Toyota: mega richiamo in America per 3.800.000 veicoli

Toyota: i consigli sulla frenata e l'arresto del veicolo per le auto ibride vendute negli USA

Toyota ha realizzato un video per spiegare agli automobilisti americani come intervenire per frenare e arrestare la propria auto ibrida, in seguito al vasto richiamo per il difetto ai freni che ha coinvolto la Prius e altri modelli negli Stati Uniti.
Il filmato puntualizza innanzi tutto che il sistema Hybrid Synergy Drive sviluppato dalla casa giapponese, è dotato di una funzionalità per cui, quando si premono contemporaneamente il pedale del freno e quello dell’acceleratore, viene automaticamente tolta potenza ad ambedue i motori della vettura, termico ed elettrico (si tratta della funzione di brake override, ndr). In virtù di questa circostanza, l’auto si può fermare completamente anche con l’acceleratore premuto.
La casa consiglia dunque, nel caso in cui l’automobilista si dovesse accorgere di un’accelerazione non desiderata, di tenere premuto il pedale del freno fino al momento dell’arresto, o in alternativa, di spostare la leva del cambio automatico in folle -anche in marcia- e frenare fino all’arresto. Allo stesso modo, è possibile spegnere il motore in marcia con il pulsante di avviamento. In questo caso -avverte Toyota tenendo conto anche di un pubblico molto vasto e non in tutti i casi preparato sul fronte tecnico- l’azionamento di freni e sterzo risulterà più duro, ma comunque possibile.


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Caso toyota prius: una bufala?

riporto dal sito quattroruote:
Ricordate il caso della Prius "frenata" dalla polizia mentre viaggiava su un'autostrada Californiana? L'auto della stradale si era dovuta mettere davanti alla Toyota frenandola lentamente con il paraurti posteriore fino a farla fermare. Il conducente, Jim Sikes, aveva dichiarato che l'acceleratore era bloccato e che la vettura era fuori controllo facendo tremare la Toyota, già in bilico dopo il mega richiamo di alcuni suoi modelli (tra i quali, però, non rientrava la Prius).

Le luci della ribalta. Bene, secondo le rivelazioni del sito statunitense Jalopnik, tutta questa storia potrebbe essere solo una clamorosa bufala. Il sito afferma infatti di essere in possesso di un documento che dimostra come i rappresentanti di Sikes avrebbero cercato di contattare il Larry King's Show (uno dei più popolari talk show degli Usa) e diversi altri media (compreso Jalopnik). Naturalmente ciò non prova nulla, se non il fatto che Sikes stia cercando di cavalcare l'onda facendosi un po' di pubblicità. Ma i sospetti crescono se si aggiunge l'indiscrezione in base alla quale il proprietario della Prius sarebbe in gravi difficoltà economiche. Tanto che in una recente conferenza stampa avrebbe chiesto alla Toyota di essere risarcito con una vettura nuova.

Rischia migliaia di cause. Tutta una simulazione, quindi? È presto per dirlo. Ma che cosa rischia Jim Sikes se le indagini su quanto accaduto alla Prius dovessero svelare una sua frode? Innanzitutto, in base alla legge statunitense potrebbe incorrere cinque anni di carcere se dovesse risultare che ha rilasciato una falsa testimonianza ai federali. Tuttavia, questo, forse, è il problema minore. Potrebbe, infatti, ritrovarsi con migliaia di cause sulle spalle. Quella da parte della Toyota innanzitutto, ma soprattutto quelle di ogni singolo possessore di una vettura del marchio giapponese per il deprezzamento che potrebbe aver causato alla propria auto. Insomma, Sikes non naviga nell'oro, ma potrebbe finire per navigare in un mare di... guai!
 
