bho.. in realtà vedo un po' tante imprecisioni
cmq in ordine sparso...
il dollaro/euro
il dollaro (per la precisione il brent che poi va a "pesare" su circa il 60%) viene usato per "comodità" e per le riserve di flottante presente nell'economia mondiale storicamente.. ovvero tutti i paese hanno cmq la possibilità di avere dollari, e soprattutto questi dollari sono "coperti" dalle riserve USA.
il problema che l'OPEC non passa all'Euro è per questioni finanziarie, e non è così semplice, mica ci si può svegliare una mattina e cambiare..
le enormi disponibiltà di € che ci vorrebbero, tra tutte le varie nazioni partecipanti al mercato e allo scambio, andrebbero "prodotti" e soprattutto "coperti" dalle risorse (il citato Iraq per esempio poteva, perchè le enormi ricchezze del singolo (in particolare in oro) e l'anti-americanismo "giustificavano" Hussein a farlo (e cmq in genere si parla di "leggende metropolitane)
cambiare "sistema" significherebbe dare un sacco di "vantaggi" e di spostare l'economia globale pro-europa, al posto di pro-usa.. cosa abbastanza complicata (specie per la potenza geo-politica europea, praticamente ancora inesistente)
in conclusione, può sembrare che negoziare in $ aiuti gli USA (ed è in parte vero, si chiama "signoraggio").. perchè in pratica comprano "gratis": stampano i dollari con cui comprano il greggio.. però non è altrettanto vero che è così "gratis".. perchè questo sistema porta ad una spirale inflazionistica sul resto della loro ecomia interna molto molto pericolosa
Prezzo del barile... il costo del greggio non centra NULLA con le quotazioni economiche.. che come già accennato sono solo STRUMENTI FINANZIARI divisi tra speculazioni, features, derivati etc etc
detto in parole povere e molto grezze.. quando tutti vi parlano di "prezzo del petrolio" (quello a 120$ etc etc) si sta' parlando in pratica UNICAMENTE di "petrolio di carta"
costi produzione, speculazione dei produttori
si e no, in realtà in Italia abbiamo il MAGGIOR prezzo di raffinazione (e non si parla ancora delle tasse e accise che vengono aggiunte dopo) e dipende da molti fattori: nostra economia schifida per approvigionamento, costo degli impianti, poca resa, costo sviluppo, costo promozionali, rete distributiva etc etc .. io nostro costo PRIMA delle tasse è SENSIBILMENTE più alto
(non state lì a parlar di filosofia su quanto guadagnano i petrolieri e altre seghe mentali del genere, le spese industriali in genere si calcolano proprio sui costi per i confronti.. la questione degli utili dalle vendite è tutt'altra cosa e influenzata da milla e milla fattori)
altra cosa la "presunta" speculazione benzina/diesel...
non c'è grande speculazione e chissà quale "dietrologia" del tipo
"ci fanno comprare le macchine diesel così poi ce lo fanno pagare di più"
in realtà basta osservare e si vede che è una NORMALE evoluzione del mercato senza NESSUNA dietrologia..
nella raffinazione del greggio, i dati che ho visto (anche se le percentuali variano a secondo del tipo di greggio più o meno "pesante" usato (il Brent ad esempio è uno dei più leggeri) sono sballati.. e più o meno sembrano i dati della raffinazione tipo degli anni 20...
in realtà (poi le raffinerie possono variare ma non di troppo) la resa attuale più o meno per barile di petrolio è:minimo 50% benzina, 7% cherosene, 21% gasolio e oli combustibili, poco meno del 10% oli lubrificanti e circa il 12% residui pesanti.
perchè il diesel aumenta a dismisura rispetto alla benzina?
semplice perchè ci sono TANTE macchine diesel, quindi la RICHIESTA AUMENTA, è più COSTOSO avere grosse quantità di gasolio e quindi il PREZZO aumenta...
quello che sta' succendeno in questi periodi pensate è che ..
in europa abbiamo tantissimo surplus di produzione di benzina, che non consumiamo più tanto, a causa appunto della diffusione del diesel
in Usa è esattamente il contrario, usano TANTISSIMO la benzina e a causa di ciò hanno tantissimo surplus di DIESEL
sta' succedendo che sempre più spesso partono petroliere con su benzina verso l'america dall'europa (che quindi vende agli usa e può mantenere i prezzi stabili) e tornano indietro dagli USA cariche di diesel che viene venduto in europa (ed essendo in acquisto i costi salgono)
il legame prezzo alla pompa ì/costo del barile non ha NESSUN legame reale è solo e puramente SPECULATIVO.. il petrolio usato per la raffinazione è quello stoccato nelle riserve, le aziende produttrici "sentono" le oscillazioni della materia prima dopo mesi e mesi
il trend, visto soprattutto la "fame" crescente della Cina, le bolle speculative specie dei derivati e dei future (e soprattutto dove si son buttati tutti per cercar di arginare e tamponare il buco dei sub-prime) è di assoluta crescita... ed è perfettamente logico aspettarsi quotazioni da 200 fino a 300$ nel giro di pochissimo anche 2 o 3 anni
non è la prima crisi che si affronta, la prima vera crisi, quella del 1973 (anche se lì era per diversi aspetti e cause) era anche peggio di adesso
se si fanno i conti e si attualizzano i prezzi ai riferimenti attuali.. si parlava di costo della benzina alla pompa di 2 2,5€ (le 5000lire circa del tempo) equivalenti...
certo il comparto energia è sempre più da guardare con attenzione..
ma anche con il barile a 200/300$ come valore energetico il petrolio è ancora "economicamente conveniente" rispetto alle altre fonti energetiche:
costa meno "tirar fuori" X tot di energia rispetto allo stesso X prodotto con altre fonti
in sostanza..rassegniamoci a pagare :asd) :asd) :asd)