ok! pronti con la preparazione
ccccombo!
ragù alla bolognese, dose per 6 circa (ora che lo fai, poi lo congeli pure):
250 grammi di macinato di manzo
250 grammi di macinato di maiale
1 salamella
1 carota
1 gambo di sedano
1 cipolla
100gr di pancetta
triplo concentrato pomodoro
1 bicchiere di vino rosso, il migliore che possiate trovare è il gutturnio, adattate alla vostra regione il vino. il grignolino non è male ma ne serve un po di più, diciamo il doppio. il nebbiolo non va bene. potete provare con vini anche più corposi come il nero d'avola che lo trovate più o meno ovunque, occhio però che diventa più difficile regolare l'acidità del tutto.
250ml di brodo o di acqua + due dadi. anche il brodo star non è male
le solite robe: olio burro sale pepe
dunque, tagliate sedano carota e cipolla a pezzettoni e finitela con il minipimer se siete pigri altrimenti fate un bel trito.
mettete in un bel tegamone due cucchiai d'olio e un pezzo di burro, scaldate finchè il burro è ben sciolto e, prima che bruci, buttate dentro il trito.
lasciate soffriggere il tutto per due tre minuti, non si riesce a vedere quando la cipolla è dorata a causa dell'altra fuffa tritata in mezzo ma l'odore di soffritto pronto dovreste sentirlo. se sentite invece odore di soffritto bruciato è tardi. affrontate la sconfitta e ricominciate da pagina 1, lupi solitari.
il resto è piuttosto semplice: buttate dentro la carne e fatela girare a fiamma medio alta finchè è tutta passata da rosa a color carne cotta (rosolare, si dice rosolare) e a quel punto buttate dentro il vino. intanto tritate la pancetta a pezzettoni (tanto poi si scioglie) e buttatela dentro quando avrete finito la rosolatura.
ora, se noi fossimo bravi sceff volenterosi avremmo fatto scaldare il brodo (o l'acqua con i dadi), sciolto dentro 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro e ora dovremmo versarlo. siccome siamo pigri e ci fa fatica lavare le pentole buttiamo dentro il brodo o l'acqua e il dado + il cucchiaio di concentrato di pomodoro (un cucchiaio da minestra eh)
mescolate 4/5 minuti e lasciate andare per una ventina di minuti. dopo sto tempo il concentrato e il brodo dovrebbero essere caldi e ben cotti, quindi potete assaggiare: questo è il momento per regolare di sale e pepe. se siete confidenti potete aggiungere zucchero q.b. per bilanciare l'acido del pomodoro e del vino. altrimenti limitatevi a un pochino di sale (dipende da quanto è salato il brodo) e pepe per coprire il pomodoro.
lasciate andare ancora per un ora, ogni tanto mescolate e sopratutto alla fine stategli dietro perchè se si asciuga è un danno. non tanto per il fondo bruciato che tanto rimane in padella, ma perchè il ragù troppo asciutto fa proprio cagare.
attenzione che se volete congelarlo dovete fare le porzioni subito. subito significa subito! mica che vi fate una pasta al ragu e poi dopo pranzo fate le porzioni perchè tanto c'è tempo. una volta lasciato decantare e raffreddare vi troverete metà porzioni troppo umide e metà troppo secche, quindi appena è ora lasciate raffreddare un pochino e con un mestolo girate e fate le porzioni da congelare, girate e porzionate girate e porzionate.
protip: un po di sale fino nell'olio di frittura fara uscire più liquido dalle verdure rendendo più difficile bruciarle
risotto allo zafferano dose abbondante per 6 ma non mangiateci in 6:
allora, il risotto dicono sia semplice, ma le istruzioni per farlo sono scritte nel dna dei milanesi e difficili da comunicare.
21 cucchiai di riso arborio superfino (arborio! non vialone, non carnaroli. arborio)
1 cipolla
2 buste di zafferano
olio sale e altro
1/2 bicchiere di vino bianco (prosecco o spumante, non una roba amabile eh)
4 sottilette (solo per i non milanesi)
tritate la cipolla. scaldate l'olio, soffriggete per poco tempo.
soffritto tutto, alzate la fiamma e buttate il riso. giratelo spesso, delicatamente. la delicatezza ora è importante per non rompere i chicchi. lasciate andare un paio di minuti per far tostare il riso ma senza annerire la cipolla. buttate poi dentro un bicchiere di vino e lasciate sfumare, poi due bicchieri di acqua.
mettete un pizzico di sale grosso e lasciate andare a fuoco medio. il riso deve sobbollire, non bollire forte eh.
dopo una decina di minuti date una mescolata e aggiungete acqua per portare avanti la cottura. durante la cottura mescolate il meno possibile, sempre facendo piano
dopo una ventina di minuti il riso sarà pronto. se vedete che si asciuga troppo presto o è ancora troppo duro, aggiungete acqua.
appena prima che si sia asciugato del tutto aggiungete lo zafferano e mescolatelo: dovete dargli delle belle mescolate energiche e secche, maltrattatelo per un paio di minuti
se avete beccato tempi e modi giusti (qui ci vuole solo taaaaanta pratica) il risotto sarà bello cremoso . se avete fallito è il momento di mettere un mezzo dito d'acqua e le sottilette: renderanno il tutto artificialmente cremoso senza dare un gusto troppo formaggioso. rimescolate da capo con forza ed energia altrimenti il risotto farà i fili: se mescolate abbastanza invece di fare i fili diventerà bello (finto) cremoso. mescolate finchè è bello asciutto: il risotto frega sempre i principianti facendo il brodino orribile nel piatto se lo impiattate troppo presto.
e ora con tutti sti avanzi siete pronti per il piatto forte: gli arancini!
ma quello me lo riservo per una puntata futura