Toyota: il costo totale dei richiami sarà di 5 miliardi di euro

Il Wall Street Journal ha recentemente curato un’indagine sul costo complessivo dei mega-richiami disposti da Toyota in tutto il mondo per alcuni difetti dei propri modelli: la copertura delle operazioni di richiamo, riparazione, sostituzione o aggiornamento delle parti responsabili dei difetti, costerà al costruttore del Sol Levante qualcosa come 5 miliardi di dollari.
La cifra riportata, riguarda il solo mercato nord americano ed è frutto di un calcolo in cui sono stati contemplate le più varie voci di spesa, compresi i costi legali e quelli dello sforzo di marketing che servirà a recuperare la fiducia dei consumatori. La somma esclude però gli ulteriori 3,36 miliardi di dollari che la casa dovrà erogare complessivamente in risarcimenti.
Il totale supera così di poco l’equivalente di 6 miliardi di euro. Senza ricordare che il WSJ non ha tenuto conto dei costi relativi ai richiami europei, certamente significativi…
 
Toyota: possibili altri 1.200.000 richiami in USA

Toyota vede all’orizzonte la possibilità di un nuovo grosso richiamo negli Stati Uniti. Questo ennesimo provvedimento (per la cronaca, negli USA è in corso un vero e proprio bombardamento mediatico su Toyota, di cui qui in Europa arriva solo una piccola parte) riguarda però modelli non in vendita da noi, vale a dire Corolla e Matrix, prodotte per la precisione tra il 2005 ed il 2007.
La notizia, battuta oggi da Reuters, riguarda al momento una procedura di investigazione, non ancora un richiamo. Il problema sarebbe comunque nella centralina di gestione del motore. L’indagine NHTSA, a quanto pare, è in corso già da novembre: l’ente ha raccolto in questi mesi 26 segnalazioni di problemi da parte dei clienti americani.
Sempre secondo Reuters, Toyota avrebbe contattato l’agenzia preposta alla sicurezza stradale, affermando che questo difetto della centralina non causerebbe un rischio grave per la sicurezza degli automobilisti, quanto più semplicemente un “inconveniente”. A detta dell’NHTSA, Toyota diramò già nel settembre del 2007 un comunicato alla rete di vendita contenente suggerimenti per rimpiazzare la centralina difettosa con un nuovo modello. Come sempre, seguiremo gli sviluppi della vicenda.
 
cuoresportivo86":38877zbr ha detto:
l’ente ha raccolto in questi mesi 26 segnalazioni di problemi da parte dei clienti americani.
26??? L'alfa avrebbe chiuso i battenti da un pezzo se contassero anche le segnalazioni di sole 26 persone :asd)
 
Toyota: si ferma la produzione in Francia e Regno Unito

Per rimediare al danno di immagine e vendite causato dallo scandalo pedali, Toyota ha deciso di arrestare la produzione per quattro giorni nello stabilimento francese di Onnaing (6-9 aprile) e addirittura per nove giorni (29 marzo-1 aprile, 6-9 aprile) in Gran Bretagna. Lo riporta l’agenzia giapponese Kyodo senza che la dirigenza Toyota abbia ancora rilasciato commenti a riguardo.
Nel prossimo mese di agosto, inoltre, in Gran Bretagna verrà nuovamente sospesa una linea di produzione e verranno mandati in pre-pensionamento 750 dipendenti.

Corriere


Toyota: oltre 100 i morti causati dal guasto all'acceleratore


L’uragano dei richiami Toyota sembra non volersi placare: il Los Angeles Times ha perlustrato archivi pubblici e ha annunciato che il numero delle morti causate dal difetto all’acceleratore potrebbe superare i 100, cioè il doppio di quanto inizialmente calcolato.
Quindi, mentre la campagna di richiamo coinvolge un numero record di veicoli con costi esorbitanti per l’azienda, si rifanno i tristi conteggi delle morti e i numeri sono pesanti. Un cerchio che si autoalimenta: infatti, più si parlava dei richiami più aumentavano le denunce alla National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) di incidenti causati da accelerazioni improvvise. L’aumento dei decessi potenzialmente legati a questa problematica ha portato negli Stati Uniti ad una valutazione approfondita di ogni singolo caso in cui si siano verificate situazioni anomale.
 
