zazzu":36rczynn ha detto:
mmm x me se ne sta parlando anche troppo...ormai TUTTI i media continuano a ripete le stesse immagini, le stesse interviste ininterrottamente...
ricordiamo che di ragazzi che muoino anche più giovani ce n'è tutti i giorni...e lui non è che è morto giocando a scacchi...aveva scelto uno sport tra i più pericolosi dove ti devi ritenere fortunato se alla fine di ogni gara esci dalla pista sulle tue gambe...
non sto dicendo che se l'è andata a cercare, ma di certo una fine del genere è da tenere in considerazione se si sceglie uno sport simile e tra l'altro lo affronti nella maniera che faceva lui...superando spesso e volentieri il suo limite e quello della moto....
ovviamente loro sanno che se la rischiano.
anche se non è come negli anni 70-80 dove la sicurezza, sia nelle competizioni auto che moto, era davvero optional.
Secondo me è giusto parlarne, e lasciare sfogare tifosi e appassionati... in questi giorni ho letto tante critiche che ritengo assurde, ad esempio che se ne parla, lo si piange, ma invece quando c'è un operaio morto sul lavoro viene subito dimenticato. Non sono d'accordo su questa tesi.
Personalmente ho la stessa tristezza per un incidente sul lavoro, sia in campo edile/industriale, che nel campo sportivo, credo che per la maggior parte delle persone sia così, e che tutti vorrebbero debellate le situazioni di pericolo in tutti i settori.
Penso che sia lecito però, lasciare che il tifoso/appassionato pianga i suoi idoli, con i quali ha "appuntamento" varie domeniche all' anno per seguirlo ed estasiarsi alle sue gesta, seguirne le interviste e la carriera agonistica: dopotutto anche se non è amico suo, lo si conosce e fa un po' parte della tua vita.
Ciò non toglie, ovviamente, e lo ripeto, che si debba cercare di perseguire la sicurezza in tutti i settori, eliminando il più possibile le situazioni di pericolo e rattristandosi quando non ci si è riusciti.