simo__87":25jisc0e ha detto:
spiegazioni e/o correzioni da parte di ki ne sa molto di più di me sono ben accette, ma soprattutto sarebbe interessante approfondire l'argomento
Giusto due righe per chiarire meglio l'argomento che è più complesso di come se ne parli al bar....
in linea di massima, il sottosterzo e il sovra si valutano in condizioni stabilizzate.
per sotto si intende la tendenza dell'auto ad allargare la traiettoria; il contrario per il sovra.
ogni vettura, dalla F1 alla 500, è, per definizione sottosterzante. e il sottosterzo cresce all'aumentare della velocità (legge fisica: un corpo tende a mantenere il suo stato di quiete o moto rett. uniforme finchè non intervengono forze a perturbare questo equilibrio). questo spiegato al popolo.
dal punto di vista ingegneristico, diciamo che si parte dall'equazione di stabilità dell'autoveicolo e dipende dalle forze in gioco sui pneus, la posizione del baricentro, le velocità, etc. la soluzione a questa equazione è, a sua volta, un'equazione in due parti: un integrale particolare ed un integrale detto "dell'omogenea associata".
quello particolare rappresenta la soluzione a regime; quellodell'omogenea rappresenta la parte transitoria della soluzione che decade nel tempo finchè il sistema è stabile. la stabilità del veicolo è determinata dal segno della parte reale dei due autovalori, che deve essere negativo.
se uno solo dei 2 autovalori è >0, allora uno dei due termini cresce senza limiti col tempo ed il sistema è instabile. 'ste parti reali prendono il nome di esponenti di Lyapunov. per fortuna, si può studiare la stabilità senza tirare in ballo 'sti autovalori. diciamo che per la stabilità (autovalori negativi) basta che sia verificato quanto segue: siccome in una matrice 2x2 si ha che gli autovalori sono le radici di un'equazione del tipo a(2)-tr(X)*a + det(X) = 0, deve essere che tr(X)<0>0. la stabilità è determinata dal fatto che det(X)>0. annullando il determinante det(X) si ha un'equazione in u che fornisce l'eventuale valore di velocità critica u(crit) oltre la quale il veicolo diventa instabile: u(crit) è funzione di C1a e C2p; cioè se la C1a (= la capacità direttiva dell'avantreno) è superiore alla capacità direttiva del retrotreno (C2p). In base a ciò, si danno le seguenti definizioni: se C1a-C2p>0 allora ho veicolo sovrasterzante. se è =0 è neutro; se <0 allora è sottosterzante. ossia, il veicolo sovrasterzante possiede una velocità critica oltre la quale diventa instabile.
la posizione del baricentro influenza direttamente a e p (cioè le distanze dell'asse anteriore e posteriore dal baricentro) ed indirettamente le rigidezze di deriva perchè fa variare il carico statico su ciascun asse.
in questa equazione, la velocità critica non dipende dall'angolo di sterzo.
so che non si è capito un cappero, ma è tanto per renderci conto che le cose non sono proprio come dice chi scrive, che non riesce a distinguere nemmeno se il moto e stabilizzato o meno (=che vuol dire "se accelero...se rilascio oppure "T.P. ha una reazione più neutra della T.A"...???).