Irvine156":1snpq63b ha detto:
20" !!!!!
e dischi brembo 350 mm a 6 pistoncini per pinza!!!!
...vedo che e' famosissima la 156 realizzata dal mio collega di Rubesi, Rijeka, Croazia... mi fa piacere.
Per quanto riguarda omologare in Italia quella bestia, purtroppo ci sono andato dietro un anno ad informarmi sia in Motorizzazione civile italiana, sia in quella slovena, sia in quella croata.
Conclusioni definitive: legalmente a tutti gli effetti, in slovenia si puo' trasformare cosi' e pure omologarla TUV (ovviamente questo puo' farlo un cittadino sloveno con auto targata slovenia), in Croazia si puo' trasformare cosi' portandola in centro revisioni facendo un collaudo specifico per queste modifiche, trattasi di ente statale per nulla collegato al TUV (ovviamente sempre per un cittadino croato con auto targata croazia).
In Italia, che tu importi dalla Slovenia (al pari di qualsiasi altro paese UE come ad esempio la Germania) o peggio ancora dalla Croazia (ricordo che la croazia e' fuori dalla UE quindi le auto non sono omologate per l'europa, mentre quelle slovene si) un'automobile regolarmente omologata, al momento di mettere le targhe italiane in motorizzazione nostrana si richiede visita di collaudo, il quale prevede la verifica che tutte le specifiche tecniche rispondano alle normative vigenti IN ITALIA, secondo il CDS ITALIANO. Se qualcosa non risponde alle specifiche tecniche, loro ti bocciano l'auto al collaudo e ti richiedono di ripristinare l'ottemperanza alle specifiche. Esempio: la tua bombatura laterale e' troppo larga? devi stringerla o toglierla. Te lo dicono DOPO, non prima. Anche se per il TUV e' valida.
In poche parole: se anche un'auto esemplare unico e' regolarmente omologato in Europa sia dal TUV che dalla motorizzazione civile del paese UE, per l'Italia devi passare dalla cruna dell'ago del collaudo in motorizzazione, sei in balia dei loro tecnici.
Per cui, la soluzione piu' probabile di vedersi omologare la vettura elaborata con targhe italiane e' quella di affidarsi alle conoscenze (!!!) di un concessionario italiano che importa auto dall'estero e pagarlo per farsi omologare l'auto da lui! Possibilmente, meglio ancora, vendere la propria auto per acquistarne una direttamente dall'estero tramite quel concessionario, farla elaborare dal preparatore ancora con le targhe straniere, infine procedere alla reimmatricolazione sempre grazie al concessionario!
Il concessionario di importazione auto lo fa per mestiere e quindi i tecnici chiudono sempre un occhio anche se c'e' qualche discordanza con il CDS italiano (esempio: le automobili americane con tutte le differenze di fanaleria), vi garantisco che questa, dopo ANNI in cui l'ho cercata e ricercata, e' la strada migliore, la meno problematica, la meno dispendiosa di tempo e soldi, la piu' concreta, la piu' legale!
Ovviamente oltre ai servizi offerti da CETOC e TECNOSTRADA (se ancora li offrono).