theAnswer":2nzj5uz2 ha detto:
Scusa bigno..io credo che il budino non sia l'impronta dello pneumatico ma solo l'andamento delle pressioni di contatto pneumatico-strada (in particolare le pressioni che lo pneumatico esercita sulla strada) viste su un piano passante per la mezzeria della ruota e perpendicolare alla strada.
La resistenza al rotolamento di uno pneumatico sta proprio nel fatto che le pressioni (per una ruota in movimento) generano un momento che si oppone a quello della forza motrice.
PS: grazie interNik. Aspetto con impazienza le "prossime puntate".
Allora questi sono i disegnini del "primo round", col mitico "budino" :asd)
poi mi porto avanti col secondo round...
Tornando a noi abbiamo detto che vi sono areole (non di apparati
mammari eheheehh) dA in cui l'aderenza non è sempre verificata,
ossia una dA in cui t/p >f1
Dal momento che, però, dobbiamo imporre la verifica dell'aderenza sarà
(lo scrivo, che non ho + voglia di usare lo scanner eheheh)
f1= integrale su A tdA / integrale su A pdA = integrale su A t/p dA
(con una roba del genere la mia prof di analisi II sarebbe suicidata,
ma facciamo finta che non ho voglia di spiegare per filo e per segno)
Ovviamente ci saranno dei punti in cui t/p è <f1
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Riprendendo il budino abbiamo visto che con velocità v il diagramma
delle pressioni avrà il massimo spostato verso il senso del moto,
e vi sarà una parte non reagente (-qui ci sarebbe da riempire 2 libri
ma facciamo finta di niente-) ai fini dell'aderenza.
Il risultato netto è che ci sono delle differenze tra il percorso teorico
L del baricentro di una ruota di diamtro D0 di rotolamento puro del penu
e la L' effettivamente percorsa.
Come si capisce dal disegno (ahahahhahaha) si avrà D0= L/(pi n), con n numero
di giri della ruota, da cui L=pi n D0.
Ora salta fuori il magnifico "scorrimento longitudinale in trazione st, che
altro non e'
st= (L-L')/L o anche (pi n D0 - L') / (pi n D0)
Per inciso L', ossia il percorso vero, sarà minore di L.
Attenzione che, ovviamente, in caso di frenata L' sara > L teorico e quindi
avremo lo scorrimento longitudinale di frenatura sf L'-L / L (lo so, è
una porcheria, per un matematico non v'è differenza, ma facciamo finta che vi sia)
Bene, la cosa interessante è che provando "in concreto" si trova che c'è
dipendenza di f1Pa dallo scorrimento, come dallo scarabocchio sopra a destra.
In realtà qui si aprirebbero altri 2 o 3 libri su come incidano i battistrada,
le mescole, le usure etc sull'andamento della curva Paf1(s)
Per l'asciutto per un certo s0 dello scorrimento si avrà il massimo
della forza tangenziale (fmax); per s>s0 la f diminuisce fino al valore
(sull'estrema destra dello scarabocchio) in cui s=1 (slitta in pieno)
In pratica 'sto s0 divide l'aderenza dallo slittamento; quando arrivi
a fmax passi subito allo slittamento totale, ossia in pratica non ci sono
transitori (--bip--- altri due libri su questo assunto mooolto forte,
ma di professione non faccio il gommista ehehehe)
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Vabbè in sintesi bisogna diminuire fx fino a che <fmax e solo allora
rotola.
La cosa interessante è che sul bagnato l'andamento è diverso, ossia
dopo s0 la curva cresce, ma non poi tanto, e poi rimane circa costante
(---altri due libri---) fino ad s=1; in pratica non ha un massimo netto
come per l'asciutto; è difficile stabilire un valore oltre il quale si
ha lo slittamento totale ed è difficile definire il limite fmax
ammeno che non si conosca la f dell'attrito radente (in pratica sempre
all'estremo destro)
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Nella terza puntata qualche esempietto, e poi magari partiamo con
l'aderenza trasversale e gli angoli di deriva