Toyota: negli USA verso la class action. L'azienda nomina una task force per la qualità

Altro capitolo dello scandalo richiami Toyota: negli Stati Uniti, migliaia di consumatori hanno intentato una class action nei confronti del costruttore giapponese che dovrà ora comparire davanti ad un tribunale, dove si deciderà se dare seguito all’azione legale. Avvocati di 20 stati americani si sono riuniti sotto il nome di Toyota Action Consortium e reclamano danni ed interessi che potrebbero costare a Toyota 40 miliardi di dollari.
Gli ultimi dati parlano di oltre 100 morti causati da questi problemi ma va precisato che nulla è stato ancora definito: non mancano, infatti, le speculazioni giornalistiche, probabilmente anche sollecitate da costruttori concorrenti. Ma non va sottovalutato il problema che c’è stato - e questo non è in discussione - e ha portato al richiamo di 8 milioni di vetture nel mondo e fatto guadagnare a Toyota oltre 2.600 denunce.
Peraltro, vi abbiamo anche informato qualche giorno fa che per rimediare al calo delle vendite di questo periodo Toyota ha chiuso due stabilimenti per alcuni giorni, in Francia e Gran Bretagna. Questa vicenda - esclusi eventuali rimborsi stabiliti dalla class action - costerà al costruttore circa 5 miliardi di euro, una cifra importante anche per un colosso che fino a ieri era il primo per la fiducia che i clienti vi riponevano. Anni di lavoro tutti da rifare.
Nel frattempo, Automotive News anticipa che manca poco perchè sia attiva la task force Toyota per la qualità, con sede negli States. Questa squadra lavorerà ascoltando le lamentele dei clienti e pianificare eventuali futuri richiami in modo tempestivo. Più tempestivo - aggiungiamo - di quanto fatto nel caso del guaio all’acceleratore. A capo di questa struttura sarà Steve St. Angelo, vice presidente di Toyota Nord America.
Infine, una curiosità: il sito americano Autoblog.com mette a disposizione dei suoi lettori la possibilità di visitare le pagine escludendo i post riguardanti i richiami Toyota. Interpretate voi questa scelta.
 
Come in ogni grande scandalo un fondo id verità c'è e poi tutto il resto viene montato ed ingigantito imho :nod) Certo è che la toyota ha subito una bella botta stavolta... dalle stelle alle stalle :(
 
Toyota: è già operativa la task force per la qualità presieduta da Akio Toyoda

La task force che Toyota ha formato per lavorare sulla qualità e ascoltare le lamentele dei clienti non è attiva solo negli Stati Uniti ma in tutti i mercati dove è presente il costruttore giapponese. E si è già riunita per la prima volta, con in testa il presidente Akio Toyoda. L’obiettivo finale è riconquistare la fiducia del cliente.
I mercati interessati sono Europa, Cina, Asia, Oceania, Medio Oriente, Africa e America Latina, oltre ai già citati Stati Uniti. La task force analizzerà i problemi riscontrati, compresi quelli che possono determinare eventuali richiami - e studierà i momenti a rischio per la qualità, dalla progettazione, alla produzione, fino al marketing e all’assistenza.
Nel dettaglio, i responsabili delle varie task force sparse per il pianeta contribuiranno alle decisioni dell’azienda in merito alla sicurezza su base globale, inoltre porteranno ai piani alti dell’azienda le lamentele e le preoccupazioni dei clienti Toyota. Informazioni, quelle su difetti e reclami, che verranno prontamente condivise con le altre strutture omologhe negli altri continenti.
Con questo processo, Toyota intende costruire un percorso di miglioramento della qualità con la diffusione tempestiva di informazioni e l’applicazione delle stesse nel processo di progettazione e produttivo di ogni veicolo Toyota. Inoltre, negli Stati Uniti verrà ampliato l’utilizzo di particolari registratori che analizzerano e terranno in memoria le condizioni del veicolo, riportando informazioni utili per valutarne lo stato in caso di incidente.
 
cuoresportivo86":2f8wdc8j ha detto:
Toyota: ecco il rimedio per l'acceleratore difettoso

La filiale europea di Toyota ha comunicato nella serata di ieri il rimedio per il grave difetto all’acceleratore che può tenere il pedale schiacciato anche dopo che è venuta meno la pressione del piede destro.
La casa nipponica eliminerà il difetto introducendo una nuova, piccola componente, “rigorosamente testata”, come sottolinea Toyota. Questa servirà a rinforzare quel punto di particolare attrito nell’ingranaggio della leva del pedale stesso, che nei rari casi in cui generava una frizione eccessiva era il responsabile ultimo del bloccaggio.
Il colosso nipponico assicura che farà di tutto per risolvere il problema entro il minor tempo possibile e Toyota Europe ha confermato che il medesimo rimedio sarà adottato su tutti gli otto modelli (qui ne trovate la lista completa) interessati dal provvedimento nel vecchio continente.


