AgnoniF":1txy3ly8 ha detto:
Come ho letto su un giornale era meglio la 1a Repubblica,
poichè anche se rubavano almeno hanno arricchito l'Italia
e gli Italiani. Ora si arricchiscono loro e basta.....
Purtroppo non è così.
Da fine anni '70 non c'è stato alcun arricchimento reale in italia: c'è stato un arricchimento a spese delle generazioni future (noi).
Il debito pubblico, che è di circa 35.000 euro A CRANIO, è stato il modo per trasformare un paese privo di risorse naturali in una potenza mondiale.
Piccolo particolare: qualcuno, quei debiti, li deve pagare. E, guardacaso, NON li pagheranno chi li ha fatti, e beneficiati.
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Esempio concreto: un ex dipendente pubblico (con diploma), dopo 35 anni di lavoro, percepisce tranquillamente (oggi) una pensione sui 1.450 euro NETTI (con 13 esima).
Un ingegnere odierno, di 35 anni, assunto in un'azienda viene inquadrato al VII livello (mi sembra), il che significa circa 1.350 euro al mese.
Dov'è l'errore? Semplice: i giovani stanno pagando la pensione ai vecchi.
Pagano anche tutta l'assistenza medica, pagano le infrastrutture lasciate a metà che costellano l'italia (vedi striscia) etc.
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Io non avrò alcuna pensione. Al pari della maggior parte di quelli della mia generazione che non sono lavoratori dipendenti.
Il passaggio dal sistema retributivo al contributivo, semplicemente, ha sfasciato l'italia, ma nessuno se ne accorge.
Nessuno ne parla (forse perchè le leve del potere sono in mano a pensionati, o pensionandi?).
Questo vale solo per me? No.
Giusto ieri ho guardato la busta paga di una lavoratrice di una catena di supermercati, giovane.
Busta paga X, trattenute INPS X/10. Questo significa che, pur essendo dipendente di una catena con migliaia di dipendenti, se continuasse così la sua vita lavorativa... non avrà nessuna pensione > di circa 300 euro al mese.
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Eppure tutti zitti, tutti normali.
Invece di dire "i debiti li ha fatti una generazione, è giusto che se li paghi QUELLA generazione", tutti a sostenere "ahhh... noooo... i diritti acquisiti" (il disastro peggiore forse dell'italia, insieme ai sindacati ed a certa magistratura) non si toccano".
Peccato che per sostenere "i diritti acquisiti" della mia mamma, ad esempio, non avrò la pensione nè io nè i ragazzi più giovani.
E i sindacati? Zitti, visto che la maggior parte degli iscritti sono pensionati, o pensionandi
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Considerazione sull'effetto del telefonino.
Devastante.
Nella mia generazione ci volevano mesi (vabbè... io ero timido :lol: ) per avere il "permesso" di telefonare ad una tipa a casa (il rischio di sentire il babbo rispondere "chi è" era altissimo :asd) )
Tra quando si vedeva una RdS, a quando la si poteva contattare, passavano tempi biblici.
Oggi vedo i ragazzini che scambiano i numeri di cellulare come caramelle, msn & skype a gogo, si incontrato e scopano come ricci.
Vabbè, direte voi, sei un bacchettone... che c'entra?
C'entra... c'entra... Perchè tra i 20enni odierni il concetto di impegno non esiste in nessun campo, non scolastico (scuola sfasciata), non in famiglia (famiglie sfasciate, con figli del '68 o nipoti), non in chiesa (svilita), non nell'impegno politico (sono tutte merde blablabla).
Neppure negli affetti: cambiano partner con la stessa frequenza delle magliette.
Come si fa a pianificare una famiglia "storica", ossia un impegno di almeno 30 anni, se non a vita, quando ci si abitua a scopicchiare a destra e manca cambiando partner ogni secondo?
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"Ai miei tempi" non si faceva? Sì, certo che si faceva.
Ma si sapeva già che, dopo aver cazzeggiato, si doveva mettere la testa a posto, sposarsi, figliare, mutuo per la casa, etc.
Oggi chi pensa a queste cose? Pochi, pochissimi, rispetto al numero totale.
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Si può uscire da questa situazione ? Personalmente ritengo di sì, in quanto la gente comincia ad averne i coglioni pieni.
Vedi mondezza, vedi fannulloni nel pubblico.
Purtroppo le resistenze sono immani: dal 68 son passati 40 anni, per rimediare ai disastri ne serviranno almeno altri 40, se va bene.
ossia giusto giusto quando sarò nella tomba :asd)
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E' possibile invertire la tendenza in tempi ragionevoli? Purtroppo, realisticamente, no.
Come si fa a spiegare ad un pensionato qualsiasi che bisogna mettere un tetto a 1000 euro, e non uno di più, a tutte le pensioni, indistintamente.
Che uno sia operaio o ex-notaio, più di 1.000 euro la società non può permettersi di pagare.
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Come si fa a spiegare che se uno lavora si deve pagare la sanità di tasca sua? Che se si rompe una gamba deve pagarsi tutte le spese da solo?
Che se non ha i soldi deve accontentarsi di non essere curato al meglio, e già grasso che cola se qualcuno lo guarda?
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Come si fa ad eliminare il valore legale dei titoli di studio?
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Semplice: finquando non saremo diventati una nazione di serie-C, e la gente si sarà veramente rotta i coglioni a livello di non poter più mangiare (altro che l'iphone!) tutto continuerà così.
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Alcuni si "salveranno", riuscendo bene o male a difendere la propria casta, con relativi privilegi.
Gli altri dovranno emigrare, esattamente come i "negri" di oggi.
La frattura sociale che è in arrivo, causata dalle pensioni, a mio parere determinerà un vero conflitto sociale, ma non come quelle cazzate dei comunistoidi odierni.
Quando un operaio andrà in pensione, con 650 euro al mese, dopo una vita a 1200, forse non sarà molto contento.
Quando un ingegnere andrà in pensione, con 750 euro, dopo una vita a 1500, e vedrà le pensioni di chi le ha maturate prima (triple), non sarà così contento.
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Possiamo salvarci? Sì, potremmo.
Ma dovremmo avere dei politici con il coraggio di dire queste cose, e spiegare che la cuccagna è finita, e che se non ci sono i soldi per l'iphone, si fa senza iphone.
Nessuno ha il coraggio di farlo, nessuno farà un appello ai "liberi e forti", stanno tutti a battagliare per decidere chi sarà il presidente della rai, per piazzare qualche amico su qualche dorata poltrona.
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Berlusconi può farlo? Potrebbe iniziare, SE E SOLO SE decidesse, fin d'ora, di terminare la sua carriera politica (20ennale) alla fine di questa legislatura, insieme a tutti i suoi colonelli dei vari partiti.
Avranno il coraggio di dire "mi sacrifico per la Patria, prenderò una caterva di decisioni così impopolari che non potrò neppure presentarmi per la circoscrizione di canicattì ma che tra 30 anni rimetteranno il bilancio in pareggio e rilanceranno la Nazione?"
Avranno il coraggio di dire "ci aspettano TRENTA ANNI di lacrime e sangue?"
No, certo che no. Qui si pensa in termini di 30 giorni al massimo.