a variazione continua quindi normalmente sgraditi ai clienti di berline ed auto sportive. Inoltre le city car e gliautobus possono essere dotati di motori di potenza adeguata all'uso cittadino, tralasciando le prestazioni in extraurbano/autostrada, mentre le berline, che si devono muovere un pò dappertutto, si ritroverebbero con motori che in città funzionano a bassa percentuale di potenza e quindi molto al di sotto della loro efficienza massima (ampie perdite per attrito e riscaldamento).
Tutto questo rende ancora lontano il momento in cui i motori elettrici soppianteranno quelli endotermici. Certo tutti li stanno studiando (anche il gruppo FIAT), ma penso che comunque per i prossimi 50 anni il buon motore a combustione interna rimarrà protagonista. Inoltre l'avvento dell'elettronica gli ha fatto compiere enormi salti in avanti sia in termini di efficienza (che comunque rimane abbastanza bassa come quasi tutti i fenomeni di combustione chimica) sia di riduzione degli inquinanti.
Si prevede invece la progressiva diffusione dei veicoli ibridi, che sembrano poter riunire in parte i vantaggi dei due mondi, con il motore elettrico che viene in soccorso di quello endotermico nelle fasi di minore efficienza, mentre quest'ultimo ricarica le batterie nel range di funzionamento più favorevole.
Vorrei spendere poi 2 parole sui combustibili alternativi che possono far compiere al motore a combustione interna un ulteriore passo in avanti: tralasciando i biodiesel vorrei parlare del Metano.
Il Metano (o gas naturale) presenta numerosi vantaggi:
- è abbondante in natura, diffuso in tutti i paesi e si ricava anche dalle biomasse (escrementi): questo svincolerebbe l'Europa dal continuo ricatto dei petrolieri
- contiene 1 solo atomo di carbonio, il che rende la sua combustione più completa, emette meno CO2 ed HC ed in definitiva è il combustibile più ecologico che si possa attualmente trovare
- si potrebbe adottarlo subito perchè non richiede tecnologie particolari: i vecchi motori possono essere adattati (quasi tutti) ed i nuovi ottimizzati per il funzionamento a metano con ancora più vantaggi rispetto all'impiego negli attuali motori ottimizzati per il funzionamento a benzina (minore riduzione della potenza, minori consumi, migliori prestazioni, ancor minore inquinamento)
- il metano produce una lieve diminuzione della potenza (oggi quasi annullata negli impianti multipoint ad iniezione sequenziale gassosa) ed un lieve aumento dei consumi che però sono ampiamente compensati dal suo minor costo e soprattutto molto più basso inquinamento
- la sicurezza con i nuovi impianti è praticamente a livello delle auto a benzina ed il pericolo di scoppio scongiurato dall'utilizzo di una nuova valvola di pressione. Inoltre sono in arrivo miglioramenti: un'azienda francese (mi sembra) ha presentato il progetto di nuove bombole in fibra di carbonio, molto più leggere delle attuali in acciaio, altrettanto se non più sicure e meno incombranti che ne consentono una più agevole sistemazione ed integrazione con il telaio del veicolo
- un'ulteriore riduzione dell'inquinamento deriva dal trasporto di questo combustibile: al posto di essere stipato su pericolose autocisterne che ingorgano le nostre strade ed inquinano visto che viaggiano a gasolio, viene distribuito attraverso condutture sotterranee (metanodotto) con i benefici che si possono immaginare sull'inquinamento e sul traffico (minori code = minore inquinamento). Oltre a questo, visto che molti di noi hanno in casa il riscaldamento a metano, sarebbe possibile applicare le manichetta per il rifornimento direttamente nel box od in cortile (esperimento già compiuto in Francia da Citroen con la C3) bagando in bolletta, con un bel risparmio di tempo e aumento della comodità.
Per questo molti ritengono (come l'ex presidente della BMW ed ora presidente della VW) che dopo l'era benzina e prima dell'era dell'idrogeno arriverà l'era del metano.