...............


:scratch) :scratch)
mah, secondo me il problema vero NON è lì.... :asd)
 
Toyota: la NASA studia i problemi all'acceleratore

L’NHTSA, l’agenzia per la sicurezza stradale degli USA, ha incluso la NASA tra gli enti che collaboreranno alle indagini sui problemi all’acceleratore di molti modelli Toyota, difetti alla base di alcuni incidenti mortali e di uno dei recenti mega-richiami globali che hanno riportato in assistenza milioni di auto.
Secondo il Dipartimento dei Trasporti di Washington “l’esperienza della NASA nel campo dell’elettronica, dell’analisi dei fattori di rischio e della soluzione di problemi complessi” aiuteranno a chiarire uno scenario che ha ancora molti punti oscuri. Lo studio della NASA dovrebbe essere completato entro la fine dell’estate.
Oltre all’agenzia spaziale, è stata coinvolta nelle indagini anche la National Academy of Sciences, il cui compito si estenderà più in generale all’analisi dell’elettronica di bordo dei veicoli coinvolti nel richiamo. Lo studio durerà 15 mesi, ed il costo complessivo delle due indagini sarà di circa 3 milioni di dollari.
 
cuoresportivo86":3vi5s42b ha detto:
Toyota: la NASA studia i problemi all'acceleratore

L’NHTSA, l’agenzia per la sicurezza stradale degli USA, ha incluso la NASA tra gli enti che collaboreranno alle indagini sui problemi all’acceleratore di molti modelli Toyota, difetti alla base di alcuni incidenti mortali e di uno dei recenti mega-richiami globali che hanno riportato in assistenza milioni di auto.
Secondo il Dipartimento dei Trasporti di Washington “l’esperienza della NASA nel campo dell’elettronica, dell’analisi dei fattori di rischio e della soluzione di problemi complessi” aiuteranno a chiarire uno scenario che ha ancora molti punti oscuri. Lo studio della NASA dovrebbe essere completato entro la fine dell’estate.
Oltre all’agenzia spaziale, è stata coinvolta nelle indagini anche la National Academy of Sciences, il cui compito si estenderà più in generale all’analisi dell’elettronica di bordo dei veicoli coinvolti nel richiamo. Lo studio durerà 15 mesi, ed il costo complessivo delle due indagini sarà di circa 3 milioni di dollari.


eh, qualcuno lì sta andando dalla parte giusta.... :D
 
parlano di morti per colpa di questo problema...a me sembra gravissimo... :swear) :swear) :swear)
mi tengo allora i miei gnek gnek delle sopsensioni della 147,almeno non si rompono in curva....lo spero (mi tocco :tiè) )!!
 
Toyota: Bob Lutz è scettico sul pieno ritorno della fiducia dei clienti

Secondo Bob Lutz, uomo-simbolo di General Motors per lunghi anni che lascerà il suo posto il prossimo 1° maggio, “Toyota non riotterrà mai lo status “divino” di cui godeva prima della vicenda dei richiami“. La dichiarazione -l’ennesima senza peli sulla lingua da parte del manager-, è stata rilasciata alla testata americana BusinessWeek.
Le parole, pronunciate al Salone di New York, sono arrivate in seguito ad una domanda sullo stato di salute di GM dopo la bancarotta controllata dell’anno scorso. E testimoniano quanto le grandi case americane si augurino di riguadagnare terreno a scapito del colosso giapponese nel prossimo futuro. Ma Toyota non starà certo a guardare, anzi, ha già iniziato a lavorare per risalire la china…
 
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